Una mostruosa Roma imperiate rivelata da un album del "duce,,

Una mostruosa Roma imperiate rivelata da un album del "duce,, E' stato venduto ad un'asta londinese per 3 milioni Una mostruosa Roma imperiate rivelata da un album del "duce,, Un insieme di progetti ambiziosi che avrebbero praticamente distrutto la capitale - Una serie di costruzioni colossali: Foro dei Sabaudi, Foro della Vittoria, Basilica e Terme mussoliniane Londra, 3 luglio. Un documento sul quale si scriveranno testi e trattati è stato venduto oggi a Londra per 2000 sterline (tre milioni di lire circa). Si tratta di un enorme album di pelle spessa decorata a simboli fascisti e lettere d'oro. Il proprietario era Mussolini stesso e l'album contiene i dettagli del progetto per «la Roma imperiale», in parole povere, per la distruzione di Roma. Guardando i bozzetti, le piantine ed i modelli preparati dall'architetto Armando Brasini, morto nel 1965 e autore dell'orribile basilica dei Parioli e della cattedrale di Tripoli — oggi moschea — si ringrazia il cielo che il regime fascista non abbia avuto il tempo di attuare il Foro dei Sabaudi, il Foro della Vittoria, la Basilica mussoliniana, le Terme Littorie (una specie di terme di Caracalla, ma ancora più grandi) le quali, a parte la loro eccezionale bruttezza architettonica, avrebbero voluto dire la distruzione del trenta per cento della vecchia Roma. Difatti molte delle piazze, tra le più belle, sarebbero crollate per far posto all'architettura fascista. Di piazza Navona, per esempio, sarebbe rimasto ben poco (via la statua del Bernini), il Pantheon invece sarebbe rimasto isolato in una enorme piazza. Un arco di trionfo «alle vittorie d'Italia» (ne vediamo il tragi-comico bozzetto con folle di esultanti soldati vittoriosi che passano sotto l'arco portando fasci e trionfi) sarebbe stato eretto vicino a piazza del Popolo. Il fato di via Margutta era segnato e cosi quello di tutte le vie adiacenti. «La mole littoria» avrebbe troneggiato tra archi, capitelli, tonnellate di marmi e cemento sul Lungotevere. Nella prima pagina del documento leggiamo gli ordini di Mussolini al governatore di Roma: «Signor governatore. Ho letto la memoria sul progetto Brasini concernente la sistemazione del centro di Roma. Esso è sulle mie direttive di massima, enunciate alla fine del '25 in Campidoglio: isolare grandi monumenti antichi, aprire delle grandi strade e piazze, costruire edifici che rappresentino nella loro architettura il segno del tempo fascista. Do quindi la mia approvazione di principio al suddetto piano regolatore e desidero che le pratiche necessarie siano condotte alacremente. 14 aprile 1928». Il progettato scempio si può constatare in 10 cartine geografiche, 13 piante di lottizzazione, 35 prospettive, schizzi, modelli e varie fotografie corredate da una relazione finanziaria e descrizione del progetto. Roma sarebbe stata quindi più o meno distrutta per essere riportata a dubbi fasti imperiali. Gli espropri per poter aprire grandi strade (chissà perché i regimi totalitari, da Napoleone a Hitler a Stalin, hanno sempre favorito spazi immensi) sono drastici e dettagliati. Ci sono molte ragioni per le quali gli italiani debbono ringraziare il cielo per la caduta del fascismo: una ulteriore è dimostrata da questa interessante documentazione. Altri tre oggetti mussoliniani, un manifesto della marcia su Roma firmato da Mussolini, un portasigarette d'argento che commemorava i primi dieci anni di regime e il cronometro usato da Balbo per la sua trasvolata attorno al mondo e dedicato a Mussolini, sono stati venduti nella stessa asta per, rispettivamente, 190, 200 e 14 sterline. Non ci sono state proteste da clienti di Christie's. Ce n'erano state, invece, e veementi, per una vendita avvenuta il 14 giugno di circa duemila fotografie dall'album privato di Goering corredate da commenti e precisazioni scritti da Goering stesso. Gaia Servadio