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Dieta per abbronzarsi Come diventare nere senza soffrire Dieta per abbronzarsi Ogni inizio d'estate il problema della tintarella si ripresenta sotto forma di scottature, pelle arrossata, antiestetiche stilature. Come diventare nere, tipo ragazze da copertina, senza soffrire e senza passare troppe ore al sole? Le strade da seguire sono due: una è la buona condizione fisica che consente di trarre il maggior vantaggio dall'esposizione solare, l'altra è un sapiente dosaggio del tempo per «la cura del sole» coadiuvata da una buona crema abbronzante. Innanzitutto occorre disintossicare l'organismo con una dieta leggera a base di latte, carne ai ferri, insalata. Poi, dopo una settimana, si potrà passare alla «dieta da abbronzatura», cioè ricca di alimenti che contengono la vitamina PP (fegato, cavolfiore, cereali e lievito di birra), vitamina D (pomodori, succhi di agrumi). Ed eccoci al mare, pronte per l'operazione tintarella. I primi giorni è proibito stendersi al sole per più di cinque minuti. Chi ha la pelle resistente potrà in questo modo ottenere un'abbronzatura uniforme, chi invece ha l'epidermide delicata eviterà le chiazze arrossate e le dolorosissi¬ me bolle. Una raccomandazione: mai esporsi senza prima aver spruzzato il corpo ed il viso con una schiuma o una crema protettiva. Ve ne sono in commercio di ottime e, purtroppo, discretamente care. Tuttavia un flacone è sufficiente per una intera stagione perché dopo una settimana la pelle non si scotta più. Tra i prodotti ci sono quelli della Bio Beauty, Vichy, Actilane. Salba, Danusa e Revebel. Non ungono, non sporcano, proteggono. Arrivare al mare bianchi come pesci infarinati dà un senso di fastidio, quasi un complesso di inferiorità nei confronti di chi ha già superato il primo stadio? Ecco un rimedio immediato: le creme autoabbronzanti. La Coppertone, l'Over Night Bronze Bio Beauty, Salba Velur vengono in aiuto senza porre troppi problemi. Basta spalmarle uniformemente sul viso e sul corpo qualche giorno prima della partenza per ottenere un bel color ambrato. Per di più ammorbidiscono la pelle senza chiudere i pori e la predispongono a sopportare gli strapazzi della salsedine e dell'esposizione al sole. Maria Valabrega