Si dimetteranno ottanta sindaci?

Si dimetteranno ottanta sindaci? Nel Trentino, per protesta Si dimetteranno ottanta sindaci? Gli amministratori chiedono la modifica della ripartizione dei fondi destinati alle opere pubbliche - Fra 3 mesi elezioni nella regione (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 20 luglio. A poco più di tre mesi dalla data fissata per le elezioni regionali per il rinnovo delle cariche amministrative del Trentino-Alto Adige, la Giunta provinciale, della quale è presidente il leader della Svp, dottor Magnago, e che è retta in buona parte da esponenti del partito maggioritario sudtirolese, viene contestata da un gruppo di sindaci sudtirolesi. Nella giornata di ieri una «lettera ultimatum» firmata da 80 burgermeister della provincia di Bolzano è stata inviata al dottor Magnago con la minaccia di imminenti dimissioni in massa qualora la Provincia non riveda i criteri per gli stanziamenti destinati a opere pubbliche. La decisione è stata presa al termine di un'assemblea del Consorzio dei comuni nel quale sono rappresentate tutte le amministrazioni comunali dell'Alto Adige. La Giuri- ta provinciale lo scorso anno aveva concordato con i componenti del Consorzio dei comuni un nuovo e più realistico progetto di legge per il finanziamento di opere pubbliche in relazione alle nuove competenze attribuite alla provincia in questa materia dopo l'approvazione del pacchetto. A questo progetto da parte della Giunta provinciale sarebbero state apportate delle modifiche di cui nessuno conosce tuttora la portata ma che la maggioranza dei sindaci rifiuta di accettare a priori. Gli ottanta firmatari dell'ultimatum chiedono infatti la modifica profonda del sistema della ripartizione dei fondi destinati alle opere pubbliche e cioè nel senso concordato fra la Giunta provinciale e l'assemblea del Consorzio dei comuni nella riunione congiunta dello scorso anno. Se non saranno accontentati, le dimissioni annunciate non solo diventeranno esecutive, ma gli 80 sindaci esorteranno anche i consiglieri a seguire il loro esempio. In questo caso, nella stragrande maggioranza dei 117 comuni altoatesini si renderebbero necessarie elezioni anticipate. Tra coloro che hanno dichiarato «guerra» al dottor Magnago, figura il vicesindaco di Bolzano, avvocato Hugo Gamper, che fa capo all'ala radicale della Svp e che viene ormai considerato l'avversario più temibile e più risoluto del leader del partito sudtirolese. La protesta dei sindaci è una nuova e imprevista «grana» per la Svp in previsione delle prossime elezioni regionali nelle quali verrà confrontata con altri schieramenti politici di lingua tedesca dei quali uno, quello capeggiato dall'ex deputato della Svp, Dietl, si annuncia particolarmente agguerrito e in grado di porre a repentaglio la tradizionale egemonia del partito del dottor Magnago.

Persone citate: Dietl, Hugo Gamper, Magnago

Luoghi citati: Bolzano, Trentino