Gimondi a Cuneo per 250 mila lire di Maurizio Caravella

Gimondi a Cuneo per 250 mila lire Prima "indicativa,, per i mondiali Gimondi a Cuneo per 250 mila lire Il et. Defìlippis aveva detto: "Nessuno creda di avere la maglia azzurra assicurata" (e Felice si è fatto convincere) (Dal nostro inviato speciale) Cuneo, 13 luglio. Ha prevalso il buon senso. Gimondi, che sembrava Intenzionato a disertare la prima « indicativa > per I mondiali In programma oggi a Cuneo In quanto non si era accordato con gli organizzatori per il premio d'ingaggio, ha fatto marcia Indietro e proprio oggi ha dato il suo "si" ufficiale. La sua "tariffa", di solito, supera abbondantemente il mezzo milione, ma stavolta si è accontentato della metà (e pare addirittura che Felice paghi di tasca sua I gregari Rodriguez. Castelletti e Casalinl). Ha cambiato Idea, probabilmente, per non far arrabbiare troppo il et. Nino Defìlippis, che quando aveva saputo che quasi sicuramente sia Gimondi che Basso non avrebbero preso II via, aveva detto: « Se qualcuno crede di avere il posto In squadra assicurato, si sbaglia di grosso >. Defìlippis ha ragione: fra un mese deve comunicare l'elenco degli azzurri, chi vuole andare a Barcellona deve farsi avanti, non restare dietro il sipario. Gli italiani hanno disertato in massa II Tour ed I risultati del Giro ormai sono troppo lontani, non possono far testo: chi era in forma allora può benissimo aver oziato troppo e non esserlo più adesso, I circuiti disputati in questo periodo ai corridori sono serviti più per aumentare i loro conti in banca che per allenarsi. E Defilippls ha detto chiaro e tondo che a Barcellona porterà i corridori più in forma, senza guardare in faccia a nessuno. Avrà la maglia azzurra solo chi dimostrerà di meritarla adesso, non ci saranno favoritismi. Gli organizzatori, che ovviamente tenevano molto ad avere Gimondi, gli hanno telefonato Ieri sera per cercare di convincerlo In extremis, forse gli hanno anche fatto presente che Defìlippis non avrebbe visto di buon occhio un suo forfait dovuto esclusivamente a motivi di soldi. E Gimondi, che è un corridore onesto, ha capito che non gli conveniva mettersi dalla parte del torto, ha limitato parecchio le sue pretese e si è lasciato convincere. Basso invece non si è fatto vivo. Se crede che basti vestire la maglia iridata per dettare legge, forse ha sbagliato i suol conti. Anche perché su un tracciato duro come quello di Barcellona servono più I fondisti degli sprinter. Gli altri Italiani "che contano" ci saranno tutti. SI parte da Cuneo, si arriva a Llmonetto dopo 202 chilometri, l'ultima parte (da Borgo San Dalmazzo In poi) è dura. Zidloll abita a Limone, conosce quella salita curva per curva, vuole vincere e può riuscirci, perché chi lo ha visto pedalare in questi ultimi giorni dice che sembra ringiovanito almeno di cinque anni. Dovrà vedersela soprattutto con Gimondi, che se ha deciso di correre non lo fa certo soltanto per onor di firma, con Bitossl, il quale si sta allenando su quelle strade da oltre una settimana (segno che anche lui vuol "fare" la corsa, non subirla), e con Motta. Ma I più attesi, torse, non sono loro, di Ziiloli, Gimondi, Motta e Bltossi ormai I tifosi sanno tutto. Visto che i soli assenti di rilievo sono Basso, Paolini e Moser (che dovrà essere operato alle tonsille), Defìlippis probabilmente seguirà In particolare modo Giovanni Battaglili: Battaglin è l'uomo "nuovo" del nostro ciclismo. Ha fatto un grande Giro d'Italia, fra gli italiani soltanto Gimondi è riuscito a batterlo; è forte sul passo e In salita, è migliorato a cronometro. Se fosse anche "sprinter", sarebbe già un campione completo. Ma sulla salita per Llmonetto non occorrerà essere dei velocisti. Battaglin potrebbe vincere per distacco, e la sua vittoria sarebbe anche una vittoria per il nostro malandato ciclismo, fatto di corridori troppo giovani o troppo vecchi. Maurizio Caravella

Luoghi citati: Barcellona, Borgo San Dalmazzo, Cuneo, Italia, Limone