Raccomandazioni della Cee per risolvere la nostra crisi di Renato Proni

Raccomandazioni della Cee per risolvere la nostra crisi Raccomandazioni della Cee per risolvere la nostra crisi Il comitato monetario si è detto d'accordo con le dichiarazioni programmatiche di Rumor ma chiede di incrementare la lotta all'inflazione, condurre un'azione selettiva per i crediti e contenere le spese pubbliche - Considera "acquisita" la ripresa congiunturale in Italia (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 20 luglio. Il Comitato monetario della Cee è sostanzialmente d'accordo con le dichiarazioni programmatiche fatte dal presidente del Consiglio italiano, Rumor, a nome del nuovo governo. Questa opinione è stata espressa nel corso dell'esame della situazione economica italiana compiuto tra ieri e oggi dai monetaristi comunitari. L'Italia, quindi, con il nuovo governo può riprendere il suo posto in seno alla Comunità Europea, anche se resta il punto dolente della non adesione al «serpente valutario» europeo. Le conclusioni del Comitato sono, nell'assieme, positive, ma esso farà al nostro governo una «raccomandazione» (che come tale non è vincolante) sulla politica economica che dovrebbe essere svolta in Italia. Esso chiede a Roma di incrementare la lotta contro l'inflazione, di condurre una politica selettiva nel settore dei crediti e di contenere le spese pubbliche. Ma, come è stato detto ieri, la Cee considera «acquisita» la ripresa economica del nostro Paese. Il problema delia lira, secondo un portavoce italiano, non è stato discusso dal Comitato monetario se non nel quadro della questione della riforma del sistema monetario internazionale. Il Comitato monetario, si afferma, non è la sede più adatta per fare un discorso sulla nostra moneta e per prendere provvedimenti che la riguardano. Si esclude nuovamente che si tenga un consiglio dei ministri straordinario a Bruxelles, a fine luglio, sulla lira. Del resto, il ministro Colombo ha smentito che la svalutazione ufficiale della lira sia sotto la considerazione del governo. Qualche esperto comunitario esprimeva, questa mattina, l'opinione che la nuova parità della lira possa essere fissata verso la fine dell'anno, ma si tratta di previsioni personali. La disamina della situazione economica italiana da parte del Comitato monetario è avvenuta in base alle procedure che regolano l'apertura di linee di credito comunitarie a breve termine. L'Italia, nel mese di giugno, ottenne circa 1800 milioni di dollari per rafforzare le sue riserve valutarie per tre mesi e si trattava di riconfermare questi prestiti per un simile periodo di tempo. Il Comitato monetario, che è tenuto a presentare un rapporto ai governatori delle banche centrali dei Nove Paesi, ha comunque rinnovato le linee di credito della Comunità. In serata, il Comitato monetario, presieduto dal signor Clapier, ha preso in rassegna i progressi compiuti nel campo della riforma del sistema monetario internazionale. Esso ha svolto questo lavoro preparativo, in vista della riunione del «Comitato dei Venti» che si svolgerà, a livello ministeriale, alla fine di luglio a Washington. Sulla pregiudiziale francese al «Nixon Round», cioè i grandi negoziati commerciali che si apriranno a Tokio in settembre, si dice che si è verificata una divergenza di opinione tra il ministro degli Esteri francese, Jobert, e il ministro delle Finanze, Giscard d'Estaing. Jobert non vuole che la frase presentata dall'ambasciatore francese in seno al Comitato dei rappresentanti permanenti sia inclusa nella dichiarazione programmatica dei nove Paesi comunitari a Tokio, perché essa indurirebbe la posizione europea. Gli interessi europei sono già salvaguardati dal documento che lo stesso ministro francese ha firmato a Lussemburgo, lo scorso giugno. Può darsi, comunque, che la questione sia chiarita in seno al Consiglio dei ministri. Nella frase dell'ambasciatore Boursin De Rozier, si affermava che non era realistico negoziare a Tokio se il dollaro non fosse tornato alla parità dello scorso marzo. Renato Proni

Persone citate: Boursin De Rozier, Giscard D'estaing, Nixon Round, Rumor