Rocciatore precipita, muore l'amico grave in un burrone

Rocciatore precipita, muore l'amico grave in un burrone La sciagura ieri in alta Val Maira Rocciatore precipita, muore l'amico grave in un burrone Sono di Caraglio - Stavano scalando il monte Oronaie - Illesi due loro compagni - Il ferito a tarda sera non ancora raggiunto dai soccorsi (Dal nostro corrispondente) Acceglio, 22 dicembre. Due rocciatori, Livio Arneodo, 19 anni, operaio della «Michelin» di Cuneo, residente a Caraglio, via Battisti e Ugo Rovere, di 18 anni, Caraglio, via Matteotti, sono precipitati dalla parete nord del monte Oronaie, nell'alta Valle Maira: il primo è morto, il secondo ha riportato gravissime ferite. Due loro compagni, Franco Perotti, di 18 anni, elettricista, e il coetaneo Arnaldo Alladio, residenti a Caraglio il primo in via Matteotti e il secondo in via Gioberti si sono salvati e hanno potuto dare l'allarme mobilitando le squadre del soccorso alpino e dei carabinieri. La disgrazia è accaduta poco dopo mezzogiorno in circostanze che neppure i superstiti riescono a spiegare. Racconta il Perotti: «Eravamo partiti ieri sera da Caraglio in auto: abbiamo raggiunto Chialvetta e di qui Pratorotondo, l'ultima borgata abitata del vallone di Unerzio; qui abbiamo lasciato l'autovettura e trascorso la notte nei sacchi a pelo: siamo partiti per il monte Oronaie all'alba. Faceva molto freddo ma le condizioni del tempo erano splendide». I quattro giovani amici si erano divisi in due cordate: la prima formata dall'Arneodo e dal Rovere, la seconda dal Perotti e dall'Alladio. L'escursione è proceduta regolarmente fino quasi in vista della cima (m 3100) poi, improvvisa e imprevedibile la disgrazia: l'Arneodo e il Rovere sono precipitati dalla parete. I corpi dei due sventurati alpinisti hanno sfiorato i compagni di gita, sono rotolati a valle per quasi 700 metri. Franco Perotti e Arnaldo Alladio sono scesi dalla parete dell'Oronaie e hanno raggiunto i corpi dei due compagni: per l'Arneodo non c'era più niente da fare, mentre il Rovere dava ancora segni di vita, benché gravemente ferito: i due amici lo hanno soccorso, lo hanno messo nel sacco a pelo quindi uno di essi è sceso fino a Pratorotondo e di qui a Chialvetta, dove c'è l'unico telefono della zona, a dare l'allarme. Le operazioni di recupero dei due alpinisti a tarda sera non erano ancora concluse. Le speranze dei soccorritori di trovare ancora in vita il Rovere sono minime. A Chialvetta sono accorsi familiari e amici dei quattro giovani. g. d. m. Cuneo. Ugo Rovere è grave - Franco Perotti

Luoghi citati: Acceglio, Caraglio, Chialvetta, Cuneo