La Olivetti vuole aumentare solo il personale destinato alla ricerca
La Olivetti vuole aumentare solo il personale destinato alla ricerca Incontro con la prima commissione regionale La Olivetti vuole aumentare solo il personale destinato alla ricerca Lo ha annunciato il presidente Bruno Visentini - Dopo la trasformazione tecnologica, il numero degli occupati è lievemente diminuito - Ma senza licenziamenti; ora resterà stazionario, pur essendo previsto un sensibile sviluppo della produzione L'OIivettl è l'azienda italiana e forse europea che ha il maggior numero di ricercatori: duemila persone, tutte ad Ivrea. Questa caratteristica è stata sottolineata ieri dal presidente professor Bruno Visentini nell'incontro con la Regione. Secondo l'indirizzo seguito da! dirigenti della società, una Industria con un po' meno di mano d'opera, ma più impegno di studio è preferibile ad una impresa con più mano d'opera e meno ricerca, perché contribuisce a rialzare 11 livello intellettuale e tecnologico del paese. Alla Regione il presidente della Olivetti si è incontrato con i membri della prima commissione consiliare « programmazione e bilancio », presieduta dal prof. Garabello. Hanno partecipato alla seduta anche il vicepresidente della commissione avv. Rossotto (pll), 1 consiglieri dott. Nesi ed aw. Simonelll (psi), gli architetti Rivalta e Sanlorenzo (pei). La giunta era rappresentata dagli as sessori alla programmazione avv. Paganelli ed all'industria Pettini Assisteva il direttore dell'Ires prof. Detraglache. Il prof. Garabello ha fatto una breve introduzione. Dopo aver ricordato l'importanza che l'Ollvetti ha In Piemonte, specie nell'Eporediese, ha detto: « L'occupazione nell'azienda è stazionaria, si registra anzi una lieve flessione conseguente al passaggio della OHvetti dalla tecnologia meccanica a quella elettronica ». Su questi argomenti ha chiesto al prof. Visentini notizie relative al programmi futuri dell'azienda. L'Olivetti opera in Italia ed all'estero. Nell'esercizio 1972 il fatturato del gruppo è stato di 548,8 miliardi, con un aumento dell'll per cento rispetto al 1971. Questa cifra va così ripartita: 134,6 rolllardi in Italia (24,5 per cenn) e 414,2 miliardi all'estero (75,5 per cento). La produzione, che nel 1972 è stata dell'11,1 per cento inferiore a quella dell'esercizio precedente, è stata fatta per il 67 per cento in Italia e per il 33 per cento all'estero. L'Olivetti ha stabilimenti e reparti di ricerca e sviluppo ad Ivrea centro. Questo complesso è contrassegnato con la sigla Ico, che sintetizza il nome del fondatore: Ingegner Camillo Olivetti. Altre due fabbriche della società si trovano nell'Immediata periferia, rispettivamente a San Lorenzo e San Bernardo d'Ivrea. Inoltre vi sono fabbriche dell'Olivetti a Scarmagno, Agile e Torino. Ma le dislocazioni piemontesi non esauriscono tutta la rete Italiana della Olivetti. In passato acquistò a Crema la ditta di macchine per scrivere Serio, con 804 dipendenti. In seguito la fabbrica è stata ampliata ed ora dà lavoro a 2900 persone. A Massa Carrara esiste un altro complesso con 500 dipendenti. Inoltre l'Olivetti è la prima azienda italiana che ha portato le sue lavorazioni nel Sud, costruendo 15 anni or sono lo stabilimento di Poz. zuoll In provincia di Napoli. E' seguito quello di Marclanise presso Caserta. All'estero l'Olivetti ha 7 stabilimenti di fabbricazione e 3 di montaggio. Nelle fabbriche del gruppo lavorano 72.273 persone, di cui 33 mila 749 In Italia e 38.524 all'estero, con una flessione rispetto al 31 dicembre 71, epoca In cui 1 dipendenti della Olivetti ammontavano a 73.798. Durante l'Incontro alla Regione è stato confermato che nell'ultimo periodo i lavoratori della Olivetti non sono aumentati. La società non ha fatto nuove assunzioni; ma non ha neppure licenziato. Ora la situazione è stazionaria e questo stato di cose continuerà, senza aumenti né diminuzioni di personale. A proposito del programmi, un comunicato della Regione informa: «L'Olivetti sta facendo un notevole sforzo nel settore della ricerca, con un impegno di capitali e di personale continuamente crescente ». Esso non appare tuttavia ancora adeguato alle esigenze della società, che denuncia 11 bisogno di un maggiore sviluppo di questo settore e manifesta 11 proposito di tendere a tale obiettivo. Infatti il comunicato prosegue: « Nel prossimi quattro anni la Olivetti attuerà un piano di incremento della ricerca, in vista di ulteriori sviluppi dell'attività industriale». A questo proposito non sono state fornite notizie su quanto il prof. Visentini ha detto alla commissione consiliare. Si sa soltanto che l'Olivetti, negli ultimi quattro anni, ha Investito 80 miliardi per rinnovare le attrezzature. Ciò avrebbe consentito di trasformare l'azienda per il 60 per cento degli impianti, raggiungendo un notevole, se non totale, ammodernamento del complesso dal punto di vista tecnologico. ospitato nei locali dell'Istituto di medicina del lavoro diretto dal prof. Rubino, è posto sotto la direzione del prof. Scansetti, incaricato di igiene del lavoro. Il suo scopo e eseguire gli esami annuali agli ex dipendenti da industrie pericolose (In genere chimiche e dell'amianto) che in seguito al collocamento a riposo, hanno perso 11 diritto al controlli disposti per legge che in genere vengono compiuti nello stesso Istituto. Ha già Iniziato l'attività con circa 450 controlli di vario tipo a seconda del tipo di industria. I più frequenti sono quelli relativi alla vescica e al polmoni. « Le diagnosi precoci — dice il prof. Rubino — possono consentirci di intervenire prima dello sviluppo inarrestabile della malattia ». In caso di accertamento positivo il malato viene lndlriz- zato agli altri enti specializzati per la terapia, ma continua ad essere assistito, in collaborazione, dal Centro appena ufficialmente istituito. Il piano di sviluppo della Olivetti: nella piantina, gli stabilimenti e gli uffici in Ivrea nel Canavese e in Torino
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