Solo 3 operai in regola in un cantiere edile?

Solo 3 operai in regola in un cantiere edile? Ad Arese, presso Milano Solo 3 operai in regola in un cantiere edile? Si ritiene che il numero degli "irregolari" superi le 60 unità - E' stata aperta un'inchiesta (Dal nostro corrispondente) Milano, 20 luglio. (g. m.) I funzionari dell'Ispettorato provinciale del Lavoro, intervenuti in seguito a una circostanziata denuncia da parte della federazione provinciale dei lavoratori edili della Cgil, Cisl e TJil, hanno accertato che in un cantiere edile di Arese (di cui è titolare l'ingegner Antonio Romagnoli, presidente dell'Associazione delle imprese edili), tre soli dipendenti su 30 erano in regola con le assicurazioni sociali e per malattia. Si ritiene però che il numero degli «irregolari» superi le 60 unità. I sindacati degli edili milanesi, che da tempo si battono per debellare il fenomeno del cottimismo e del racket delle braccia nei cantieri, avevano denunciato una settimana fa all'Ispettorato del Lavoro di Milano l'esistenza di numerosi cottimisti nel cantiere della ditta Romagnoli, impegnata in questo periodo ad Arese, dove sono in corso per conto del Comune i lavori di costruzione di tre stabili e una scuola. Ieri otto funzionari dell'Ispettorato, guidati dal dottor Mele, capo del servizio vigilanza, si sono recati sul posto. Non appena sono giunti nel cantiere di via Marmolada c'è stato un fuggi fuggi generale per i campi e per le strade adiacenti. Questo però non è stato sufficiente ad evitare che i funzionari riuscissero a individuare una trentina di operai che, collocati al lavoro attraverso i consueti sistemi di rastrellamento illecito del¬ la mano d'opera, venivano retribuiti in base alla produzione e non secondo il contratto di lavoro andato in vigore nello scorso gennaio, il quale prevede esplicitamente il superamento del cottimismo. Le imprese, anche quelle più qualificate, fanno invece largamento uso di questa forma irregolare di lavoro, contravvenendo con ciò alle recenti norme contrattuali e allo statuto dei lavoratori. Ai funzionari dell'Ispettorato è risultato che soltanto il capocantiere, il gruista e il magazziniere erano regolarmente iscritti nei libri paga dell'impresa. Tutti gli altri lavoravano a cottimo ed erano dipendenti da fittizie imprese di subappalto, che fanno capo a un certo Grammatica. Nei due cantieri si calcola che normalmente siano presenti non meno di sessanta operai. In un comunicato la federazione unitaria degli edili ha stigmatizzato il comportamento del titolare dell'impresa. Un telegramma è stato inviato dai sindacati al comune di Arese; il sindaco Giancarlo Grandi ha preannunciato che denuncerà a sua volta l'impresa, che era tenuta dal contratto di appalto ad essere in perfetta regola. Dal canto suo, l'ingegner Antonio Romagnoli si è limitato a dire di aver dato incarico a una organizzazione di reclutare la manodopera e di essere all'oscuro del fatto che i lavoratori, i quali non figurano alle dirette dipendenze dell'impresa, non fossero in regola.

Persone citate: Antonio Romagnoli, Giancarlo Grandi, Grammatica, Mele

Luoghi citati: Arese, Milano