Rapinati oltre 2 milioni in un maganino Una panettiera depredata di 400 mila lire

Rapinati oltre 2 milioni in un maganino Una panettiera depredata di 400 mila lire In città, aggredite donne, bottegai, gente modesta Rapinati oltre 2 milioni in un maganino Una panettiera depredata di 400 mila lire Per tutto il giorno l'urlo delle sirene per le strade ha rivelato la paura della città - Una donna rincasa, trova nell'alloggio i ladri che la travolgono fuggendo con un bottino di 5 milioni Sei gli episodi di violenza avvenuti in città. Sono rapine, tentate rapine e scippi. Non a banche o uffici postali, ma a un deposito di alimentari, ad artigiani, donne sole In casa o sul marciapiede. Dal mattino al pomeriggio, urla di sirene e sfrecciare di « volanti » sono stati il segno visibile dell'inquietudine e dei timori della città. C'è paura a uscire di casa; negli tiraci, funzionari e impiegati lavorano in continua apprensione. Come ogni giorno, come ogni vigilia di weekend. La prima rapina alle 9, nel deposito di una ditta di alimentari, la « Van Der Bergh » di strada Occlmlano 6. Tre banditi, scesi da una 124 blu, sono passati davanti ai dipendenti al lavoro e si sono fatti consegnare il denaro dal cassiere: due milioni e 200 mila lire. Erano sui trent'anni, armati di pistole; uno aveva vistosi baffi neri, un altro portava la coppola calata sugli occhi. Il direttore del deposito, Emanuele Zarcone, 34 anni, via Mercadante 74, il cassiere Giovanni Boero, piazza Robilant 8 bis, e l'impiegato Salvatore Capuano, via Mercadante 122, se li sono visti davanti. « Fermi e tranquilli — ha detto uno — questa è una rapina: fuori i soldi ». Emanuele Zarcone ha ordinato ai dipendenti di restare calmi: « Consegnate tutto, non voglio che sparino ». I banditi hanno arraffato il denaro. Indietreggiando indisturbati Ano all'auto. ■*- Quattrocentomila lire (metà in contanti e il resto in assegni) sono 11 bottino della seconda rapina. E' stata compiuta poco dopo le 17 di ieri in una panetteria di corso Vittorio Emanuele 96. La gerente, Silvana Bassoli, 33 anni, aveva riaperto il negozio alle 16. « Quanti soldi hai incassato oggi? », le ha chiesto uno sconosciuto sui trent'anni, occhiali e maglione scuro, apparso all'improvviso nella panetteria deserta. « Perché le interessa? », ha reagito la donna. « Li voglio tutti! », è stata la risposta dell'uomo che, per rendere più convincenti le proprie argomentazioni, a un tratto ha impugnato una pistola. Avuto il denaro, si è allontanato a piedi. * Terzo episodio: una rapina impropria. Rincasando, una signora s'è trovata faccia a faccia con due ladri che stavano uscendo dal suo appartamento. Si sono liberati di lei con uno spintone che l'ha mandata a rotolare per le scale. Protagonista della brutta avventura è stata Secondina Boggl, 58 anni, via Vlbb 44. Accostandosi all'uscio dopo essere rimasta fuori casa per la spesa, ha notato la porta socchiusa. Temendo il peggio, ha chiamato aluto. I ladri, colti sul fatto, sono usciti a precipizio dall'appartamento, travolgendola. Secondina Boggl, rialzandosi, ha avuto la forza di chiamare la polizia. Ogni ricerca, però, è stata inutile. Secondo i primi accertamenti, con i rapinatori sono spariti gioielli e denaro per cinque milioni di lire. * Delle nove rapine di ieri, fra città e provincia, tre costituiscono altrettante sconfitte per i banditi. Nove a tre, non è un punteggio consolante. In corso Principe Oddone 132, Sergio Bertone, 32 anni, che stava rincasando, s'è imbattuto nei ladri che stavano uscendo dal suo appartamento. Ha cercatoci bloccarli, impegnando una selvaggia colluttazione. Prima che gli sfuggissero, è riuscito a colpirne uno alla testa ferendolo. Poi ha denunciata li fatto alla polizia. In base alle sue descrizioni, gli agenti del commissariato MonvisoMoncenisio hanno fermato Francesco Carbone, 28 anni, senza fissa dimora. Il giovane è stato medicato al Maria Vittoria per una ferita alla testa giudicata guaribile in una settimana. Una rapina è fallita per la prontezza di spirito di un procuratore legale. E' Bruno Mazzero, 43 anni, corso Vercelli 213, che è riuscito a gettare una borsa con cinque milioni dentro 11 portone della ditta in cui lavora, la Vitronic di via Val della Torre 73, cogliendo di sorpresa il bandito che gli si era parato davanti, impugnando una pistola. E' accaduto alle 11,45 di ieri mentre Bruno Mazzero, che era accompagnato dal fattorino Carlo Massa, 64 anni, via Galiuppl 12, stava rientrando in ditta dalla Banca Mobiliare di via Forlì. ir Anche la signora Ivana For¬ gia Sereni, 42 anni, via Paisiel■lo 30 ha resistito ai rapinatori. Aveva appena prelevato 2 milioni alla Banca del Lavoro in corso Giulio Cesare per le paghe degli operai dell'officina meccanica di cui è contitolare e si avviava verso la sua auto. Le si è affiancata una « Mini » color amaranto con due giovani a bordo, e quello che sedeva accanto al guidatore ha tentato di strapparle di mano la borsa con il denaro. Ma la donna non ha mollato nemmeno quando è caduta e i rapinatori, anche perché accorreva gente, sono dovuti fuggire a mani vuote. La disavventura è costata alla signora Sereni contusioni alle braccia e alle gambe giudicate guaribili in 8 giorni. Silvana Bassoli, aggredita nel negozio, e Bruno Mazzero