Klammer e Plank due fulmini

Klammer e Plank due fulmini Dominio austriaco nella "libera,, di Saint-Moritz Klammer e Plank due fulmini Gli uomini di Toni Sailer hanno piazzato sette uomini sui primi dieci - Buona prova di Giuliano Besson, ottavo -1 tedeschi vengono squalificati per le tute lucide (Dal nostro inviato speciale) St. Moritz, 15 dicembre. La discesa libera parla ancora austriaco ma c'è già gualche inflessione d'italiano. A St-Moritz, seconda prova di Coppa del Mondo, ha vinto il biondo Franz Klammer che si era imposto in apertura a Val d'Isère, ma Herbert Plank è secondo. Giuliano Besson è ottavo, Stefano Anzi sedicesimo, il giovane Franco Marconi ventesimo. Quattro uomini nei primi venti è già un buon risultato che rincuora in parte l'allenatore Luciano Panatti. Le nubi che erano apparse ad inizio di stagione sembrano tornare indietro, anche se appare chiara una considerazione, quasi lampante: gli austriaci dominano questa specialità perché hanno un intercambio di atleti che nessun'altra nazione può vantare. E' la base che conta anche in questa disciplina e quindi qualsiasi interferenza può essere considerata casuale. Abbiamo visto con i nostri occhi sabato in Ceppa Europa a Laax le «riserve» di Toni Sailer aggiudicarsi le due discese libere con una media di sette atleti nel primi dieci per ogni gara. Qui, sulla pista del Piz Natr, ne hanno piazzati otto nei dieci, conceden- ao soltanto due posti agli italiani. : A questo punto è meglio aprire subito una parentesi. La «guerra ] delie tute» ha fatto le sue prime < vittime. Sono i tedeschi Weith (che aveva ripetuto l'ottimo terzo \ posto di Val d'Isère), Fischer e\ Schiller che sono stati tolti di classifica per avere indossato una tuta che nella parte centrale era fatta di materiale plastico lucido, cioè quello proibito recentemente dalla Fis con un telegramma a tutti gli organizzatori e alle squadre. Il provvedimento aveva messo in serie difficoltà soprattutto la squadra azzurra che adottava appunto per prima quelle tute. E dobbiamo dire che i fornitori (specialmente la Samas che è ancora esclusa polemicamente dal Pool) in sole 24 ore hanno fatto miracoli portando a St-Moritz indumenti nuovi per tutta la squadra, realizzati molto astu'.amente con lo stesso tessuto che non fa passare l'aria ma rovesciato con la parte plastica all'interno. La squalifica è stata decisa su reclamo di Cotelll, manca ancora però l'avallo della Fls. Ma torniamo alla gara. Klammer ha dimostrato anche su quei sta pista (che non era morbida i come si aspettava ma piuttosto ghiacciata) di essere il più forte dei momento. Il suo tempo, l'54"72, a oltre 115 chilometri orari di media ha frantumato ogni precedente record ed ha subito messo da parte ogni possibile rivale. L'austriaco ha sempre sciato in posizione, molto chiuso, guadagnando tempo prezioso soprattutto nella parte finale. Il più veloce nel primo tratto intermedio era stato il tedesco Femstì che però è caduto all'Alp Ciop perché arrivato troppo rapido. Plank invece è stato piuttosto lento nel primo tratto («forse sono partito male», ha confessato molto lealmente), ma ha recuperato molto bene nella parte finale, la più difficile. Anche i nostri azzurri nel primo intermedio (e questa volta non si tratta di sciolina) non sono andati fortissimi, mentre gli austriaci hanno fatto tutti dei «temponi». Questo significa che il loro allenamento e soprattutto la preparazione del materiale è per ora superiore. In effetti i discesisti austriaci hanno almeno tre settimane di lavoro sulle piste in più dei nostri e questo ha il suo peso. Tuttavia stiamo assistendo a un piccolo ritorno italiano. Lo dimostrano il secondo posto di Plank e il recupero di Besson, che era tra l'altro ancora frastornato per una rovinosa caduta in allenamento ieri. Stefano Anzi deve ancora migliorare, mentre sono andati molto bene i giovani. Marconi è ventesimo mentre il ventenne Giorgio Calmasso stava facendo una gara semplicemente splendida quando è caduto all'Alp Ciop. Il ragazzo di Limone aveva fatto segnare al primo intermedio 39"14, cioè meglio di tutti gli italiani, mentre al secondo con l'15"72 era persino davanti al grande specialista Grissman, in sesta posizione. Purtroppo un piccolo errore su un salto, lunghissime, l'ha tradito ed è stato protagonista di una caduta clamorosa che aveva addirittura fatto temere che si fosse fatto male seriamente Se l'è invece cavata con una distorsione al ginocchio destro, dopo essere rimbalzato di testa e d' piedi per oltre cento metri. E' stato un ruzzolone da brivido che ha fatto tenere il fiato sospeso a tutto il pubblico. Una grossa esperienza comunque per un ragazzo che ha un avvenire certo. E' proprio da questi giovani, oltre alle conferme di Plank e Besson (Giulio Corradi sfortunatamente è caduto) che vengono le migliori Indicazioni per il futuro della discesa libera. Dice Cotelll (il quale, vista la falsa partenza, ora segue da vicino i discesisti con cure particolari): «Solo fra due anni possiamo pescare qualche ragazzo per la libera. I primi risultati si vedono ora». Il tecnico si riferisce ai Provera, ai Carpaneto, ai Presazzi che sono stati fra i migliori degli azzurrini a Laax in Coppa Europa. Ora la Coppa del mondo, per quanto riguarda le libere ci concede riposo sino a Garmisch. Qui a St-Moritz sono mancali fra l'altro gli svizzeri, Collombin che s'era fatto male in Francia e Russi che ha avuto una distorsione cadendo in allenamento e quindi si attende di vedere qualcosa a ranghi completi. Il primo appuntamento però è per sabato in Coppa Europa a Sauze d'Oulx. Saggiamente, avendo la necessita di recuperare il tempo perduto, l'allenatore Luciano Panatti ha deciso di fare partecipare tutti gli specialisti azzurri alla gara. Vedremo dunque ancora Plank, Besson e compagni all'opera, presumibilmente contro forti avversari, attirati dall'importanza della prova. In attesa anche di recuperare Erwìn Stricker, presente qui a St-Moritz, che riprenderà a gareggiare In gennaio. Cristiano Chiavegato Discesa libera, seconda prova Coppa del Mondo, pista del Piz Nair 3210 metri, con 805 di dislivello, 26 porte direzionali: 1. Klammer (Austria) l'54"72; 2. Plank (Italia) l'56"08; 3. Grissman (Austria) l'56"60; 4. Cordin (Austria) l'57"13; 5. Grabler (Australia, ma è nato in Austria) l'57"15; 6. Magreiter (Austria) l'57"58; 7. Walcher (Austria) l'57"65; 8. Besson (Italia) l'57"73; 9. Zwilling (Austria) l'57"77; 10. Tritscher (Austria) l'58"35. Gli altri azzurri: 16. Anzi l'58"73; 20. Marconi l'59"39; 25. Antonioll 2'00"17; 40. Confortala 2'02"23; 46. Bieler 2'03"48; 48. Besson Carlo 2'04"66. Coppa del mondo — 1) F. Klammer (Au) 58 punti; 2) W. Grissmann (Au) 35; 3) P. Gros (It) 25; 4) I. Stenmark (Sve) e H. Plank (It) 20; 6) E. Haker (Norv) 18; 7) K. Cordin (Au), P. Veith (Ger. Occ.) e J. Walcher (Au) 15; 10) H. Hinterseer (Au) 11. St. Moritz. Plank in un salto della « libera » in cui è giunto secondo