Colucci: ciclismo e pescasuh più rischiosi del motociclismo di Giorgio Viglino

Colucci: ciclismo e pescasuh più rischiosi del motociclismo Sconcertante conferenza-stampa a Milano Colucci: ciclismo e pescasuh più rischiosi del motociclismo Il presidente della Federmoto ha parlato molto di fatalità per la tragedia di Monza ed ha duramente attaccato i giornali - Gare sospese sulla pista lombarda fino ad inchiesta conclusa, nuovi limiti di età per i piloti, secondo categoria (Dal nostro Inviato speciale) Milano, 12 luglio. Convocati d'urgenza, dopo quattro giorni dalla seconda tragedia di Monza, i giornalisti hanno ascoltato a Milano il presidente della federazione motociclistica italiana comm. Colucci. Ci st aspettava una relazione meditata, un triste «mea culpa», fors'anche le guanto mai motivate dimissioni: invece nulla. Abbiamo udito ì discorsi di sempre, la parola «fatalità» è stata ripresa e ripetuta fino alla noia, c'è stata tutta una serie di giustificazioni non richieste, in buona parte fasulle, gualche minaccia e risposte sconcertanti alle domande precise poste subito dopo la relazione d'apertura. Lo spirito di questa conferenza stampa può probabilmente essere riassunto nella dura requisitoria pronunciata dal relatore contro la stampa italiana, colpevole di portare indiscriminati attacchi al motociclismo, senza capire che la campagna condotta da ogni parte in favore della sicurezza del circuiti gioca a favore della prosecuzione di un'attività che altrimenti verrebbe fatalmente ad essere interrotta d'autorità. Le decisioni «importanti» prese dat dirigenti della federazione sono queste. Sospensione delle gare a Monza fino a che non sì conoscerà l'esito dell'inchiesta. Costituzione di una commissione di esperti per verificare i tracciati. Bilancio della politica dei motodromi. Limitazione delle categorie per età, 45 anni pilota seniores, 30 per il pilota juntores, a partire dal 1975. La prima disposizione avrebbe potuto essere presa subito dopo il 20 maggio. «Non dovevamo precipitare le decisioni » ha detto il presidente. Per la seconda il relatore si è fatto scappare questa infelice espressione: «Slamo pronti ad accogliere le innovazioni e inseriremo persino un pilota». Il rilancio della politica dei motodromi ha contenuto uno dei tanti errori fatti per il consueto pressapochismo. Il presidente ha sostenuto l'Incompatibilità delle corse motociclistiche con quelle automibilìstiche rifacendosi ad esempi totalmente superati di circuiti, Ignorando l'esistenza di percorsi come Nivelles, Le Castellet, Anderstorp che conciliano perfettamente ogni esigenza. Infine il dilazionamento nella limitazione d'età è stato spiegato con la necessità di non danneggiare quei corridori che abbiano già comprato una nuova moto. Una serie di domande precise rivolte dai presenti hanno presto ridotto Colucci in angolo e la sua difesa è stata rabbiosa quanto incompleta. — Presidente, la federazione ha fatto un'inchiesta dopo la sciagura del 20 maggio? «Abbiamo fatto degli accertamenti sulla base del rapporti ufficiali». — Il corridore Dodds e il corridore Kanaya hanno rivolto accuse ai commissari, hanno asserito che il commissario di servizio al cur- vone fosse ubriaco. Lì avete interrogati? «Noi no, perché?» Ancora sul 20 maggio. — Saarinen aveva accusato la pista di Monza, in particolare il curvone, alla vigìlia della gara e le sue dichiarazioni erano apparse su tutti i giornali. «Anche lui, benedetto figliolo, perché era andato a raccontarlo a un giornalista e non l'aveva detto a noi?» Uscendo dalla polemica sul fatto un argomento sempre analogo. — Coso ha fatto la federazione per appoggiare l'azione per la sicurezza indetta dalle case più note e responsabili? «Non ci hanno nemmeno informati che facevano la riunione di Varese. Toccava a loro farcelo sapere. E poi basta con queste case che ci sfruttano e sfruttano le gare per farsi pubblicità... ». E via con una tonante polemica contro i costruttori. E ora il futuro. — Quali azioni ha compiuto o compirà la federazione italiana per la sicurezza sui circuiti del cammpionato mondiale? «E' stata formata una commissione per esaminare i circuiti...», commissione per stabilire che la Charade, il Ntirburgring, Abbazia sono pericolosi. Avete chiesto una modifica al calendario? «No, la federazione italiana non lo fa perché poi gli altri non la seguono. Sa, 11 prossimo anno ci sono le elezioni in campo intemazionale e, se si vuole ottenere qualche carica, bisogna avere de- — Non c'è bisogno di nessuna gli amici». — Presidente, lei baratta una poltrona con alcuni cadaveri in più «Non drammatizziamo. Il motociclismo ha avuto questi cinque morti, saliranno a sei o sette, ma ci sono sport più pericolosi come la pesca subacquea e il ciclismo. E poi noi magari non daremo la licenza ai nostri piloti, se moriranno degli stranieri, saranno altri a pensarci». Giorgio Viglino

Persone citate: Colucci, Dodds, Saarinen

Luoghi citati: Milano, Monza, Varese