La tv in Inghilterra libertà e parsimonia

La tv in Inghilterra libertà e parsimonia Come è amministrato il video in Europa La tv in Inghilterra libertà e parsimonia Due gli enti: Bbc, pubblico, e Iba, che gestisce le trasmissioni cosiddette commerciali - Indipendenza e obbiettività delle informazioni - Personale specializzato e organici controllati (Dal nostro inviato speciale) Londra. 26 giugno. La Bbc (British Broadcasting Corporation) e la Iba (Independent Broadcasting Authority) sono i due enti che, nel Regno Unito, hanno 11 compito di provvedere ai servizi radiofonici e televisivi. La Bbc è un ente pubblico, costituito con decreto reale nel 1927, mentre la Iba, che gestisce le trasmissioni televisive cosiddette «commerciali», ha assunto l'attuale denominazione solo nel 1972, ma sorse nel 1954 come Independent Television Authority. Attualmente ha in programma una rete di trasmissioni radiofoniche locali, che comporteranno la creazione di 60 stazioni emittenti. La Bbc dirama 2 programmi televisivi, quattro programmi radiofonici nazionali e dà vita ad una fitta rete di trasmissioni locali. Essa, inoltre, diffonde servizi radio per l'estero in 40 lingue, ascoltati in tutto il mondo. La Bbc è finanziata dal governo, in base agli abbonamenti validi per ricevere le sue trasmissioni e quelle della Iba; quest'ultima è sostenuta dalle società (15 in diverse regioni), che ricavano i loro cespiti dalla pubblicità commericale. Lo scorso anno gli abbonati alla televisione e alla radio erano, in Gran Bretagna, circa 17 milioni, di cui quasi 2 milioni fruivano già della televisione a colori. L'abbonamento per la tv a colori costa circa 12 sterline l'anno (circa 19 mila lire), mentre per quella in bianco e nero si pagano circa 7 sterline (undicimila lire). Il governo, almeno formalmente, esercita un controllo sia sulla Bbc, sia sulla Iba e lo stesso ministro delle Poste e Telecomunicazioni risponde, di fronte al Parlamento, delle linee, tecniche e politiche, seguite dai due enti. Dobbiamo tuttavia aggiungere — come del resto precisano le pubblicazioni del Central Office of Information — che entrambe le compagnie «sono indipendenti nello svolgere le loro attività». Se domandate ad un collega che cosa significa questa «indipendenza» vi capiterà di sentirvi rispondere, come è accaduto a noi: « L'indipendenza e la obbiettività dell'informazione non sono pillole che si acquistano in farmacia. Bisogna conquistarle giorno per giorno, attraverso una lotta continua, che non consente distrazioni». Ciò significa che anche in Gran Bretagna, dove i diritti delle minoranze e dell'opposizione sono rispettati al massimo grado, per costume e per tradizione, non bisogna far troppo affidamento sul «fair play». Governatori Siamo stati, a Londra, in due delle sedi più importanti della Bbc ed abbiamo avuto modo di chiarirci alcuni interrogativi. La «Corporation» è guidata da un consiglio di 12 governatori, ciascuno dei quali nominato dalla regina per un periodo limitato, di norma 5 anni. Nelle nomine dei governatori si tiene naturalmente conto delle diverse opinioni politiche rappresentate in Parlamento. Il direttore generale, che è - il massimo dirigente esecuti-vo, risponde ai governatori, che lo nominano, della gestione dell'azienda e dell'indirizzo dei programmi. Si tratta, dunque, di un'«indipendenza controllata». Per lo specifico settore dell'informazione, che più da vicino ci interessa, dal direttore generale dipendono due direttori, uno per la tv e l'altro per la radio; questi ultimi, a loro volta, dispongono ciascu- no di due responsabili, che si occupano, rispettivamente, del giornale (teletrasmesso o radiotrasmesso) e dei cosiddetti «current affairs», che corrispondono alle nostre «attualità ». I « giornali » si limitano a riferire fatti e notizie, senza commenti, mentre Inattualità» si appoggia su collaboratori esterni, esperti in vari campi, di cui sollecita le opinioni, allo scopo di alimentare la libera discussione. Nel nuovo palazzo della tv, costruito con criteri funzionali, senza sfarzo e senza ambizioni faraoniche, lavorano circa 800 persone addette al telegiornale. Le «attualità» hanno un'altra sede ed un altro organico. Su 800 dipendenti del telegiornale solo una ventina sono qualificati giornalisti; ma bisogna tener conto di un'altra sessantina di persone (estensori e ricercatori) la cui attività è tipicamente giornalistica. Gli altri sono tecnici, nella più ampia varietà dei compiti, da quelli direttivi a quelli esecutivi. Gli uffici I giornalisti hanno un alto grado di specializzazione ed usano volentieri la tecnica dell'intervista. Ogni settimana, il venerdì, si incontrano per discutere il consuntivo ed il preventivo della loro attiviti. Nelle principali città del Regno Unito operano 11 uffici distaccati, che dispongono di un piccolo studio per trasmissioni locali. Gli uffici periferici debbono naturalmente collaborare al programma nazionale. Manchester, Birmingham e Bristol sono centri di produzione veri e propri e sivalgono anche della collaborazione di giornalisti locali e di liberi professionisti. Nel complesso si ha l'impressione che la Bbc sia amministrata con criteri assai più economici di quelli adottati in Italia. Per fare un esempio, un «gruppo mobile» televisivo è costituito, in Italia, da 9 persone, in Inghilter- ra da 3. E fanno esattamente lo stesso lavoro. Poiché la Bbc non accetta pubblicità, il contrasto tra televisione e «carta stampata» è tutto imperniato sui profitti che ricava dai programmi commerciali la Iba. Giornali e riviste sono fermamente contrari alla concessione di un secondo canale a questo ente, che sottrarrebbe altri clienti alla stampa. Uno sguardo alla sezione estera dei programmi radio della Bbc. Occupa solo una parte d'un severo edificio non lontano da Fleet Street, la «strada dei giornali», e impiega, in tre turni, 110 persone, che debbono alimentare 250 trasmissioni, in 40 lingue diverse. Dispone anche di una ventina di «corrispondenti fissi» nelle maggiori capitali del mondo e di un centinaio di collaboratori. La sistemazione non è confortevole, ma i mezzi tecnici sono moderni ed efficienti. La maggior parte delle informazioni giunge dalle agenzie, per telescrivente. Chilometri di fogli, montagne di carta, vengono selezionati, vagliati, scartati, rielaborati attraverso una serie di «filtri umani», che lavorano con cronometrica precisione. «Ogni giorno — ci dice il direttore — impastiamo un milione di parole per ricavarne 9000, concentrate in testi che riteniamo validi. E non ci fidiamo mai di una sola agenzia: ne controlliamo sempre almeno due». Dall'enorme salone, zeppo di scrivanie, passiamo nella sezione italiana che ogni sera, dalle 22 alle 22,45, reca nel nostro Paese la voce dell'Inghil.' terra. Incontriamo un amico, Charles Ricono, che ci acco glie con molta cordialità. Un piccolo ufficio, un piccolo « studio » dove, senza intese preliminari, registriamo un'intervista che verrà trasmessa tre giorni dopo. Lo spazio è ridotto, ma non manca ciò che serve. In uomini e in mezzi. Gino Apostolo

Persone citate: Charles Ricono, Gino Apostolo, Governatori