Identificato il ras delle massaggiatrici che gestiva trenta "istituti di bellezza,,

Identificato il ras delle massaggiatrici che gestiva trenta "istituti di bellezza,, L'organizzazione guadagnava almeno IO milioni il mese Identificato il ras delle massaggiatrici che gestiva trenta "istituti di bellezza,, La bella amica che lo aiutava è in carcere, l'uomo ricercato - Reclutavano prostitute (ma anche impiegate e casalinghe) offrendo alloggi discreti contro forti tangenti sui guadagni Un « ras » della prostituzione torinese è stato smascherato dagli agenti della « mobile » e della « buon costume » dopo indagini durate quasi due mesi: Giandomenico Carolo, 31 anni, senza rissa dimora. Secondo gli inquirenti controllava le « massaggiatrici » che agiscono dietro la facciata di anonimi « istituti di bellezza » o « studi di estetiste ». Il Carolo è stato denunciato alla procura della Repubblica per favoreggiamento, sfruttamento ed Induzione alla prostituzione, In concorso con l'amica Anna Rita Taratela, 44 anni, già in carcere dal 21 maggio per sfruttamento di Margherita Iberi. Le indagini del capo della Mobile dott. Falzone in collaborazione con il dott. Portacelo con 11 dott. Riefolo hanno avuto inizio dopo l'arresto di Carmelo Messina, 29 anni: « Era il " ras " della prostituzione stradale — ha detto di lui Falzone — controllava buona parte delle donne che " esercitano " sui marciapiedi cittadini ». Il Carolo avrebbe controllato l'altra « fetta »: una trentina di alloggi disseminati in vari quartieri dove un centinaio di prostitute potevano accompagnare 1 clienti con la scusa di sedute di massaggi. Gli agenti sono stati sguinzagliati. Pedinamenti, controlli in via Monte vecchio, via Candì a, via Alba, via Zandonai, via XX Settembre, via Salassa, via S. Teresa, via Boterò, corso Vittorio, via Andrea Doria. La pista da seguire appariva ogni giorno negli annunci economici dei quotidiani. Sono state avvicinate alcune « massaggiatrici » passate dalla strada a un più o meno elegante « istituto di bellezza ». Dopo molte reticenze qualcuna ha ammesso: « Parecchie di noi venivano avvicinate per strada dal Carolo o dalla Tarateta. L'offerta che ci facevano era questa: un alloggio tranquillo, arredato di tutto punto e con un padrone di casa che chiudeva un occhio. L'affitto si pagava secondo le volte che si usufruiva del " pied-a-terre " ». Questo per le prostitute che preferivano la sicurezza d'un appartamento alla camere in qualche pensione equivoca. Ma nella « rete » di Carolo e della sua amica non poche erano le impiegate, le studentesse, le casalinghe che volevano rimpolpare stipendi o scarse rendite familiari. « Per queste — commenta il dott. Falzone — la tangente era notevolmente superiore. Dovevano versare il 50 per cento dell'incasso giornaliero alla organizzazione ». Molte hanno ricordato che Giandomenico Carolo si presentava ogni sera con la mano tesa: « Alcune gli consegnavano anche 150 mila lire ». Il calcolo dei guadagni complessivi è difficile ma si tratta certamente di centinaia di milioni. Trenta « istituti » anche soltanto a diecimila lire 11 giorno ciascuno, facevano quasi 10 milioni al mese. ir Due truffatori hanno tentato ieri sera di vendere per 120 mila lire un orologio da pochi soldi a un carabiniere in borghese. Sono Salvatore Ferra, 17 anni, di Trapani, e il marocchino Mohamed Khamllchi, 24 anni, fuggito dal sanatorio « Blrago di Vlsche ». Il carabiniere si è prestato par un poco al gioco, poi si è qualificato e li ha arrestati. Anna Rita Taratela, arrestata dalla Mobile per lo sfruttamento di Margherita Iberi

Persone citate: Anna Rita Taratela, Carmelo Messina, Falzone, Giandomenico Carolo, Salvatore Ferra, Tarateta