Oggi testimonianza di un ex ministro

Oggi testimonianza di un ex ministro Watergate: nuove accuse Oggi testimonianza di un ex ministro E' Mitchell, già capo della Giustizia - Non s'escludono colpi di scena (Dal nostro corrispondente) New York, 9 luglio. Il presidente Nixon è ritornato oggi a Washington da San Clemente in California, alla vigilia della ripresa dell'inchiesta al Senato sullo scandalo Watergate. Nixon, che ha rifiutato di comparire davanti alla commissione inquirente, e di fornirle gli archivi della Casa Bianca, è stato accompagnato da Henry Kissinger. Domani, al Senato, deporrà uno dei protagonisti dello scandalo, John Mitchell, l'ex ministro della Giustizia ed ex direttore della campagna per la rielezione del Presidente. Mitchell è accusato di aver approvato il piano di spionaggio, ma probabilmente confuterà tale accusa. Non è escluso un colpo di scena: la consorte dell'ex ministro ha infatti dichiarato pubblicamente che non permetterà che il marito divenga un capro espiatorio. La signora ha affermato che John Mitchell ha acconsentito, su richiesta di Nixon, ad addossarsi la responsabilità dei tentativi di insabbiamento dello scandalo. Dopo Mitchell, deporrà Herbert Kalmbach, l'ex avvocato del Presidente. Kalmbach è l'uomo che cercò di comprare il silenzio delle spie di Watergate con circa 500 mila dollari. Egli dovrebbe testimoniare, a quanto scrive oggi Newsweek, che ciò gli fu ordi- nato dai più intimi collaboratori di Nixon, Bob Haldeman e John Ehrlichman. Come Mitchell, così Kalmbach non recherebbe però prove della colpevolezza del presidente Nixon. La posizione di Nixon, il quale ha detto che terrà una conferenza stampa o farà una dichiarazione solo ad agosto, si è molto indebolita. Le richieste di dimissioni o di rimozione dalla presidenza si fanno sempre più frequenti. I membri della commissione del Senato hanno accettato in maggioranza il suo rifiuto a comparire, ma non quello di fornire loro gli archivi dei suoi ex collaboratori, soprattutto di Haldeman e di Ehrlichman. Non sembra probabile che il Congresso possa prendere provvedimenti immediati contro Nixon. Ma dopo la sua inchiesta vi sarà quella della magistratura: e il grande inquisitore Archibald Cox, secondo i giornali, sta accumulando «materiale dannoso» al Presidente. "L'impeachment, cioè la censura con la maggioranza dei due terzi, non può più essere escluso al termine di un eventuale processo contro Mitchell, Haldeman, Ehrlichman e il « superteste» John Dean III. Nuovi scandali continuano ad affiorare in connessione con quello di Watergate. Uno riguarda i finanziamenti delle ville di Nixon in Florida e in California da parte dello Stato, l'altro la campagna di sabotaggio dei democratici condotta dalla Casa Bianca durante le elezioni. Nel primo scandalo sono coinvolte somme enormi, fino a un milione di dollari; sul secondo, il New York Times pubblica oggi un dettagliato articolo di prima pagina che getta una luce sinistra sugli obiettivi dei collaboratori del Presidente. Nel viaggio tra San Clemente e Washington, il presidente Nixon si è oggi fermato a Kansas City, per assistere alla cerimonia del giuramento del nuovo direttore dell'Fbi Clarence Kelley. Con la nomina di Kelley, un commissario di polizia legato ai Kennedy, ma accusato di semirazzismo dai dirigenti del movimento dei diritti civili, si conclude la lunga crisi della prestigiosa organizzazione. Verso la fine del regno di Edgar Hoover (per mezzo secolo alla sua direzione) lTbi s'era pericolosamente involuta. E sotto Patrick Gray, un amico del Presidente, s'era lasciata coinvolgere nello scandalo Watergate. Kelley garantisce autonomia ed efficienza: nel suo discorso di oggi ha detto che servirà «soltanto la giustizia» senza lasciarsi influenzare da nessuno. e. c. Detenuti picchiati?

Luoghi citati: California, Florida, Kansas City, New York, San Clemente, Washington