Il giudicio dei sindacati

Il giudicio dei sindacati Il giudicio dei sindacati (Dal nostro inviato speciale) Milano, 18 luglio. Qual è il giudizio dei sindacati sul «piano» Pirelli? Mentre l'amministratore delegato, Dubini, (con il direttore delle relazioni pubbliche, Isalberti, e il direttore alla gestione amministrativa. Baggio) illustrava il progetto ai giornalisti, i due direttori generali Pittini e Signorini presentavano il piano — in dettaglio e con l'aiuto di diapositive — ai sindacalisti. Il colloquio con 1 rappresentanti dei lavoratori è durato oltre tre ore. Al pomeriggio i tre segretari nazionali del settore «gomma» (Bottazzi della Cgil, Quaglia della Osi, Tamagnone della Uil, ai quali si era unito il segretario generale di categoria della Cgil, Trespidi, hanno informato 1 rappresentanti dei consigli di fabbrica riuniti alla Camera del Lavoro. Sono state fornite ai sindacalisti di base tutte le notizie, che in mattinata la «Pirelli» aveva dato ai dirigenti nazionali. L'esame sarà proseguito in sede nazionale tra la federazione unitaria del lavoratori chimici (che raggruppa Cgil, Osi, Uil e comprende il settore della gomma) e le tre Confederazioni. Poiché vener¬ dì i sindacalisti della gomma si riuniranno a Milano per preparare la «piattaforma rivendicativa» per il rinnovo del contratto, è probabile che il «piano» Pirelli entri in questo contesto. Si prospetta infatti la possibilità (ma esistono anche delle tesi contrarie) che la «vertenza» in atto da mesi alla «Pirelli», venga assorbita in quella per il rinnovo del contratto. Inoltre venerdì si dovrà discutere se abbinare il rinnovo del contratto della gomma a quello delle materie plastiche. Su questo abbinamento le opinioni non sono concordi. Circa il «piano» Pirelli i tre sindacati nella riunione odierna si sono limitati a un giudizio interlocutorio, che non appare di chiusura. Il comunicato dice che «è necessario un esame da farsi nel quadro delle esigenze di sviluppo dell'economia nazionale». Esame che i sindacati «faranno a livello di categoria e a livello confederale». A questo proposito si adeguano alla esigenza, che le confederazioni hanno manifestato nei recenti congressi nazionali, di un maggiore coordinamento delle azioni delle singole categorie. Nel comunicato si muove una critica alle posizioni della «Pirelli» perché, a giudizio dei sindacati, si inquadrano «nel tipo di sviluppo fin qui seguito dall'economia italiana». I sindacati, è noto, pensano che si debba puntare sulle esigenze sociali e meno sul «consumismo privato». Per quanto riguarda il Sud, il comunicato dei sindacati afferma che il piano della «Pirelli» «è molto povero di iniziative per il Mezzogiorno »; Poiché l'amministratore delegato della «Pirelli», tra le cause della crisi dell'azienda aveva citato anche la «conflittualità», i sindacati hanno replicato con il loro comunicato dicendo: «E' assolutamente inaccettabile l'attacco che il piano rivolge ai sindacati e ai lavoratori — di cui peraltro si sollecita la "comprensione" — con la pretesa che le difficoltà siano imputabili alla cosiddetta "conflittualità". A parte il fatto che è stata l'azienda a determinare tale conflittualità». Il comunicato dei sindacati conclude attribuendo alle lotte dei lavoratori il merito d'aver indotto la Pirelli a presentare un piano, che tuttavia «è ancora lontano dagli obiettivi economici e sociali della piattaforma che la federazione lavoratori chimici propone». 8. d. v.

Persone citate: Baggio, Bottazzi, Dubini, Isalberti, Quaglia, Signorini, Tamagnone, Trespidi

Luoghi citati: Milano