Per gli impianti nucleari la paura arriva dal Nord

Per gli impianti nucleari la paura arriva dal Nord Milano: perplessità alle Giornate dell'energia Per gli impianti nucleari la paura arriva dal Nord Bloccata in Svezia la costruzione di 11 centrali: "Non è garantita la loro sicurezza" In Italia invece approvati nuovi impianti nonostante i costi proibitivi di gestione Mortalità infantile in aumento negli Usa nei paesi vicini ai reattori per l'elettricità rii nostro inviato speciale) inMilano, 15 dicembre. e«Eravamo riusciti a convince- j vre gli italiani della innocuità \ Hdelle centrali nucleari, limi peti suvano che non /ossero pericolo se, ed ora le perplessità arrivano j nproprio dagli Stati Uniti», hn j pdetto con tono di rimpianto il | dddministro della Ricerca scientifica, Pedini, nel suo discorso alle «Giornale dell'energia nucleare ». Nell'auditorium della Fast (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) il clima era disleso, invitava alle confidenze. C'erano il presidente dell'Enel Arnaldo Maria Angelini, fisici del Cnr. uomini di punta del Cncn e degli enti nucleari francesi, della Ccc, delle maggiori industrie nucleari italiane. Il ministro, dopo avere smentito che l'Italia voglia costruire la sua «bombetta atomica», ha del-! to chiaro e tondo che la marcia indietro degli americani nel settore nucleare disturba i programmi italiani perché «i ripensamenti d'oltre oceano potrebbero ridestare la sensibilità dello-1 piniohe pubblica». E un relatore I gli ha fatto eco proponendo, con [ seguito di applausi: «Teniamo nascosti gli incidenti a centrali nucleari e i molivi di critica. La \ gente non deve sapere perché \ non è in grado di giudicare». Ecco una parte di quello che dobbiamo sapere, e che c stato detto alle giornate milanesi dell'energia nucleare. In Svezia, 11 centrali nucleari già ordinate all'industria sono ferme, e il Parlamento non darà il suo consenso alle costruzioni fino a quando la sicurezza degli impianti non verrà garantita con prove sicure, che evidentemente mancano (relazione Nils Holmin, dell'Ente statale svedese per l'energia elettrica). Negli Stali Uniti 20 centrali nucleari già attive sono ferme, e numerose in costruzione sono state bloccate. Walkcr Cisler, presidente del Comitato esecutivo della «World Energy Conference», ha detto che i melivi del ripensamento sono essenzialmente economici. l costi delle centrali nucleari si rivelano proibitivi per gli stessi americani. Ma è anche noto che negli Stati Uniti la campagna contro l'impiego dell'energia nucleare per produrre elettricità è condotta da scienziati c non da economisti. Alla testa del movimento è proprio il fisico Edward Teller, «padre della bomba H», convinto della pericolosità delle centrali nucleari allo stato attuale. Secondo altri scienziati, non presenti al convegno, una centrale da 1000 lascia nell'ambiente non meno di 30 mila «curie» ogni anno; la mortalità infantile sarebbe aumentata in modo allarmante attorno alle centrali (v. «Morte pulita», quaderno del Wwf). «Riconosco l'esistenza di certi problemi, ma non concordo sull'entità dei pericoli», ha detto il presidente dell'Enel. Per Angelini la scelta in Italia è ormai fatta. A breve termine saranno costruite centrali nucleari con reattori di tipo provalo, poi con reattori «autofertilizzanti», che dovrebbero cioè autoalimentarsi quasi all'infinito, con la prospettiva allettante di liberare l'Italia daedesdqinstsSnccdalla schiavitù dell'importazione I 1 di materie prime energetiche. I governo è d'accordo, a quanto sembra. Il ministro Pedini ha annunciato che entro il 31 marzo darà il suo parere al Cipe per il programma di costruzione delle nuove centrali nucleari e ha aggiunto: «Speriamo di fare tanti reattori». Siamo chiaramente su posizioni opposte a quelle della Svezia, che pur aveva il primato per le centrali atomiche a fini domestici, come il riscaldamento urba- gno. In Svezia, dopo anni di | nesperienze, il Parlaménto e il go- Na verno bloccano le nuove centra | r H chiedendo alla scienza e all'in-1 sc nimo dubbio e un nemico del progresso, colpevole di voler ri dune gli italiani a lume di candela. Ma lo stesso presidente dustria di garantirne l'innocuità ! l'In Italia chi osa affacciare il mi-j psdell'Enel ha fatto due preziose ammissioni: «La domanda di elettricità non sale come si credeva », «Grazie ad opportune economie sarebbe possibile risparmiare lino al 20 per cento dei consumi». La fame di elettricità non è quella che si diceva, almeno per il futuro? Le centrali nucleari non sono la soluzione ottima e sola alla crisi dell'energia? Anzitutto costano enormemente, e lo stesso Angelini ha detto: «Negli Stati Uniti molte ordinazioni sono state cancellate a causa dei npGqSckflRbudtrpnEcoidi troppo alti». Non si è certi | ache siano innocue, e comporta- j s no rischi enormi per la manipo-1Nazione e il trasporlo dei mate- \ riali radioattivi, compicse le Iscorie e i rifiuti (i reattori dèi-ì l'avvenire saranno alimentati a I plutonio, ed ogni «carica» sarà'sufficiente a distruggere l'urna- jnità nel caso di incidente che la iportasse a conlatto con l'aria). Gli incidenti sono numerosi, da quelli avvenuti a decine negli Stali Uniti all'esplosione nella centrale sovietica di Shcvtchcnko, sul Mar Caspio. La centrale francese di Marcoulc ha causato l'aumento della radioattività nel Rodano; il Premio Nobel per la biologia, G. Wald, ha lancialo un appello per la sospensione della produzione di energia elettrica di origine nucleare. Non esistono soluzioni migliori? Il presidente dell'Enel ha parlato di energia dalle radiazioni solari verso la fine del secolo. E ha dello: «Fin d'ora per te abitazioni sparse, esterne ai si stemi urbani, l'elettricità prodol- jla utilizzando la /orza del vento ìin impianti autonomi può essere j più economica di quella Iraspor*1 tala da grandi centrali lontane» ,1 Popoleremo le regioni ventose di mulini a vento? Non si tratta di fantasie. Per I •i una effettiva applicazione si dò- vra aspettare I accumulatore a Iidrogeno di grande capacità, già Icollaudato negli Stali Uniti. In-Utanto va potenziata la ricerca ìne! sottosuolo per le fonti geo-!. . n 1,1 ■ ,. crm.chc Fuor, del bacino; di Lardcrcllo, con soli 7:>0 milioni l'Enel ha trovato vapore natura- le per produrre 500 milioni di !kWh. Oggi è possibile iniettare acqua nelle rocce calde del sol-j losuolo ottenendo vapore per; far girare le turbine e produrre elettricità a basso costo, senza alcun inquinamento. Il sogno dcM'«alomo per la pace» può rivelarsi uno di quegli imperativi del progresso che l'umanità non accetta più ad occhi chiusi. Mario Fazio

Persone citate: Angelini, Arnaldo Maria Angelini, Edward Teller, Fast, Mario Fazio, Pedini, Wald