Volcker: nuovo impegno per rafforzare il dollaro di Ennio Caretto

Volcker: nuovo impegno per rafforzare il dollaro Il sottosegretario al Tesoro al Congresso Volcker: nuovo impegno per rafforzare il dollaro Per stabilizzare i mercati valutari gli Usa sono pronti a vendere parte delle riserve auree "ma solo su decisione collettiva dei Paesi più industrializzati" - Nel secondo trimestre il prodotto lordo è salito del 2,6 % (Dal nostro corrispondente) New York, 20 luglio. Il sottosegretario al Tesoro Volcer ha ribadito oggi al Congresso l'impegno americano a rafforzare il dollaro e ad accelerare la riforma del sistema monetario internazionale. Egli ha aggiunto che, per stabilizzare i mercati, gli Stati Uniti sono pronti a vendere parte delle loro riserve auree, ma solo su «decisione collettiva» dei Paesi più industrializzati. Volcker ha sostenuto che il deprezzamento del dollaro dalla svalutazione di febbraio è avvenuto «esclusivamente in rapporto alle valute più forti del Mercato comune», non in rapporto al Canada o al Giappone. Ha detto inoltre che il provvedimento più urgente è «il blocco delle speculazioni»: i tentativi di fermarle controllando i movimenti di capitale, ha spiegato, sono falliti. Il sottosegretario al Tesoro ha insistito sulla necessità di collaborare con l'Europa, quasi in risposta alla rigidità francese. Queste dichiarazioni e l'annuncio di ieri hanno preceduto di poco la pubblicazione delle statistiche industriali del secondo trimestre, statistiche assai allarmanti. Il prodotto nazionale lordo, che tra gennaio e marzo aveva toccato un tasso d'incremento annuo dell'8 per cento in termini reali, è sceso al 2,6 per cento, una caduta che non ha precedenti. Il tasso d'inflazione, che nello stesso periodo fu del 6,1 per cento, è salito al 6,8 per cento annuo, con un salto inferiore solo a quello dei tempi della guerra in Corea. Se il presidente Nixon fosse rimasto inattivo, si sarebbe ricreata di colpo la «stagflation», inflazione nella stagnazione, del 1970. La decisione dell'altro ieri del presidente Nixon di abolire subito il calmiere dei prezzi dei generi alimentari ha provocato aspre polemiche, in relazione ai dati inflazionistici. A giugno infatti, mese in cui il calmiere entrò in vigore 11 giorno 13, questi prezzi salirono dell'1,7 per cento. Oggi, i generi alimentari costano oltre il 16 per cento in più di un anno fa. Il «congelamento» dei prezzi degli altri prodotti, fortunatamente, continua, e continuerà anche in forma modificata, e per settore, alla scadenza prefissata, il 12 agosto. Ennio Caretto

Persone citate: Nixon, Volcker

Luoghi citati: Canada, Corea, Europa, Giappone, New York, Stati Uniti, Usa