Fiat: scioperi articolati in alcune sezioni Polemiche sulla giornata di lotta del pci

Fiat: scioperi articolati in alcune sezioni Polemiche sulla giornata di lotta del pci Fiat: scioperi articolati in alcune sezioni Polemiche sulla giornata di lotta del pci Indetta per oggi nelle fabbriche del gruppo con motivazioni identiche a quelle della piattaforma rivendicativa della Cgil, Cisl e Uil - Le Poste minacciano di chiudere per mancanza di personale Anche Ieri vi sono stati scioperi in alcune sezioni della Fiat contro 1 carichi di lavoro, l'ambiente ed 11 calcolo delle ferie, che i sindacati chiedono sia fatto secondo le norme in vigore lo scorso anno e non in base a quelle del nuovo contratto, meno favorevoli. Alla Mirafiori grandi presse, padiglione della 127, la protesta riguardava prevalentemente 1 carichi di lavoro. Secondo l'azienda, modifiche tecniche introdotte nel sistema produttivo consentirebbero di aumentare il rendimento. Gli operai sono di parere contrario e sostengono la loro posizione con delle fermate. Ieri 249 addetti al primo turno su 667 presenti hanno sospeso l'attività. Ma lo sciopero è durato meno del previsto, perché ad un certo punto i lavoratori hanno deciso di riprendere il loro posto e fare la vecchia produzione. In attesa di un chiarimento del Comitato cottimo. Scioperi da una a due ore sono stati fatti all'Osa sulla linea del furgone 128 ed al meccanografico della Ricambi. Da fonte aziendale si apprende che 11 numero de¬ gli aderenti è stato molto basso. DI maggior rilievo la polemica all'interno della Fiat sul metodi dei sindacalisti e sulla giornata di lotta, Indetta per oggi nelle fabbriche del gruppo dal partito comunista con motivazioni identiche a quelle della Federazione dei lavoratori metalmeccanici. Su questo argomento hanno preso posizione ieri anche all'esterno, con un comunicato trasmesso ai giornali, i membri di commissione interna ed 1 rappresentanti sindacali di estrazione Cisl, aderenti al movimento cristiano lavoratori. Nella nota è scritto: « Il permanere di interferenze partitiche, nelle atticità sindacali, come quelle della giornata di lotta del pei, in netto contrasto con le tanto proclamate autonomie, disorienta i lavoratori. Essi debbono acquisire una esatta coscienza dei compiti dei sindacati, i quali non devono servirsi dell'azione sindacale per scopi ed obiettici che esorbitano dagli interessi dei lavoratori ». Il comunicato affronta anche il tema del prezzi in aumento ed in proposito dice che è ne¬ cessario dare credito al nuovo governo evitando, « con scioperi sbagliati, di compromettere quel clima di fiducia che costituisce la premessa e la condizione indispensabile di ogni ripresa». Circa le ferie i membri di commissione Interna ex Fim-Cisl chiedono, come tutti gli altri sindacalisti, « il mantenimento delle condizioni di miglior favore». Ferriere — Ieri i sindacati dei metalmeccanici ed i rappresentanti della Fiat si sono Incontrati all'Anima per discutere le rivendicazioni del lavoratori: aumenti retributivi, innovazioni sugli incentivi, problemi degli addetti ai servizi di manutenzione. Al termine l'Unione industriale ha diffuso la seguente nota: «Nel corso della riunione, iniziata al mattino e terminata alle 20,30, le parti hanno illustrato le rispettive posizioni senza che sia stato possibile giungere ad un'intesa. La Fiat ha sottolineato che i problemi posti sul tappeto riguardano sia l'accordo aziendale del 5 agosto 1971, sia quello relativo al rinnovo del contratto nazionale e che quindi le eventuali soluzioni non possono prescindere dall'ambito di questi accordi », « I sindacati invece puntavano — conclude la nota — a soluzioni estranee alla normativa indicate La delegazione industriale ha comunque dichiarato di essere a disposizione dei lavoratori per eventuali ulteriori sviluppi positivi della situazione ». Commercio — Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato quattro ore di scioperi articolati secondo le decisioni che 1 lavoratori prenderanno nelle singole aziende. Poste — I dirigenti del SllulapClsl, sindacato che raggruppa la maggioranza degli addetti agli uffici periferici, hanno chiesto alla direzione di chiudere nel pomeriggio tutte le succursali che prolungano l'orario dalle 15 alle 21. Tra queste vi sono le due di Torino: ufficio n. 6 di corso Peschiera e n. 33 di via Cherubini. La richiesta è dovuta alla grave mancanza di personale per ferie, malattie e per l'inadeguatezza degli organici. In settimana è previsto un incontro con il nuovo ministro on. Tognl. Se l'esito non sarà favorevole lunedi e martedì tutti gli uffici postali chiuderanno per sciopero.

Luoghi citati: Torino