Buoni propositi dei negozianti frustrati dall'inerzia degli organi amministrativi

Buoni propositi dei negozianti frustrati dall'inerzia degli organi amministrativi La riunione in Municipio sul problema del carovita Buoni propositi dei negozianti frustrati dall'inerzia degli organi amministrativi L'Associazione commercianti ha presentato un elenco di "prezzi controllati", pronta ad applicarlo sull'esempio di Milano - Ma è messa in disparte - Il solito "comitato di studio" Tre ore di discussione sul problema del prezzi, critiche per nulla documentate all'iniziativa contro il carovita presa a Milano dalla Regione, molti assenti e pochi presenti, una discussione condotta stancamente che ha bloccato 1 progetti già pronti ad essere messi in pratica ed è sfociata inevitabilmente, nella nomina del solito comitato di studio: ecco come Torino sta preparando la lotta all'aumento dei prezzi. La crisi che ha investito l'amralnlstrazione comunale si è ripercossa ieri sulla riunione convocata all'improvviso dal sindaco Secreto: nessuno è stato in grado di prendere la sia pur minima iniziativa. L'associazione commercianti già aveva preparato un cartello di prezzi di generi di prima necessità e di largo consumo e che si è detta pronta ad applicarlo fin da oggi, ma si è vista messa in disparte. Si è parlato di interventi a tempi lunghi, di futuri e improbabili « centri commerciali », di vendite straordinarie di ortofrutticoli con automezzi del Comune, ma nessuno ha affrontato, soprattutto fra 1 politici, la traduzione In pratica di queste idee. Si attendono i risultati della riunione che la Regione ha in programma per venerdì prossimo. All'Incontro di ieri, presieduto dal sindaco Secreto, erano presenti 1 capigruppo, alcuni consiglieri, rappresentanti dei sindacati del commercianti, della Confesercenti, delle cooperative di consumo e del gruppi di acquisto collettivo. Il socialdemocratico Lodi ha presentato una relazione su quanto sta facendo a Milano la società vendite controllate del Comune, la Saveco. Questa ha costituito 130 nuovi punti vendita ai quali distribuisce prodotti ortofrutticoli con un incasso giornaliero di 5-6 milioni. I prezzi sono molto contenuti In quanto il consumatore paga soltanto le spese vive. Negli Interventi che sono seguiti, il progetto è stato ampiamente criticato anche perché andrebbe contro la legge 426 sul commercio, provocando una moltiplicazione dei punti vendita. Tutti hanno invece invitato il Comune a definire 11 piano (previsto proprio dalla 426), unico provvedimento in grado di sviluppare una rete commerciale in grado di servire meglio e a prezzi più convenienti il consumatore. Nel suo intervento a nome delle organizzazioni sindacali Ortona ha fortemente messo In dubbio la utilità della riunione osservando che soltanto con un'azione che faccia riferimento al commercio organizzato e condotta su larga scala pub ottenere qualche risultato. Il vicepresidente dell'associazio- ne commercianti, Parfumo, ha espresso la completa disponibilità da parte del suoi associati (un minimo di 500 punti vendita) ad applicare per 10-12 articoli di largo consumo prezzi concordati sull'esempio di Milano. La sua proposta è perb caduta nel più completo disinteresse, soprattutto da parte degli esponenti degli enti pubblici. Anche il rappresentante di gruppi d'acquisto Corino si è detto disponibile ad un'azione di vendite « a cartello ». Come si è detto all'Inizio, si è invece deciso di costituire una commissione di studio di cui fanno parte gli assessori Fantino, Valente e Costamagna, un consigliere per ciascun gruppo politico, rappresentanti dell'associazione commercianti, della Confesercenti, dei sindacati, del gruppi di acquisto. Quattro membri di questa commissione parteciperanno, in modo informale, alla riunione convocata 11 27 presso la Regione Piemonte. * I Gruppi giovani coltivatori della Federazione Coltivatori Diretti di Torino che hanno costituito una cooperativa (3P Piemonte) per la commercializzazione al minuto e all'ingrosso del prodotti ortofrutticoli annunciano le iniziative Intraprese contro l'aumento del prezzi. Sono: l'istituzione di cinque punti di vendita presso i mercati di Santa Rita, delle Vallette, di corso Chleti, di Piazza Borromlni e di via don Orioli; la creazione di un magazzino di vendita all'ingrosso e al minuto ai mercati generali di via Albenga, aperto a dettaglianti singoli, negozi, alberghi o consorzi di acqui¬ temperatura di ieri sti; il rifornimento ai supermercati Coop di Piazza Respighi, Mirano ri sud e corso Vercelli, dei prodotti del soci venduti a prezzi inferiori concordati settimanalmente con l'assessorato all'annona. Assessori e consiglieri comunali alla riunione per i prezzi nella « Sala rossa »

Persone citate: Corino, Costamagna, Fantino, Orioli, Ortona

Luoghi citati: Milano, Piemonte, Torino