Investimenti della Stet 3400 miliardi in 5 anni di Renzo Villare

Investimenti della Stet 3400 miliardi in 5 anni Ieri a Torino l'assemblea del Gruppo Investimenti della Stet 3400 miliardi in 5 anni Il piano 1973-77 illustrato nella relazione dal presidente Giannini - Alla fine del '77 gli abbonati al telefono (Sip) dovrebbero essere 12 milioni - Utile di 21,6 miliardi nel 1972 La Stet ha chiuso il bilancio al 31 marzo 1973 con un utile netto di 21,6 miliardi di lire (18,5 nell'esercizio precedente) che permette la distribuzione di un dividendo di 157 lire per azione (149,15 con la ritenuta d'acconto del 5 per cento e 109,90 nei casi speciali di applicazione della ritenuta del 30 per cento). Lo ha reso noto ieri il presidente Arnaldo Giannini nel corso dell'assemblea della società tenutasi a Torino (durata cinque ore) ed alla quale hanno partecipato 546 azionisti in rappresentanza di 87 milioni di azioni, pari al 67 per cento dell'intero capitale. La relazione sulle aziende del gruppo ha posto anzitutto in evidenza come l'esercizio sia stato condizionato da quei fenomeni di fondo « purtroppo negativi — acuiti dalla instabilità e dall'incertezza della congiuntura — che hanno vulnerato l'economia del Paese nello scorso anno ». Al delicato momento economico, il gruppo — osserva la ì relazione — ha risposto con impegno che si è tradotto, nell'anno, in un investimento complessivo di oltre 500 miliardi di lire, in un fatturato di oltre mille miliardi e nella creazione di oltre 12 mila nuovi posti di lavoro, di cui 5600 nell'Italia meridionale. Esaminando i vari settori, il presidente ha ricordato come nel quadro degli accordi intervenuti nel luglio '71 tra la Fiat, la Olivetti e la Stet, è stata costituita in Olanda la società finanziaria «Elfin B.V.» al cui capitale — elevato a 2.200.000 fiorini olandesi — la Stet partecipa, tramite la Softe, per il 60 per cento. Con la costituzione della Elfin si è inteso porre le premesse per una più adeguata presenza internazionale dell'Italia in un settore tecnologico determinante per lo sviluppo dell'intera industria elettronici'.. Per la ricerca, nel '72, il gruppo ha destinato 44 miliardi, mentre l'impegno previsto per il quinquennio prossimo è di 300 miliardi di lire. La Stet sta adeguatamente assolvendo il suo ruolo preminente nel «Piano elettroni- co 1970-1980» (la Selenia, una delle aziende del gruppo, costruirà un nuovo complesso industriale nell'area napoletana) e ciò va messo in relazione «all'impetuoso sviluppo dei servisi di telecomunicazioni» il cui ritmo si pub valutare nel numero di nuovi collegamenti d'abbonati telefonici: 301 mila nel 1964, 337 mila nel 1968, 651 mila nel 1972, circa 800 mila previsti per l'anno in corso. Il numero di apparecchi, a fine '72, era di 11 milioni 350 mila, con una densità telefonica di quasi 21 apparecchi ogni 100 abitanti. Inoltre le telefonate extraurbane hanno raggiunto 1,6 miliardi di comunicazioni, di cui il 97,8 per cento è stato svolto in teleselezione. Questi dati dimostrano che l'Italia mantiene, in campo mondiale, una particolare posizione di rilievo. Nel corso del 1972 il personale ha registrato un sensibile aumento (da 97.100 dipendenti a fine '71 a 109.300 a fine '72), di cui 5600 nel solo Mezzogiorno pari al 46 per cento dell'aumento complessivo e al 21 per cento del corrispondente personale in forza a fine 1971. Il presidente ha terminato la relazione con una dettagliata esposizione sulle attività delle aziende del gruppo (Softe, Elfin B.V., Sip, Italcable, Telespazio, Sit-Siemens, Selenia, Elsag, Sgs-Ates, Siemens Data, Sts, Cselt, Sirti, Seat, lite, Seta, Fonit-Cetra, Saiat ed Emsa) e sui principali aspetti del piano quinquennale (1973-1977) della Stet. Gli investimenti previsti — ha detto Giannini — sono pari a 3260 miliardi per le aziende esercenti servizi di telecomunicazione e a 137 miliardi per quelle manifatturiere. Al Mezzogiorno saranno destinati investimenti per 1100 miliardi. Per quanto riguarda in particolare la Sip, alla fine del 1977 gli abbonati al telefono dovrebbero superare i 12 milioni, con un incremento di 4,5 milioni di abbonati, mentre la densità telefonica dovrebbe passare dagli attuali 21 a 34 apparecchi ogni 100 abitanti. Infine il traffico extra-urbano dovrebbe passare da 1,6 miliardi di comunicazioni a 2,8 miliardi. Terminata la parte ordinaria, l'assemblea ha affrontato la parte straordinaria e ha deciso un aumento di capitale da 260 a 280 miliardi. Il consiglio di amministrazione, riunitosi dopo l'assemblea, ha confermato presidente il Cavaliere del Lavoro Arnaldo Giannini, vicepresidenti l'onorevole Arrigo Paganelli e il professor Giovanni Someeia; amministratore delegato e direttore generale della Società è il dott. Carlo Cerutti. Renzo Villare

Persone citate: Arnaldo Giannini, Arrigo Paganelli, Carlo Cerutti, Giannini, Olivetti, Seta, Siemens Data

Luoghi citati: Italia, Olanda, Torino