L'ex direttore delle poste interrogato sui vasti cimiteri della corrispondenza

L'ex direttore delle poste interrogato sui vasti cimiteri della corrispondenza L'ex direttore delle poste interrogato sui vasti cimiteri della corrispondenza Nel solo ufficio di via Mazzarello, 155 tonnellate di giacenze ■ Si sgombra il deposito di via Sospello (50 tonnellate) - Sotto la montagna di plichi due nastri trasportatori ancora imballati Erano 155 le tonnellate di « og-getti postali » dimenticati nel de crepito edificio di via Mazzarello 40: dal 15 al 27 giugno una ditta privata — 1 Docks Piemontesi — ha provveduto allo sgombero dei locali, allo smistamento e alla consegna di tutto 11 materiale nel vari « decentramenti » della città e della provincia per 11 successivo inoltro ai destinatari. Ma la sto- ria del cimiteri postali non è ter- og-1 minata. Quello di via Mazzarello de llo tta — dei lla nel ttà ivo to- rappresentava il caso più clamoroso, poiché al disservizio si univa 11 totale disinteresse dell'amministrazione postale per un cumulo imponente di giornali, libri, periodici, proprietà degli utenti. Ma vi sono altri magazzini (sia pure custoditi) che sono pieni di corrispondenza in giacenza da settimane, forse da mesi. Si tratta del er-1 residuo degli scioperi di aprile? Nessuno vuole confermarlo, ma probabilmente parte del materiale è stato aggiunto successivamente alle agitazioni. I Docks stanno attualmente sgombrando 11 magazzino di via Sospello (40-50 tonnellate di posta). Ancora Intatto quello più grande, di via Spano, dove secondo alcuni vi potrebbero essere quasi 300 tonnellate di plichi. La amministrazione postale ha mo- | strato proprio in questa occasione (messa a confronto con ima organizzazione privata) di essere rimasta indietro di cinquantanni per quanto riguarda le attrezzature. Sono totalmente sconosciuti elevatori idraulici, contenitori, piani di carico. Tutto viene fatto a mano, con metodi empirici, in modo Irrazionale e scoordinato. Capita che la stessa posta venga caricata e scaricata più volte. Un episodio paradossale. Nel deposito di via Sospello, sotto una montagna di corrispondenza sono stati trovati due moderni nastri trasportatori per il caricamento automatico dei plichi. Erano ancora Imballati, nessuno 11 sapeva usare. Qualcuno, anche fra 1 funzionari delle poste, non sapevano neppure cosa fossero. Carabinieri e magistratura hanno frattanto proseguito l'inchiesta per accertare se vi siano responsabilità in tutta la sconcertante vicenda della «posta dimenticata», soprattutto in relazione all'episodio di via Mazzarello. Tutti i depositi ed i locali del Docks dove è stata smistata la posta sono stati ispezionati dal pretore Mondello (che conduce l'inchiesta) accompagnato dal ten. Santantonio dei carabinieri e dall'ispettore postale La Marca. Il magistrato ha ascoltato anche la testimonianza dell'ex direttore provinciale delle Poste dott. Rizzi, da poco in pensione. L'indagine tende ad accertare anche a chi venne affidata la custodia dei locali dell'ex scuola del Genio ferrovieri di via Mazzarello. Quando 1 carabinieri intervennero a piantonare il deposito questo era aperto (mancavano addirittura le finestre) e privo di qualsiasi sorveglianza. Il dott. Rizzi, ex direttore provinciale delle Poste ■ La corrispondenza abbandonata

Persone citate: La Marca