Le canzoni e la farsa

Le canzoni e la farsa LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Le canzoni e la farsa Debutto della sesta edizione di "Senza rete": tutta musica leggera - In alternativa un ricordo di Gandusio - Stasera il film "Ritorno" con la Occhini Già forse un'altra volta, in occasione di un debutto di Senza rete {programma giunto alla sesta edizione), abbiamo — come dire? — alzato bandiera bianca. In effetti si resta disarmati davanti ad una trasmissione del genere, che non è rivista, non è varietà, non è cabaret, ossia che non è spettacolo: e che non è nemmeno rassegna particolare di un determinato tipo di musica leggera. E' una passerella di cantanti, punto e basta, i quali in presenza di una platea di invitati, portati ad applaudire comunque, eseguono i pezzi più di successo del loro repertorio. Sì, sì, d'accordo: sono sei anni che la Tv si affanna a far notare che la registrazione di ciascuna puntata e quindi anche delle esibizioni canore avviene dal vivo, di seguito, senza ripensamenti e rifacimenti, vale a dire senza « rete » (di qui il titolo) per i cantanti che possono, in teoria, fare anche brutta figura... Sì, d'accordo il programma sbandiera ogni anno questo vanto: ma a parte il fatto che non ci ricordiamo di cantanti che abbiano fatto cattiva figura, sono dettagli tecnici che saranno indubbiamente avvertiti dagli esperti ma che non toccano il grosso pubblico. Al quale, ripetiamo, viene offerto uno show di canzonette privo di grandi allettamenti di contorno. C'è un presentatore — o, con termine preso dalle FF.SS., conduttore — il cui compito è poi quello di fare i complimenti ai « divi » che due alla volta sono protagonisti, via via, delle otto puntate. C'è un veloce ospite d'onore, non ci sono ballerine... Tutto è predisposto, combinato, organizzato in modo che il risalto sia dato ai cantanti ripresi in primo e primissimo piano... Sotto un certo profilo. Senza rete è una trasmissione onesta: si dichiara come realmente è, mantiene quel che promette, il suo discorso è elementare: « Vi piacciono le canzoni e i cantanti? Allora benissimo, ci sguazzerete. Non vi piacciono? Tenete chiuso il televisore o passate sull'altro canale». Ci sarebbe tuttavia da fare una osservazione: per otto settimane il sabato sera resta bloccato da uno show che accontenta soltanto i patiti di Orietta Berti o di Nicola di Bari. Sarebbe stato più logico allestire una vera e propria rivista, con canzonette ma anche con scenette, comici e balletti: e Senza rete piazzarla in un'altra sera¬ ta. Ma la Rai è in fase di economia, pare... Ieri la coppia alla quale è stato concesso un ampio sfogo canoro era formata dalla fotogenica Rosanna Fratello e dal meno fotogenico Peppino Di Capri, con l'aggiunta dì una cantante «nuova», Gilda Giuliani. Presentatore, o conduttore, l'attore di prosa Aldo Giuffrè. Qui sì potrebbe riaprire per l'ennesima volta la questione se qualsiasi attore di prosa, bravo e apprezzabile quando recita una commedia, sia in grado di esercitare con eguale disinvoltura ed eguale efficacia il ruolo di padrone di casa e buttafuori. Come abbiamo avuto dei dubbi per Lupo, così li abbiamo ora per Giuffrè, egregio interprete di copioni illustri, ma un po' a disagio nel mondo frivolo delle canzonette... Tuttavia è una questione da non sollevare per Senza rete dove il presentatore non è determinante, anzi, se non ci fosse sarebbe fin meglio. * ★ Ci avviamo verso la fine di Come ridevano gli italiani e sinceramente ce ne dispiace: bella rubrica che, tolte alcune introduzioni troppo epidermiche o addirittura inutili, ha allineato, nella sostanza, parecchie ghiotte curiosità. Ma se ne riparlerà in sede di bilancio. Nella decima trasmissione ecco Gandusio protagonista della riduzione cinematografica di una fortunata commedia di Veneziani, L'antenato. Solita storia: il film diretto nel 1936 da Guido Brignone è modesto, anche se con momenti piacevoli: quello che conta è la calorosa partecipazione di Gandusio il quale porta senza molte varianti dal palcoscenico allo schermo la sua buffa sagoma, massiccia e insieme distinta, le sue repentine mosse di stupore, il caratteristico inarcarsi delle folte sopracciglia... Un prezioso documento pure questo che ci permette, in maniera sufficiente, di valutare le doti notevoli di un attore che per anni e anni, a tacere di interpretazioni più impegnative, fu insuperabile nelle pochades. ★ ★ Stasera il pezzo forte del «nazionale» sarà il film Ritorno girato per conto della Rai dal regista Gianni Amico, con Ilaria Occhini, Laura Betti, Luigi Diberti e Carla Calò. Rammentiamo che Amico ha già realizzato per la Rai due validi lungometràggi, « Tropici » e « L'inchiesta ». Sul secondo canale Ieri e oggi e un ritratto dello scultore Arturo Martini. Segnaliamo nel pomeriggio, sul «nazionale», per i ragazzi II principe del circo con Danny Kaye e Anna Maria Pierangeli. Radio: sul « nazionale » alle 18,15 Concerto della domenica (direttore Schippers, musiche di Von Weber e Dvorak e alle 21,35 Piccola orchestra d'archi fiorentina (Vivaldi, Durante, Veracini); sul « secondo » alle 13,35 Alto gradimento e alle 21,40 Pagine da operette; sul « terzo» alle 12,20 Itinerari operistici, alle 15,30 Lena e Leonce di George Buchner, alle 18,30 Antologia di interpreti e alle 21,30 Pilaf di Francois Billetdoux (rassegna Premio Italia 1972). I film che vedremo nei prossimi giorni: domani Ritorno di Gianni Amico, con Ilaria Occhini, Laura Betti, Luigi Diberti; lunedì La donna fantasma di Robert Siedmak, con Franchot Tone, Ella Raines, Alan Curtis; mercoledì Il nudo e il morto di Raoul Walsh, con Aldo Ray, Cliff Robertson, Raymond Massey; sabato per «Come ridevano gli italiani » (puntata conclusiva) L'ultima carrozzella di Mario MattoJi. u. bz.

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