Si è schiantato presso Parigi Boeing brasiliano: 122 morti di Loris Mannucci

Si è schiantato presso Parigi Boeing brasiliano: 122 morti Si è schiantato presso Parigi Boeing brasiliano: 122 morti Dopo aver segnalato noie ai motori e fuoco a bordo, il comandante ha tentato di posarsi in un campo ad un minuto e mezzo di volo dall'aeroporto di Orly • Le fiamme hanno avvolto la fusoliera carbonizzando quasi tutti i passeggeri - Dodici superstiti, gravemente ustionati (Dal nostro corrispondente) Parigi, 11 luglio. Un Boeing 707 della compagnia brasiliana « Varig » si è schiantato al suolo a quattro chilometri dall'aeroporto di Orly dove stava per atterrare. Aveva 134 persone a bordo tra cui l'equipaggio di 17 membri, e 12 soltanto sono ancora in vita, sia pure gravemente ferite, tra cui il comandante, il copilota, e altri membri dell'equipaggio. L'apparecchio assicurava il volo 820 Rio de Janeiro-Parigi. Partito ieri alle 23,30 locali, doveva atterrare ad Orly alle 14,30 locali dopo aver compiuto un tragitto aereo senza scalo tra i più lunghi del mondo. Tutto, pare, è andato bene sino ad una trentina di chilometri da Orly. Il centro regionale che controlla i voli degli aerei che si dirigono su Orly non ha ricevuto infatti nessun segnale dal comandante di bordo. Soltanto alle ore 14,58, quando il Boeing 707 aveva già mezz'ora di ritardo, la torre di controllo di Orly ha ricevuto un messaggio che segnalava difficoltà nel funzionamento dei reattori ed ha fatto scattare quindi sull'aeroporto il cosiddetto « allarme verde », previsto per i rischi di incidenti lievi. Pochi secondi dopo, però, lo stesso centro di controllo ha ricevuto un secondo messaggio con cui il comandante segnalava «fuoco a bordo » e chiedeva di poter atterrare con precedenza assoluta. La torre di controllo di Orly ha allora fatto scattare l'« allarme rosso », che significa atterraggio pericolosissimo imminente, ha fatto sgombrare d'urgenza una pista addetta al decollo ed ha autorizzato il Boeing 707 ad atterrare su di essa. Ma il pilota non ne ha avuto il tempo, ed ha tentato di posarsi su uno spazio libero in piena campagna. E' caduto in in vasto campo a trenta metri da un bosco fra i casolari di Saussier e di Rocher Saulx, a due chilometri dal paesetto di Saulx-les-Charreux. L'apparecchio si è immediatamente incendiato, un automobilista che passava sulla strada vicina si è precipitato per soccorrere gli eventuali superstiti. Insieme con alcuni contadini, ha avuto il tempo di estrarre alcune persone dalla parte anteriore e dalla coda. Il pilota ed il copilota sono usciti da soli. Poi l'automobilista è corso a Saulx-les-Charreux per dare l'allarme. Nessuno aveva visto nulla. Contemporaneamente, altri contadini che lavoravano nei campi ed avevano scorto una densa nube di fumo, avevano dato l'allarme nel paesetto di Lonjumeau. Credevano che fos¬ se caduto un apparecchio da turismo. Un contadino racconta: « L'apparecchio scendeva ed avevo l'impressione che dovesse cadere su di me. Si è trascinato sul terreno per ottocento metri circa sollevando un gran polverone, strappando tutto sul suo passaggio, perdendo le ruote, un reattore, prima di immobilizzarsi in mezzo al campo dopo aver fatto un giro su se stesso mentre le fiamme si alzavano alte nel cielo. Io sono subito fuggito per paura di un'esplosione ». I soccorsi sono arrivati rapidamente da Orly e da tutte le località della regione: gendarmi, pompieri, ambulanze ed i cannoni a neve carbonica montati su camion dell'aeroporto. Altri feriti sono stati estratti dall'apparecchio in fiamme e trasportati in elicottero negli ospedali della regione ai quali era stato ordinato di prepararsi a riceverli. Quasi tutti sono gravemente ustionati. Ad Orly, intanto, il traffico veniva sospeso per un quarto d'ora, precisamente dalle 15,45 alle 16. Se la stessa sciagura fosse avvenuta ieri sarebbe stata ancora più grave. Sul campo dove è stato tentato l'atterraggio lavorano infatti parecchie decine di operai portoghesi per la raccolta delle patate, delle cipolle e dei cavoli. A terra i pezzi dell'apparecchio sparsi qua e là sono mescolati ai panieri che i portoghesi avevano lasciati sul posto. Le operazioni di salvataggio, durate tutta la giornata, sono state tutt'altro che facili. I pompieri sono stati costretti a tagliare le lamiere dell'apparecchio per poter estrarre ad uno ad uno i corpi delle vittime. Tutte sono carbonizzate. I resti del velivolo, sotto la neve carbonica, presentavano uno spettacolo orrendo: i corpi carbonizzati erano rimasti sui sedili ai quali erano attaccati dalle cinture di sicurezza. L'apparecchio si è spezzato in due nel senso della lunghezza proprio al disopra degli oblò, e le due ali sono a pezzi... Sul campo dove il pilota ha tentato l'atterraggio si scorgono le ruote in mezzo alle cipolle, e poco distante un reattore. Parecchi alberi sono recisi, ed un solco profondo indica il tragitto dell'apparecchio nel disperato tentativo. Secondo i tecnici della torre di controllo di Orly è mancato un minuto e mezzo al pilota del Boeing 707 per atterrare sull'aeroporto dove tutto era già pronto per salvare i passeggeri, tra i quali si trovava il senatore brasiliano Filinto Muller, presidente del partito governativo «Arena» (Alleanza per il rinnovamento nazionale) che veniva in Europa per un viaggio privato insieme alla moglie e ad un nipote. I corpi delle vittime sono stati trasportati in un locale funerario del vicino paesetto di Villeneuve-Saint-Georges, ed è probabile che una inchiesta verrà ordinata. L'ipotesi di un attentato non viene infatti esclusa. Come si è sviluppato il fuoco a bordo, improvvisamente? Loris Mannucci

Persone citate: Muller, Rocher