Con la gonna d'ordinanza

Con la gonna d'ordinanza Le proposte della moda israeliana Con la gonna d'ordinanza Semplicità e funzionalità prevalgono nelle linee dei modelli - Le cose più belle sono le bluse, le camicie, gli abiti da sera e le sete dipinte (Nostro servizio particolare) Tel Aviv, 5 luglio. Ai grandi appuntamenti della moda, specialmente di quella tanto più viva che si esprime nel prèt-à-porter, la lista dei paesi partecipanti si infittisce ogni anno. Basta un incontro, la fortunata suggestione di un capo, tolto dal folklore e lanciato sui mercati internazionali, il richiamo delle Olimpiadi o di un film di successo e paesi prima debitori in tema di abbigliamento ai capisaldi del gusto, Roma e Parigi, salgono d'impeto sul ring della moda. E vi portano un vento nuovo, colore, fantasia, sontuoso abbandono 0 noncurante eleganza, accenti aspri e novità di tessuti: è accaduto con il Messico, la Spagna, Hongkong e sta accadendo ora con Israele. Ogni sera al Teatro di Gerusalemme, dove è di scena lo spettacolo folkloristico in onore del giubileo dello Stato di Israele, il presentatore chiama alla ribalta le coppie che hanno festeggiato o superato le nozze d'argento, per offrire un dono. Anche la moda israeliana ha celebrato il proprio giubileo partecipando quest'anno con molti stand alla rassegna della Porte Versailles, a. Monaco e a New York: e non solo perché il 1973 segna la sua maturità di espressione, ma piuttosto perché le prime case di moda nacquero all'indomani della guerra del 1948, quando si trattò di disegnare le divise della donna soldato. La donna israeliana, tesa nel suo sforzo verso l'avvenire, la ragazza che fa i suoi due anni nell'armata, indossi la minigonna d'ordinanza o i pantaloni da paracadutista, hanno questo bisogno di femminilità spiegata, quando il giorno è finito. Ma tale duplicità di abbigliamento è ormai comune a tutte le donne del mondo e si comprende come i modelli, il prèt-à-porter di Israele riscuotano successo sui mercati internazionali. Le creazioni in maglia di Dorina si esportano in America, Canada, in Svizzera ed in Inghilterra fino al Sud Africa e ai Caraibi; i costumi da bagno, i modelli per la vita balneare di Gottex si possono acquistare in sessanta paesi diversi, hanno addirittura conquistato Cannes per la bellezza degli stampati e dei colori: su fondi giallo, bianco, azzurro o nero fioriscono corolle enormi, rose, astre e verdure, geometrie da tappeto orientala e giungle affascinanti; e se il costume intero è l'avanguardia, il bikini si addolcisce di pettorine stile brassière, le tute si complicano di tagli sapienti; mentre, per la donna che non vuole, esporsi al sole, gonne alla nomade, lunghi abiti e pigiama-palazzo si valgono di turbanti estrosi di un piacevole esotismo. La sfilata di modelli che ha avuto luogo in un grande albergo di Tel Aviv si è proposta di offrire un panorama il più possibile completo. La moda di Israele bada alla semplicità, chemisier e tailleur di colore unito, esili mantelli e tuniche smilze, giubbotti e sahariane, ma tutto arricchito da particolari gustosi, disegni in negativo su cotone, tinte fragranti come il rosa geranio ed il blu delle ceramiche locali; molto riusciti 1 capi in pelle, con larga prevalenza della pelle bianca, trattata come un tessuto in gonne ampie e corpini con le alette e tutti' i modelli che guardano al folklore e hanno saputo astrarre dal contesto di una tradizione i motivi suscettibili di conquistare il gusto attuale, fra moda povera ed eleganza raffinata. Ma le cose più belle della moda israeliana sono senz'altro le bluse, le camicie, che portano il prestigioso marchio di Niba, ben noto a Guy Laroche e a Nina Ricci e gli abiti da sera. Il lurex, le sete dipinte a mano rendono preziosi il gla¬ mour, spesso sottilmente drammatico, di prolissi chemisier con le maniche a kimono, le gonne jacquard ed il golfetto soffice, i tradizionali completi per le ore della notte elegante. Lucia Sollazzo

Persone citate: Guy Laroche, Lucia Sollazzo, Nina Ricci