Paul Getty II telefona angosciato da Londra "Cerchiamo Danielle: forse risolve il giallo»

Paul Getty II telefona angosciato da Londra "Cerchiamo Danielle: forse risolve il giallo» Determinante una testimonianza della ragazza francese Paul Getty II telefona angosciato da Londra "Cerchiamo Danielle: forse risolve il giallo» La famiglia, che è pronta a pagare, attende un nuovo messaggio dei rapitori - Poco prima di scomparire Paul III avrebbe dovuto recarsi a Sorrento in motocicletta con due amici? (Nostro servizio particolare) Roma. 20 luglio. Paul Getty ha chiamato da Londra e con sua moglie Gail Harris è rimasto a parlare per più di mezz'ora. Si è detto angosciato per la sorte del figlio, ha chiesto notizie degli altri bambini, ha poi voluto il telefono dell'avvocato Iacovoni col quale si è messo in contatto più tardi. Il legale dei Getty ha detto soltanto: «Siamo al black-out; è il buio assoluto. Ci siamo imposti il silenzio ma è semplice rispettarlo. Attendiamo un nuovo messaggio dei rapitori, che tarda a venire». Sulla conversazione non si hanno altre indiscrezioni. Il figlio dell'uomo più ricco del mondo è stato «secco» e «pre- ciso». I due aggettivi lasciano spazio a molte illazioni, ma nulla di più. Anche Gail Getty, che adesso risponde con ansia al telefono, si limita a dire: «Facciamo continuare questo silenzio che è utile a tutti; comunque niente di nuovo». Riaggancia delusa, dopo aver confermato che la famiglia è disposta a pagare. C'è a Roma chi afferma convinto che per la vita di Paul è già stata stabilita una somma; c'è invece chi dice che i rapitori col loro silenzio stanno tentando una marcia a ritroso, impauriti forse dalle pieghe della vicenda. Se gli autori del sequestro sono soltanto dei dilettanti — è opinione del capo della squadra mobile — è questo per loro il momento più delicato. Qualcuno deve uscire allo scoperto, trattare, indicare la cifra, il luogo, i modi e i tempi per il riscatto. «Un passo falso — dice il dottor Scali — e tutto si chiarisce». La polizia ha confermato comunque di aver allentato le indagini e il capo della mobile si limita a dire: «Cerchiamo Danielle Devred. E' forse lei la chiave del giallo; teniamo in gran conto la sua testimonianza ». Con Danielle, prima di scomparire, Paul Getty aveva deciso di andare a Gaeta. Poi la ragazza si era tirata indietro rinunciando alla gita. Adesso è a Lisbona o a Parigi con un amico olandese. Suo padre, René Devred, funzionario alla Fao, ha confermato alla polizia che Danielle non è ancora tornata in Italia e ha aggiunto: «Danielle ha lasciato la famiglia da più di due anni. Ha scelto di stare da sola ma spesso ci viene a trovare. L'ultima volta l'abbiamo vista mercoledì 11. Era arrivato dall'Africa nostro figlio Jack ed è venuta a casa anche lei, per cenare con il fratello. So che l'indomani l'ha accompagnato all'aeroporto: Jack era di nuovo in partenza. Da allora non l'ho più vista». La pista Danielle Devred si interrompe il 12. Ma giovedì Paul era già in mano ai rapitori: lo ha confermato lui stesso nell'espresso spedito a Martine Zacher e, sempre a giovedì 12, risale la prima comunicazione telefonica giunta nell'attico dei monti Parioli che preannunciava a Gail Getty il sequestro. Sulle ultime ore di Paul si hanno nuovi particolari. Li ha avuti questo pomeriggio il collega Giulio Accatino dal tassista Renato Tatini che lo portava in redazione. La notte di lunedi l'autista Tatini era dinnanzi al «Three top», Era stato chiamato dal portiere della discoteca per una coppia di stranieri. Sulla vettura sono saliti invece tre giovani che egli ha invitato a scendere. «Tra loro c'era Paul Getty, ha detto il tassista, e la conferma me l'ha data il collega che li ha presi a bordo dopo di me». A Renato Tatini il tassista ha raccontato che i tre ragazzi parlavano in inglese ed in italiano. Il discorso era caduto su Sorrento e sull'ora migliore per affrontare il viaggio in moto sull'autostrada. Anche Martine Zacher, l'ultima ragazza di Paul, è adesso uscita di scena. La bella tedesca ha lasciato l'appartamento in Trastevere dove aveva vissuto con l'erede dei Getty e si è trasferita da un amico italiano. Ha comunicato il suo nuovo recapito alla polizia, spiegando il trasferimento come «una fuga dall'assalto dei giornalisti e fotografi». E' a lei che Paul aveva indirizzato l'espresso e la sua assenza da via della Scala 50 lascerebbe supporre che i rapitori sono ormai in diretto contatto con Gail Getty e che non hanno più bisogno della bella tedesca. Sulla busta arancione che racchiudeva il messaggio di Paul, l'indirizzo era così formulato: «A Martine Zacher, via della Scala 50, Trastevere, Roma, Italia». Per i funzionari a dettare l'indirizzo deve essere stato uno straniero. Francesco Santini Danielle Devret