Ecologia, corona di spine di Guido Ceronetti

Ecologia, corona di spine Ecologia, corona di spine E noi li credevamo insensibili! Perduti soltanto dietro l'Economia, a cercare il boom, a trovare il crak, ad avvilupparsi nello sviluppo, a vestirsi di investimenti sempre nuovi, ad incoraggiare tutte, coraggiosamente, le distruzioni ambientali! Raffinerie per conto terzi, petrolchimica illimitata, lottizzazioni sfrenate, autostrade elettorali, zone industriali anche sugli scogli, nelle aiuole, nei cimiteri, coste bagnate nei rifiuti, un calcio e uno sputo all'agricoltura, il paesaggio in malora... Invece i loro cuori s'intenerivano per i pesciolini morti nelle acque sporchette, e al richiamo severo dell'Ente pubblico per gli Idrocarburi, grande amico dei pesci, le lacrime sono diventate un fiat creativo, il Ministero dell'Ecologìa è nato, l'ambiente naturale non sarà più — come tante povere donne — solo: un apposito ministro lo consolerà e piangerà con lui. L'on. Corona è già stato ministro dello Spettacolo: adesso, all'Ecologia, assisterà a uno spettacolo più impressionante di quelli del cinema e non meno tragico del matricidio di Oreste e dell'incesto di Edipo. Il gioco dei posti governativi l'ha gettato in un trabocchetto feroce. L'hanno messo alla guardia di un tesoro rubato. Il suo posto è vischioso e sinistro. I colleghi dell'Industria, dei Lavori Pubblici, dell'Interno, della Marina, delle Partecipazioni, del Mezzogiorno, lo schiacceranno appena muoverà le labbra per obbiettare qualcosa. Non ha po;:ri di veto contro di loro. Non dispone di mezzi finanziari. Non può mischiare l'ecologia al problema demografico: sarebbe delittuoso! L'unico alleato possibile è la Sanità, finalmente in mano a un vero medico, ma una saldatura pubblica salute-ecologia, anche se pare naturalissima, non è nelle teste e per ora non vuole entrarci. L'Agricoltura ha una burocrazia infida e finora ha accettato di contare sempre meno. La Ricerca Scientifica, che ha fornito i primi dati ecologici ufficiali, potrà dargli soltanto un appoggio morale e statistico. Eroica solitudine! Un ministro italiano dell'Ecologia mi sembra avere solo tre possibilità: essere complice, o inutile, o al più presto dimissionario. Appena sarà informato di tutto, Von. Corona capirà che gli hanno messo in testa una corona di spine. Una poltrona per assistere in prima fila alla distruzione dell'ambiente... Saziata la vista, meglio abbandonarla in silenzio. Subito, sul suo tavolo, troverà: la nuova raffineria SPI di Fornovo sul Taro, il centro siderurgico IRI di Gioia Tauro, gli orribili scarichi della Montedison nel Tirreno (pensiamo alla Corsica disperata!), la minaccia del fosgene su VeneziaMargbera, un'autostrada di troppo nel Veneto patrocinata dal suo stesso Presidente del Consiglio, un rovinoso progetto stradale per la riviera triestina, l'inquinamento mercuriale nel Mantovano, la grande Malpensa che distruggerà la brughiera del Ticino ed è l'incubo di parecchi comuni lombardi, le opzioni dell'Alitalia per il Concorde portatore di morte acustica, il vecchio problema sanguinante dell'uccellagione, la bonifica antiecologica di Comacchio, la centrale Enel nel delta padano, la morìa dei Parchi nazionali, i tradizionali incendi estivi dì boschi, i ghetti megalopolitani... E ancora più difficile sarà dover parlare di sviluppo zero a fanatici sviluppisi allibiti. I draghi sono in mezzo a noi, formidabili, con poca testa ma con molte teste. Ci vorrebbe una spada fatata; non c'è. Guido Ceronetti

Persone citate: Mantovano

Luoghi citati: Comacchio, Corsica, Gioia Tauro, Veneto