Firenze: si sono dimessi anche gli assessori psdi di Francesco Fornari

Firenze: si sono dimessi anche gli assessori psdi In crisi la giunta comunale (do psi-psdi) Firenze: si sono dimessi anche gli assessori psdi In carica soltanto il sindaco e gli assessori democristiani - Oggi si riunisce il consiglio per approvare il bilancio - I dissensi sulle revisioni al piano regolatore (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 3 luglio. Situazione confusa in comune dopo le dimissioni dell'assessore socialista, presentate lunedi, e quelle degli assessori socialdemocratici, avvenute stamane. Della terna delle forze politiche che costituiscono la giunta (de, psi, psdi) sono rimasti dunque soltanto gli assessori democristiani e il sindaco. Domani si deve riunire il consiglio per approvare il bilancio: si tratta di una scadenza importante per la vita amministrativa della città e, alla luce di questi ultimi fatti, ci si chiede adesso che cosa potrà accadere. La crisi comunale non è giunta improvvisa: si tratta di cosa ormai vecchia e solo per personali e improvvise decisioni di qualche assessore dei partiti di maggioranza (che in alcune occasioni hanno agito contravvenendo alle disposizioni impartite dalle loro direzioni) non si è verificato prima il crollo. Scongiurata, in qualche modo, l'ormai imminente nomina di un commissario prefettizio al bilancio nel corso di una drammatica seduta della giunta nella notte del 27 giugno, durante la quale il bilancio venne approvato a maggioranza, la situazione è diventata ancora più caotica proprio per la presa di posizione degli assessori socialisti che in quella memorabile seduta, non tenendo conto degli ordini impartiti dalla federazione, avevano approvato anche una parte degli strumenti urbanistici. In quell'occasione, inoltre, gli assessori socialdemocratici si erano astenuti, facendo proprie in tal modo quelle riserve che avevano spinto i repubblicani, che fino a poco tempo fa avevano appoggiato dall'esterno la maggioranza, a dissociarsi da questo tipo di gestione amministrativa. Il nocciolo della questione, ciò che ha provocato dapprima l'allontanamento dei repubblicani, in seguito le dimissioni degli assessori socialisti e socialdemocratici, è lo studio delle varianti al piano regolatore. A questo punto si inserisce una nota di cronaca che, se non altro, pub dimostrare come in fatto di urbanistica le cose a Firenze non siano molto chiare. Nei giorni _ scorsi un consigliere provin" ciale democristiano e un commercialista sono stati arrestati per concorso in concussione: l'accusa sostiene che i due, d'intesa con un pubblico ufficiale non ancora identificato (ma in merito, in città, girano già parecchie voci), avrebbero indotto il proprietario di alcuni terreni della zona di Novoli a versare una forte somma per ottenere l'approvazione di una lottizzazione. Contemporaneamente, tredici professionisti che fanno parte della commissione edilizia del comune di Firenze sono stati invitati a. nominarsi un difensore, perché è in corso nei loro confronti una istruttoria per interesse privato in atti d'ufficio, per aver deliberato la sanatoria di un progetto di tettoia a vetri e ferro in imo stabile in cui ha sede un circolo della de. Per protestare contro questo provvedimento e « non sentendosi sufficientemente cautelati », i membri della commissione edilizia hanno sospeso i lavori e da alcuni giorni nessuno dei molti progetti che attendono d'essere approvati è stato esaminato. Queste sono due notizie di cronaca dei giorni scorsi: far risalire a questi fatti la crisi della giunta sarebbe sbagliato, è certo invece che il pomo della discordia è il piano regolatore. O meglio: le revisioni apportate a questo piano. Secondo il pri, questa revisione e « una sostanziale involuzione politica e culturale rispetto agli ambiziosi disegni iniziali sullo sviluppo urbanistico della città». Riferendosi ai provvedimenti sul traffico, la segreteria del pri li definisce « un contributo veramente modesto », e la delibera per il piano particolareggiato del centro direzionale viene considerata «riunneiataria rispetto alle esigenze di un effettivo decentramento ». Il psi, dal canto suo, afferma che' «sulla propo'sta di varianti al piano regolatore e di revisione della normativa esistevano e esistono dissensi dei socialisti, con particolare riferimento a quelle riguardanti il centro storico e le lottizzazioni ». Per il psdi, invece, « sono misteriosi i motivi che hanno indotto gli altri partiti della coalizone a respingere un piano urbanistico che è stato rielaborato ben cinque volte e che non aveva avuto alcuna obiezione formale né ricevuto osservazioni scritte, se non cor. un fiume di parole dilatorie e inconcludenti ». Su questo argomento la democrazia cristiana non si è ancora espressa. In merito alla orisi che travaglia il comune e pregiudica la vita amministrativa della città il segretario provinciale della de Boschi ha detto che il suo partito non intende prestarsi a manovre che non rispondono agli interessi della città ». Riferendosi alle lotte ed alle discussioni relative al piano regolatore Boschi ha aggiunto che « la de, come forza politica, rifiuta la pretestuosa polemica urbanistica chiunque voglia colpire. I fatti politici esigono risposte politiche; non sono accettabili estrazioni moralistiche, né oscuri regolamenti di conti, come non è accettabile voler compromettere le forze politiche in conflitto di interessi di gruppi privati quando la preoccupazione delle forze politiche della giunta è stata sempre quella di risolvere la difficile problematica che coinvolge interessi generali del territorio ». Anche l'opposizione è d'accordo sulla necessità di evitare alla città il commissario prefettizio. Il segretario della federazione comunista Pieraldi, ricordando che le valutazioni espresse dai so¬ cialisti sulla politica urbanistica (punto centrale del disaccordo) sono condivise anche dal pri (partito che appoggiava la maggioranza) e dal pei, afferma che i comunisti « opereranno perché Firenze abbia un'amministrazione elettiva per affrontare i problemi più urgenti ». L'avvocato Bausi, sindaco democristiano della città, per conto suo si augura che « attraverso un franco e chiaro dibattito in Consiglio comunale sia possibile una rapida ripresa di una collaborazione, adempiendo alle indicazioni dell'elettorato. La realtà della discussione e l'esame dei problemi cittadini nella loro realtà nel quadro anche di una situazione nazionale che si avvia a trovare la sua positiva conclusione comporteranno un contributo positivo per impostare un rinnovato e proficuo modo di lavoro ». Nel pomeriggio il sindaco ha presenziato ad una riunione della Giunta, alla quale hanno partecipato soltanto gli assessori democristiani. Durante la stessa sono stati discussi problemi di ordinaria amministrazione. Francesco Fornari

Persone citate: Bausi

Luoghi citati: Firenze, Novoli