Un documentano cinematografico prova le stragi dei portoghesi nei Mozambico? di Mario Ciriello

Un documentano cinematografico prova le stragi dei portoghesi nei Mozambico? Padre Hastings non interrompe la sua campagna di accuse Un documentano cinematografico prova le stragi dei portoghesi nei Mozambico? Il film sarebbe stato consegnato all'accusatore inglese da alcuni missionari spagnoli - Polemiche sempre più violente a Londra per la visita di Caetano, il "Frelimo" (Fronte di liberazione) parla di genocidio (Dal nostro corrispondente) Londra, 13 luglio. Le repressioni portoghesi nel Mozambico continuano a dominare la scena politica britannica. Vari giornali hanno nuovamente definito « Inopportuna » la visita ufficiale del primo ministro Marcello Caetano: ma la visita avverrà e comincerà, come stabilito, lunedì. Laboristi e liberali hanno confermato che « boicotteranno » tutti i ricevimenti e le altre funzioni astenendosi dal parteciparvi: grandi dimostrazioni di protesta saranno indette quasi ogni giorno, e la prima si avrà già domenica; e martedì, mentre Caetano sarà qui ospite del governo, la Camera dei Comuni discuterà i rapporti anglo-portoghesi e la politica di Lisbona in Africa. Le rivelazioni sulle brutali azioni portoghesi nel Mozambico possono essere divise in due categorie. Vi sono quelle sulle varie repressioni attuate tra il '71 e il '72, e la loro fondatezza è accettata più o meno da tutti — meno ovviamente che dalle autorità di Lisbona — soprattutto dopo la pubblicazione oggi sul Times dì un lungo documento ricco di particolari. Dubbi esistono invece sulle altre rivelazioni, le prime apparse sul Times, secondo le quali i portoghesi avrebbero annientato il 16 dicembre 1972 un villaggio chiamato Wiriyamu, ammazzando « almeno » quattrocento persone di ogni età e sesso. Il mistero dovrebbe essere dissolto nelle prossime ore, perché padre Adrian Hasting, il sacerdote che diede al Times le informazioni, è tornato questa sera da Madrid e ha detto «ho le prove». A quanto sembra, Adrian Hastings, che si è consultato con vari missionari spagnoli, avrebbe riportato da Madrid un documentario. Anche il governo inglese ha cercato di arrivare alla verità mediante le sue rappresentanze diplomatiche, ma senza successo. Il partito liberale ha scritto a Heath sollecitandolo a chiedere a Caetano il permesso d'interrogare due preti, tuttora prigionieri a Lourenco Marques, capoluogo del Mozambico, e che, a quanto sembra, sarebbero preziosi testimoni. Non va dimenticato però che i due sacerdoti — Martin Hernandez e Alfonso Valverde — furono arrestati prima del presunto eccidio di Wiriyamu. Per il premier Heath, la situazione è a dir poco imbarazzante. Caetano non ha voluto disdire la visita, ed egli è costretto ora ad accoglierlo, fra le sdegnate proteste di milioni di inglesi. Per singolare ironia, Caetano verrà in Inghilterra per « festeggiare » il seicentesimo anniversario dell'alleanza anglo-portoghese. Oggi, il portavoce laborista per la Difesa ha detto: « Non si faccia illusioni, Caetano. I cittadini non gli daranno il benvenuto. Il Portogallo non soltanto schiaccia il Mozambico, l'Angola e la Guinea ma è il Paese che ha fatto di più per sabotare le sanzioni internazionali contro il regime di Smith in Rhode- sia ». Unità rhodesiane avrebbero anzi partecipato ad alcune spedizioni punitive nel Mozambico. Il « Frelimo » ha diramato oggi dal suo quartier generale di Dar Es Salaam una dichiarazione nella quale dice che le stragi come quella indicata nell'articolo del Times sono « insite nel sistema coloniale portoghese, e fanno parte di una politica fascista di genocidio ». Aggiunge che nei suoi rapporti il Frelimo ha anche denunciato « una infame pratica divenuta comune fra i soldati portoghesi, quella di squarciare l'addome alle donne incinte per impedire, nelle loro parole, "la nascita di nuovi terroristi" ». Al generale Kaulza de Arriaga, comandante in capo delle forze portoghesi in Mozambico, il « fronte » attribuisce l'affermazione che la strategia del Portogallo in Africa deve mirare a ottenere l'equilibrio fra popolazione nera e bianca, con la limitazione della prima e la crescita della seconda, e ohe l'esportazione di schiavi in Brasile era stata una buona cosa. Una intervista con Kaulza De Arriaga è pubblicata a Johannesburg dallo Star; il generale dice che gli eccidi come quelli del quali parla il Times sono gli antipodi della sua politica, respinge categoricamente le accuse fatte alle sue truppe di avere massacrato africani, e dice che à Mucumbura non ci fu alcun eccidio. Afferma il generale: «Quando bombardiamo una base nemica e ci sono civili possono essere colpiti, in guerra talvolta si uccidono persone che non dovrebbero essere uccise. Ma questo è del tutto diverso da una uccisione deliberata di persone perché sospettate di essere dalla parte dei terroristi». Mario Ciriello Roma, 13 luglio. Il governo italiano si è reso interprete, tramite la Farnesina e per i canali diplomatici, della viva preoccupazione dell'opinione pubblica in merito alle notizie apparse sulla stampa nazionale ed internazionale circa i gravissimi episodi che si sarebbero verificati nel Mozambico. Nel contempo sono state inviate istruzioni al console generale d'Italia a Lourenco Marques perché riferisca telegraficamente sugli episodi di cui ha dato notizia la stampa. (Ansa) Adrian Hastings