Inquietudine della lira

Inquietudine della lira Nuove perdite ieri Inquietudine della lira Il deprezzamento rispetto al 9 febbraio è ora del 19,11% - Si accentua la "forbice" tra "commerciale" e "finanziaria" (Nostro servizio particolare) Roma, 6 luglio. L'inquietudine che regna sui nastri mercati valutari dà luogo a tali incertezze che oggi nella stessa ora di chiusura, per acquistare un marco finanziario sono occorse a Roma 280,5 lire e a Milano 268 con una flessione su ieri che nella capitale supera l'il per cento ma sull'altra piazza, assai più importante e significativa, sfiora comunque il 3 per cento. La lira finanziaria registra perdite su tutte le valute. La lira commerciale, nella media dell'Ufficio italiano dei cambi, ha invece oggi guadagnato in misura infinitesimale rispetto al dollaro, alla sterlina e allo yen giapponese ma ha perso in misura apprezzabile su tutte le altre monete. Nel calcolo di « 24 Ore » la lira commerciale vale oggi il 19,11 per cento in meno di quanto valesse il 9 febbraio, ultimo giorno di difesa obbligata da parte della Banca d'Italia. Ieri il calcolo s'arrestava a — 18,04. La perdita media della seduta, l'ultima della settimana, è di 1,07 punti. Rende inquieti i mercati commerciali italiani scorgere il succedersi esatto degli stessi sintomi registrati in quelli finanziari esteri nella parte iniziale di giugno e che in breve condussero al crollo di 5 punti in un solo giorno della lira e poi ancora alla rivalutazione del marco. L'oro, cioè, torna a salire di prezzo in tutto il mondo e il dollaro a crollare. I più autorevoli quotidiani inglesi riprendono a scrivere che il dollaro è attaccato da una sfiducia che ha origine non tanto nell'economia quanto nel caso Watergate. Il governo francese proclama nuovamente che se i mercati monetari non riacquistano un minimo d'ordine non si potrà procedere sulla via della preannunciata trattativa commerciale mondiale. In questi frangenti i mercati mondiali abbandonano la riflessione e accolgono, come possibile, ogni voce: oggi quasi contemporaneamente su tutte le piazze europee prima s'è diffusa la notizia d'una nuova imminente rivalutazione del marco e poi quella di un identico evento per il franco francese. Chi non crede più ad alcuna concatenazione logica e perciò crede a tutto, si comporta ormai nello stesso modo dello scorso mese: sui mercati finanziari si svendono dollari, lire, sterline e yen e si comprano marchi, scellini, fiorini o franchi dei tre diversi Paesi. Sui mercati commerciali italiani le cose, oggi, sono andate appena lievemente meglio che su quelli finanziari: ma non è dato essere certi dell'esatta tendenza, perché il variare delle quotazioni lungo la mattinata rende insicuri sulla direzione degli eventuali interventi della Banca d'Italia. Certo è che la lira ha migliorato sul dollaro, quindi una cosa almeno si può dire: non è ripresa la corsa all'acquisto di materie prime da tesaurizzare, che si pagano in dollari, perché in tal caso gli interventi a sostegno della lira sul dollaro sarebbero stati massicci e si sarebbero scoperti. Vi sono stati forti movimenti per acquisti commerciali nell'area delle monete « forti »: dunque è possibile che vi siano stati interventi moderati in queste zone per frenare la caduta della lira commerciale. In ogni caso si è oggi appena di 2,5 punti sotto al « giovedì nero », 14 giugno. Il lunedì 19 la Banca d'Italia annunciò l'assunzione di forti prestiti esteri per difendere la lira. Il benefico influsso psicologico di quell'annuncio è stato ormai tramortito da quanto poi accaduto a fine giugno U marco. I prestiti, tuttavia, sono ormai largamente entrati a far parte delle riserve operative della Banca d'Italia. Eppure la Ura continua a scivolare in giù. E' un movimento pericoloso perché le ipotesi economiche del governo che sta per formarsi si basano su un equilibrio nel quale interviene anche il valore internazionale della lira, e si assume come punto da non superare la sua quotazione attuale. Giulio Mazzocchi Prezzi dell'oro (in dollari per oncia) MERCATI 5-7 6-7 Londra Zurigo Parigi New York 124,00 128,50 123,25 127,50 127,88 132,29 123,50 126,45 I oncia: gr. 31.1035 IRadlocor)

Persone citate: Giulio Mazzocchi

Luoghi citati: Londra, Milano, New York, Parigi, Roma