Nubifragi su Genova, Milano e Piemonte Case allagate, fiumi in piena, gravi danni

Nubifragi su Genova, Milano e Piemonte Case allagate, fiumi in piena, gravi danni Ritorno del maltempo e clima autunnale sull'Italia del Nord Nubifragi su Genova, Milano e Piemonte Case allagate, fiumi in piena, gravi danni La burrasca sai capoluogo ligure è durata due ore: scarso il traffico del weekend - Nel Cauavese il torrente Orco è straripato; diverse cascine incendiate dai fulmini - Nei dintorni di Milano gravissimi danni all'agricoltura: sono caduti trenta centimetri di grandine Un violento acquazzone s'è rovesciato su Genova e sulla Liguria, oggi poco dopo le 13. Per tutta la mattina il tempo s'è mantenuto incerto sul capoluogo e sulle Riviere, alternando sprazzi di sole a improvvisi scrosci di pioggia. Poco dopo l'una s'è abbattuta su Genova una violenta burrasca che non è cessata prima delle 15. Nonostante la città fosse avvolta nel buio e nella foschia, l'aeroporto « Cristoforo Colombo » non è stato chiuso al traffico e i velivoli in arrivo e in partenza sono decollati e atterrati regolarmente. In serata si prevedeva soltanto il dirottamento a Torino del volo proveniente da Alghero. La pioggia, attesa da alcuni giorni, non ha « rinfrescato » l'aria come si sperava: il termometro non è sceso mai sotto i 27-28 gradi, il mare è calmo e non tira vento. Dato il maltempo persistente — si prevedono ancora annuvolamenti e piogge per i prossimi giorni — il traffico sulle autostrade, per questo weekend, non è per ora molto intenso. Più che dai « pendolari» del fine settimana le strade sono invase da chi parte per la villeggiatura. Il forte vento di libeccio ha messo in difficoltà questo pomeriggio, al largo di Savona, numerose imbarcazioni a vela. Le motovedette della Capitaneria di porto sono uscite in mare, ma per fortuna non c'è stato bisogno del loro intervento: anche se sotto controllo, tutte le barche a vela sono rientrate in porto con i propri mezzi. Ivrea e il Canavese sono sotto la morsa del maltempo scatenatosi nella notte e durato per tutta la giornata con un'ininterrotta serie di tem- porali. Sono caduti diversi centimetri di pioggia. Fiumi e torrenti hanno superato il livello di guardia e la situazione, nel tardo pomeriggio si è fatta abbastanza difficile. Alla periferia di Pont Canavese, il torrente Orco è straripato sulla statale 460 isolando il paese e tutta l'alta vallata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Pont e i vigili del fuoco di Cuorgnè e di Castellamonte che tentano di creare uno sfogo al torrente. Un violento nubifragio si è abbattutto nel primo pomeriggio sull'intero territorio della provincia di Alessandria. Rovesci d'acqua, scariche elettriche e tuoni hanno investito per due ore la zona, accompagnati dal vento e provocando allagamenti, crolli e incendi; grave il bilancio dei danni. Nel Tortonese, a Santagata Fossili, in frazione Podiglione, un fulmine ha incendiato una cascina; distrutto un grosso magazzino pieno di carne. Numerosi gli interventi dei vigili nell'Acquese, a Ponti, a Terzo e in frazione San Defendente d'Acqui per allagamenti. Nel Novese una cascina è stata incendiata da un fulmine in frazione Rovereto di Tassarolo, mentre a Vignole Borbera si sono avuti disastrosi allagamenti. Violenti nubifragi si sono abbattuti nel pomeriggio su alcune zone della Valle d'Aosta, provocando frane e l'ingrossamento dei corsi d'acqua. Non si registrano comunque danni ingenti e anche la circolazione stradale, rimasta bloccata da alcuni smottamenti di terreno nella valle di Rhémes e in Valsavaranche è stata ripristinata prima di sera. Nella Valle di Gressoney il torrente Lys si è notevolmente ingrossato e le acque lambiscono gli argini. Anche nella Valsavaranche un torrente minaccia di straripare in un punto in cui le sponde sono particolarmente deboli. Al di sopra dei 3 mila metri di altitudine è caduta la neve. Nella serata ad Aosta ha smesso di piovere e la spessa cappa di nubi che oscura il cielo accenna ad aprirsi. La temperatura s'è abbassata di parecchi gradi. Il termometro s'è mantenuto oggi nel capoluogo regionale sui 20 gradi, contro i 30 registrati nei giorni scorsi. Da stanotte grandine e scrosci di acqua si susseguono su Milano e provincia: colture devastate, fulmini sulle linee ferroviarie, allagamenti in parecchie zone della città. La campagna intorno a Vimercate, in pochi minuti stamane, è stata coperta di uno strato di 25-30 centimetri di grandine: ortaggi, frutta, grano non ancora mietuto, vigneti, sono stati irrimediabilmente devastati. Lo stesso ad Arcore, Velate, Macherio, Brugherio ed in altri centri agricoli della provincia di Milano. Il raccolto di mele e di pesche è decimato. I danni ammontano a diverse centinaia di milioni, ai quali bisogna aggiungere quelli provocati dai numerosi allagamenti a fattorie e cascinali. In alcune località i contadini hanno cercato di salvare almeno in parte il raccolto coprendo le coltivazioni con grandi teli, ma i risultati sono stati minimi. A Monza, le autorità comunali hanno disposto le prime sovvenzioni in aiuto dei coltivatori colpiti. A Milano a risentire del maltempo è stata soprattutto la stazione ferroviaria. I fulmini abbattutisi sulle linee aeree di alimentazione e sul sistema semaforico hanno causato forti ritardi ai treni in arrivo e in partenza dalla « Centrale » e da « Porta Garibaldi ». Una trentina di convogli, fra i quali anche alcuni internazionali, hanno subito ritardi fino a tre ore. In città, gli allagamenti a cantine hanno interessato soprattutto la zona Nord e viale Zara. Le strade sono quasi tutte piene di pozzanghere e rivoli d'acqua; il traffico ne ha risentito notevolmente. L'ondata di maltempo che ha investito l'Italia Settentrionale non ha risparmiato nemmeno il Trentino. Dalla scorsa notte piove su tutta la provincia e si registra un notevole abbassamento della temperatura. Sopra i 2500 metri di altezza è caduta anche la neve. Il maltempo sta provocando qualche disagio soprattutto nella viabilità a causa dell'intenso traffico turistico. Milano. Una strada periferica del capoluogo lombardo subito dopo il nubifragio (De Bellis)

Persone citate: Cristoforo Colombo, De Bellis, Novese, Pont, Santagata Fossili