Shultz: il dollaro avrà rapida e forte ripresa di Ennio Caretto

Shultz: il dollaro avrà rapida e forte ripresa Shultz: il dollaro avrà rapida e forte ripresa A poche ore dall'annuncio della "quarta fase" della lotta contro l'inflazione il ministro del Tesoro Usa ha assicurato la collaborazione con l'Europa - "La calma sta per tornare qui e nei rapporti internazionali" - L'economia e la moneta americana saranno di nuovo "un elemento di stabilità" - Sarà risolta la crisi energetica (Dal nostro corrispondente) New York, 19 luglio. A poche ore dall'annuncio della cosiddetta « quarta fase» della lotta contro l'inflazione, il ministro del Tesoro americano Shultz ha rotto il lungo silenzio del suo governo sulla crisi del dollaro, preannunciandone « la rapida e forte ripresa ». Shultz, che ha convocato i giornalisti stranieri a Washington per rassicurarli sui programmi economici degli Stati Uniti e la collaborazione con l'Europa, ha affermato che « la calma sta per tornare qui e nei rapporti internazionali ». Quasi in risposta alla presa di posizione francese contro il Nixon round, egli ha insistito che l'economia e il dollaro USA saranno di nuovo «un elemento di stabilità», e che i grandi negoziati sulle valute e sui commerci potranno concludersi favorevolmente «abbastanza presto ». La conferenza stampa di Shultz è scaturita dalla constatazione di ieri del presidente Nixon che «la fiducia nella nostra gestione economica è scarsa, in casa e all'estero ». E' in pratica la prima volta che il governo americano, sotto Nixon, cede alle pressioni degli alleati. Mentre all'interno degli Stati Uniti, naturalmente, si dà rilievo alla « quarta fase », fuori lo si dà agli interventi compiuti dalla Riserva federale sui mercati a difesa del dollaro. E' un fatto però che i due provvedimenti sono le due facce della stessa medaglia, in un certo senso inscindibili. Nixon ha capito che, per trattare con gli alleati, deve sgominare da un lato l'inflazione, dall'altro rafforzare il dollaro. Nella sua conferenza stampa, Shultz. che era affiancato dal presidente della Riserva federale Burns, ha mostrato come l'atteggiamento americano stia diventando più flessibile. Egli ha detto che si stanno tirando i freni all'economia per frenare le pressioni inflazionistiche da domanda, che si stanno compiendo massicci acquisti di dollari con valuta estera pregiata per impedirne il deprezzamento. «I progressi della bilancia commerciale e la crescita degli investimenti stranieri in America — ha aggiunto — consentiranno inoltre un notevole miglioramento della bilancia dei pagamenti ». Shultz ha sostenuto che anche la crisi energetica verrà risolta: « Tra l'altro abbiamo stabilito incentivi per un aumento della nostra produzione di petrolio nei prossimi anni ». Con le decisioni degli ultimi giorni, il presidente Nixon ha abbandonato la politica di « benevola indifferenza » che minacciava di alienargli sia l'elettorato sia gli alleati. Ieri, egli ha reso noto che la quarta fase della lotta contro l'inflazione incomincerà alla scadenza del calmiere dei prezzi di 60 giorni imposto il 13 giugno, e cioè il 12 agosto. Vi subentreranno controlli rigidi generali, con eccezioni in un senso o nell'altro, per i settori energetico, edilizio, manufatturiero, assicurativo. Saranno lasciati liberi di salire i prezzi dei generi alimentari, tranne quelli della carne bovina, che rimarranno «congelati» Ano al 12 settembre. Come adesso, i salari potranno solo aumentare del 5-6 per cento. Ennio Caretto

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