Esami di maturità per 11.938 studenti

Esami di maturità per 11.938 studenti Esami di maturità per 11.938 studenti Le prove s'iniziano domani : italiano - Martedì la seconda materia, diversa a seconda dei tipi di scuola Ancora polemiche sul metodo: troppo nozionistico o troppo permissivo? - Protestano i giovani universitari contro la minaccia di non riaprire Fanno accademico: domani si incontreranno con i presidi In tutti gli istituti superiori si stanno ultimando le operazioni preliminari per gli esami di maturità. In Provveditorato impiegati e funzionari stanno concludendo le sostituzioni dei docenti in commissione, parecchi avendo rinunciato per scomodità della sede o per motivi di salute. In tutte le sedi il lavoro è febbrile. Domani alle 8,30 la macchina della maturità dovrà funzionare in modo perfetto. Gli 11.938 candidati delle scuole pubbliche e private di Torino e provincia a quell'ora siederanno nei banchi per l'appello, il controllo dei documenti d'identità, la firma sui fogli ministeriali sui quali svolgeranno l'elaborato di prova. Gli studenti sono cosi suddivisi per 1 vari tipi di scuola: maturità classica 1180, scientifica 1706, magistrale 1229, linguistica 56, ragionieri 1640, geometri 1584, periti industriali 2946, agraria 76, tecnica femminile 180, periti aziendali 351, artistica 660, professionale 330. La prima prova è italiano per tutti. I giovani potranno scegliere un tema fra un gruppo di tre a seconda degli indirizzi di studio. Gli argomenti comunque saranno letteratura, attualità e materie di specializzazione. Martedì le prove saranno diverse. Ad esempio nei licei classici greco, nel licei scientifici matematica, negli istituti magistrali latino. Gli orali cominceranno da tre a cinque giorni dopo 11 termine degli scritti. La commissione infatti deve prima correggere gli elaborati per assegnare una delle due materie (fra le quattro indicate dal ministero) ai candidati. La seconda materia verrà giudicata dai giovani stessi. La maturità è l'esame più impegnativo nella carriera di uno studente. Da anni si trascina tra polemiche e piccole riforme, che l'hanno ridotto ad una faticosa formalità burocratica. Dicono gli stessi insegnanti: « L'esame così concepito non serve a nulla. Prima della riforma del '69 era troppo nozionistico, dopo è diventato troppo permissivo. Non esclude tuttavìa sorprese, perché, come ogni esame, presenta delle incognite per i candidati. Ma fin che la scuola non verrà intelligentemente trasformata, è necessario sopportarlo ». ★ Gli studenti universitari continuano la loro protesta contro la minaccia del rettore che non vuole firmare il bando di apertura del prossimo anno accademico. Rilevano che le difficoltà amministra¬ tive non sono un motivo sufficiente per lasciare sul lastrico 35 mila iscritti. Domani i giovani, che da alcuni giorni occupano simbolicamente il rettorato, si recheranno dal Senato Accademico per ribadire le loro richieste.

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