Il governo americano ha ristretto i crediti

Il governo americano ha ristretto i crediti Il "prime rate,, sale all'8,25% Il governo americano ha ristretto i crediti Volcker: "Il dollaro non sarà svalutato" (Dal nostro corrispondente) New York, 6 luglio. In concomitanza con la nuova crisi del dollaro, e con l'aumento dell'inflazione, il governo e le banche private negli Stati Uniti hanno accentuato oggi la restrizione del credito. Il governo federale ha fatto salire i tassi d'interesse sui risparmi privati dal 4,5 al 5 per cento, e quelli sui mutui immobiliari dal 7 al 7,75 per cento. Le banche hanno portato il «prime rate», il tasso di sconto per i clienti principali, dall'8 aU'8,25 per cento, il secondo incremento in tre giorni. Solo alla fine del •69 e all'inizio del '70 il « prime rate» fu più alto negli Stati Uniti, l'8,5 per cento. Altre misure restrittive nel credito saranno inevitabili se l'inflazione continuerà ad aumentare. Infatti, a giugno, i prezzi all'ingrosso sono saliti del 2,4 per cento, l'ascesa maggiore dal gennaio '51, corrispondente a una annuale del 23,4 per cento. Il consigliere economico di Nixon, Stein, ha dichiarato che il congelamento imposto di recente « sarà avvertito solo nel mese corrente». Stein ha messo in rilievo che non tutto è negativo nell'andamento dell'economia: per la prima volta in tre anni, ad esempio, la disoccupazione è scesa sotto il 5 per cento, al 4,8 per cento. Interrogato dai giornalisti, il sottosegretario al Tesoro Volcker ha smentito che un eventuale allineamento delle parità possa comportare un'altra svalutazione del dollaro. e. c.

Persone citate: Nixon, Stein, Volcker

Luoghi citati: New York, Stati Uniti