Arrestata al sue rientro la "squillo,, del ministre

Arrestata al sue rientro la "squillo,, del ministre Arrestata al sue rientro la "squillo,, del ministre Norma Levy era in Spagna, dove è rimasto il marito: lo ha accusato di avere tentato d'ucciderla - La "cali-girl" è in libertà provvisoria Madrid, 16 luglio. II marito della « cali-girl » inglese, Norma Levy, la donna che è stata al centro di uno scandalo che ha travolto due ministri del governo di sua maestà, è stato interrogato oggi da un giudice spagnolo, in relazione alla denuncia della moglie di aver cercato di investirla con la sua auto. L'udienza si è svolta a porte chiuse, e nessun particolare circa le dichiarazioni dell'uomo, Colin Levy, e la decisione del giudice, è filtrato all'esterno. Levy è stato arrestato sabato scorso a Dena, una località balneare sulla Costa Bianca, mentre sua moglie è ripartita per Londra, dove ha trovato ad attenderla alcuni ispettori di Scotland Yard. Non si sa se Levy sia stato incriminato oppure se il giudice abbia trovato esaurienti le sue spiegazioni. Un indizio di una sua eventuale incriminazione si potrebbe avere nelle prossime ore, nel caso venisse trasferito nel carcere giudiziario di Alicante. Ciò significherebbe che il marito della « caligirl » dovrà essere processato per l'accusa di aver tentato di uccidere la moglie. Sui motivi che lo avrebbero spinto a questa improvvisa decisione non si sa niente di preciso. I coniugi Levy lasciarono l'Inghilterra dopo lo scoppio dello scandalo che portò alle dimissioni di due ministri, Lord Lambton e Lord Jellicoe, dopo che entrambi ammisero francamente di avere avuto rapporti con delle prostitute. Mandati di cattura sono stati spiccati nei confronti dei due coniugi dalla magistratura inglese. Questo fatto non ha trattenuto lei, Norma Levy, dal prendere ieri sera un aereo per Londra. E dalla capitale britannica si apprende che stamani la donna ha fatto una brevissima apparizione di fronte al magistrato, che l'ha formalmente incriminata di aver tentato di procacciarsi una donna come prostituta. II giudice ha quindi fissato l'udienza al prossimo 31 luglio, e ha stabilito che la donna venga rimessa in libertà dopo avere versato, a titolo di cauzione, la somma di 10 mila sterline. Norma Levy è giunta in tribunale a bordo di un'auto della polizia. Aveva il volto coperto da un foulard dai vivaci colori e indossava un paio di pantaloni color crema e una camicetta verde. Quando in aula si è tolto il foulard, il volto, parzialmente nascosto da un grosso paio di occhiali da sole, è apparso abbronzato e riposato. La signora Levy, autodefinitasi « casalinga », è stata accusata « di avere cercato di procurarsi una donna come prostituta in alcuni giorni fra il V gennaio e il 31 dicembre 1971, nella zona di Londra». La Levy ha ascoltato impassibile l'accusa, non ha pronunciato parola. L'ispettore di polizia Albert Wickstead non ha sollevato obiezioni alla cauzione per la libertà provvisoria. La cauzione è stata pagata per metà dalla madre dell'imputata e per metà dall'imputata stessa. La signora Levy era stata arrestata ieri sera, all'aeroporto, al suo arrivo dalla Spagna. Il Daily Express afferma che la Levy gli ha riferito che suo marito non voleva che ripartisse per l'Inghilterra. « Mi lasciava sema un soldo, sema niente da mangiare e mi aveva preso il passaporto. Mi sorvegliava giorno e notte ». (Ap)

Persone citate: Albert Wickstead, Alicante, Colin Levy