Non troppo facile per Rumor assegnare i ministeri ai dc di Luca Giurato

Non troppo facile per Rumor assegnare i ministeri ai dc Non troppo facile per Rumor assegnare i ministeri ai dc (Nostro servizio particolare) Roma, 5 luglio. Dopo i socialisti, Rumor ha avuto oggi il «si» ufficiale della direzione della de e del Consiglio nazionale repubblicano, com'era scontato. La direzione democristiana doveva cominciare alle 17, ma le complicazioni sorte per la struttura del nuovo governo hanno imposto un rinvio alle 21. I lavori sono in corso nella notte e Fanfani ha molti scogli da superare. La Malfa ha meno problemi. Il documento con il quale è stata decisa la partecipazione del pri al governo ha avuto approvazione unanime, salvo due astensioni. La Malfa (che sarà il nuovo ministro del Tesoro del governo Rumor, al posto di Malagodi) ha cominciato la sua relazione rammaricandosi perché la proposta repubblicana della partecipazione di tutti i segretari politici al governo «si poteva considerare inaccolta ». « Non era arbitraria, né poco meditata — ha preci¬ sato — era nata dall'opinione che bisogna fronteggiare una situazione eccezionale e che bisogna pensare a un vero e proprio governo di salute pubblica. Sulla struttura generale del governo il pri può quindi esprimere un suo primo rammarico ». Dopo questo esordio, il discorso di La Malfa ha avuto accenti di scetticismo. « Resta da vedere se esistono altre differenze di valutazione, e precisamente sul programma di governo, e soprattutto su quella parte del programma che riguarda la crisi economica e finanziaria e i mezzi per farvi fronte ». Quando, in questi giorni — ha aggiun to — «si è polemizzato contro il pri e il suo segretario politico per la riluttanza ad assumere la responsabilità del dicastero del Tesoro, «;i è dimenticato che in questo campo non esistono miracoli, ma devono esistere terapie adeguate alla realtà della crisi». Il leader repubblicano ha poi ripreso la sua dura e ostinata polemica nei confronti di Andreotti. Dopo aver ricordato che l'eredità assunta dal nuovo governo « è pesantissima e potrà divenire ancor più pesante », ha detto senza mezzi termini, com'è nel suo stile, che « peseranno sulla spesa pubblica tutti gli accordi stipulati dal governo Andreotti, che non sono ancora stati trasformati in legge». «Questa condizione » — ha proseguito — nasconde una potenziale inflazione, la quale si manifesterà notevole non appena le spese entreranno nel giro economico, mentre i sindacati chiedono che sia arrestata l'ascesa dei prezzi». Per La Malfa (che nel corso delle trattative con gli altri leaders aveva detto che « è necessario promettere agli italiani, come Churchill agli inglesi, lacrime e sangue») il futuro è tutt'altro che roseo: « E' difficile fermare permanentemente i prezzi se non vengono eliminate le cause profonde del processo inflazionistico». Nel più breve tempo possibile, e forse prima che il bilancio di previsione del '74 sia definitivamente redatto, sia il nuovo ministro del Tesoro sia i nuovi ministri del Bilancio e delle Finanze, ba detto, « devono sottoporre valutazioni congiunte e proposte concrete al presidente del Consiglio, altrimenti sarà difficile che il nuovo governo possa sottrarsi a progressive difficoltà nel dominare i fattori di crisi ». Dopo il segretario politico, sono intervenuti nel dibattito numerosi esponenti (Spadolini, Battaglia, Terrana, Mamml, Reale ed altri). Grane per Rumor, oggi, sono venute dai socialdemocratici. I capigruppo del psdi alla Camera e al Senato, Cariglia e Ariosto, si sono incontrati a Montecitorio e hanno deciso che «è politicamente imI ossiblle accettare preclusioni che abbiano come scopo quello di prestabilire nella coalizione un rapporto preferenziale tra de e psi». I socialdemocratici protestano per le complicazioni sorte sul nome di Saragat alla vicepresidenza del Consiglio e perché gli incarichi di governo che spetterebbero al psdi «non comprendono alcun ministero di riforma ». La de ha riunito la dire¬ zione alle 22. Durante tutto il giorno Fanfani e Rumor si sono incontrati con i maggiori esponenti del partito, da Forlani e Andreotti, a Colombo e Donat-Cattin: per questo la direzione è stata convocata cosi tardi. Il segretario del partito e il presidente incaricato hanno in breve illustrato e il programma e la possibile composizione 1 del governo. Dopo di che si è aperto il dibattito, che si prolunga nella notte. E' scontato il si della de al programma del governo Rumor, anche se da alcuni settori ci sono state critiche; ma le vere difficoltà si sono avute per l'assegnazione dei posti. Luca Giurato

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