L'"indagine di massa,, sugli attentati fascisti
L'"indagine di massa,, sugli attentati fascisti Relazioni e dibattito a Reggio Calabria L'"indagine di massa,, sugli attentati fascisti i quelle di Valentini e, soprat-i i tutto, dì Sanlorenzo. «La vec-1 chia logica del potere econo- [ mico — ha detto il presidente \ ■ ' 1 ■ ' <- ' IL l'I ».)IUL/i L calabrese _ anche se in muta. j ti rapporti di produzione, ha I perso il sopravvento. Da qui, 1 gli spazi di manovra per il ri! sorgente fascismo; da qui, lo | sfruttamento del malconten| to, dello scetticismo, della sfi| ducia, del timore; da qui, il I tentativo di erodere il tessuto democratico mediante l'inti-I midazione, lo spettro della ! paura, le trame nere, il terrò- ; re>>- j Questa «indagine di massa» voluta dalle Regioni ha, dun- que, come primo scopo, con- ìtribuire ad accertare tutte le ! verità e le responsabilità del- i la trama nera, dal 1969 ad og- j gi, orientando quella pressio- \ ne popolare necessaria perché i tutti i passi in avanti compili- \ 1 ti in questa direzione non si I [ arrestino. / fascisti, nelle ore a loro ! più congeniali, quelle della notte, hanno imbrattato muri e marciapiedi di corso Garibaldi, la via principale della città; i loro manifesti, attac- \ cali con dovizia, definiscono «odiosa» la Mostra dell'antifaI seismo e della Resistenza, al lestita dal circolo «La rosa I bianca» dell'Aam di Torino in ! occasione di questa conferen; za. Mostra e conferenza sono j in due grandi capannoni della periferia, ben lontani dal cen tro: ufficialmente, per ragioni di spazio, ma in realtà per un «consiglio» del prefetto di i Reggio. Rabbia e polemiche j hanno accompagnato la deci \ sione di seguire il «consiglio». rti, c. (Dal nostro inviato speciale) i Reffgio Calabria, 15 dicembre, i Il tempo, più che la volontà .... T 11 l 1 11 \ politica ha cancellato^ dalle strade di Reggio i segni della «rivolta» Restano, da quattro anni fa. il successo politico del msi e la ramificata penetrazione fascista nel sottoproletariato cittadino e nella scontenta piccola borghesia locale. In città, le forze democratiche faticano a scuotersi dalla paura dell'isolamento. Ma, come tre anni fa vennero a Reggio centomila lavoratori da ogni parte d'Italia a manifestare «Nord e Sud uniti nella lotta» così oggi tutte le Regio j I 1 ! | | | ni del Paese sono aui a cele ì"L_„! „r: 1.;°"° ""J^T™ ! brare, con questa «Conferenza nazionale delle inchieste regionali sul neofascismo», un legame di solidarietà e un impegno di analisi e di conoscenza. Due giornate di incontri e di dibattiti, per una prima verifica di quella «necessità indilazionabile di far luce sulle trame eversive, di fare giustizia, di stroncare il terrorismo fascista» che fu indicata al Capo dello Stato dai rappresentanti di tutte le Regioni. Dal 24 luglio, sono già state costituite, a livello regionale, tredici commissioni d'indagine; mentre altri strumenti operativi sono in fase di approntamento. Oggi, presente un sottosegretario in rappresentanza del governo, sono state lette le tre relazioni ufficiali della conferenza. Di Scipione Valentini, socialista, presidente del Consiglio regionale della Calabria. «L'iniziativa delle Regioni per la difesa delle istituzioni democratiche»; di Gino Colombo, democristiano, presidente del Consiglio regionale della Lombardia: «Il ruolo delle autonomie nella lotta contro il fascismo»; di Dino Sanlorenzo, comuniUà, vicepresidente del Consi, .'io regionale del Piemonte: i ^iettivi, strumenti e svilup| pi delle indagini delle Regioni ; sull'attività fascista e parafa¬ I scista in Italia». \ Delusione per la relazione I di Colombo, interesse per
Persone citate: Consi, Di Scipione Valentini, Dino Sanlorenzo, Gino Colombo, Restano, Sanlorenzo, Valentini
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