Il Genoa ritorna alla vittoria con un gol del gioiello Pruzzo

Il Genoa ritorna alla vittoria con un gol del gioiello Pruzzo A Marassi i rossoblu piegano a fatica una sfocata Atalanta Il Genoa ritorna alla vittoria con un gol del gioiello Pruzzo (Dal nostro inviato speciale) Genova, 8 dicembre. Il Genoa torna alla vittoria. Dopo due domeniche di assoluto digiuno prende due punti che sono preziosissimi per la classifica. Ma i. successo di stretta misura fi a 0) non esalta né soddisfa. L'uomo-partita è stato Pruzzo, autore del gol al 45', animatore degli unici spunti offensivi rossoblu. Per il resto la squadra di Vincenzi non ha mostrato alcun progresso in fatto di gioco. La manovra è stata sempre molto lenta ed alcuni giocatori sono scomparsi troppo preste dalla scena per permettere qualcosa di più di un onesto vivere di rendita dopo la marcatura. Lo vera fortuna della giornata è stata forse quella di trovare un'Atalanta ancora più sotto tono, in vena di regali. Un calcio scialbo, insomma, che non fa sperare bene per il futuro genoano. Tanto più che Pruzzo, un vero lottatore, si è fatto ammonire nella ripresa per una sciocca reazione ed ora rischia la squalifica, essendo già diffidato. Se si mette nel conto anche l'uscita di Corradi per infortunio, non si vede nulla di buono per la partita interna di domenica prossima con l'Alessandria, squadra notoriamente pericolosa fuori casa. Alla carenza di manovra offensiva (scarsi anche Blttolo e Rizzo) cerca di sopperire qualche volta Mosti che ha le caratteristiche per fluidificare, ma il lungo terzino finisce il più delle volte per girare a vuoto con grande dispendio d'energie. Una «troupe» insomma quella del Genoa che non fa spettacolo per il momento. Forse non resta che attendere ti rientro di Mariolino Corso, previsto fra un mese circa, per mettere le idee a posto. A meno che Vincenzi non trovi qualche marchingegno per salvare capra e cavoli. Oggi il tecnico ha provato ad inserire Marchini, quando al 52' Corradi è uscito perché infortunato. Ma il giovane non è certamente ciò che ci vuole per il Genoa: troppo pasticcione, scarsamente valido tecnicamente. Almeno alla luce di quanto si è visto nel minuti che ha giocato. Abbiamo detto che l'Atalanta, per la fortuna del Genoa, non. ha fatto molto per portare via qualcosa da Marassi. Inizialmente Piccoli ha messo Marchetti in campo come libero, togliendo alla sua squadra la spinta a centrocampo che l'ex juventino può dare. Al 60' l'allenatore ha cercato di rimediare facendo esordire Vittorio Beilotti (classe 1952, prodotto del vi- vaio bergamasco essendo nato a Ponte San Pietro) per sostituire il terzino Divina. Belloni si è subito Inserito come libero e Marchetti ha potuto andare avanti. La più bella occasione l'Atalanta l'ha avuta al 26'. Avanza Vernacchia che centra. Rizzati di testa colpisce la parte inferiore della traversa e il pallone rimbalza in campo. Musiello se lo vede piombare davanti a quattro metri dalla porta e non trova di meglio che spedirlo su Girardi. Forse una foca ammaestrata sarebbe riuscita a fare gol. Dopo un paio di tiri di Corradi (impegnato in un grande duello con il terzino Percossi a chi dà più botte) e Pruzzo, arriva la rete genoano, proprio allo scadere del primo tempo. Un cross di Rizzo dalie vicinanze della panchina finisce al centro dell'area. Corradi fa velo su Percossi e Pruzzo con grande tempismo anticipa di un soffio l'uscita di Cipollini, deviando di testa. Un gol che fredda i bergamaschi e frutta la vittoria ai rossoblu. Ma, nella ripresa, che delusione! CI si attende un Genoa pimpante e invece gli uomini di Vincenzi difendono il risultato. L'Atalanta non ce la fa a rimediare e l'unica cosa bella dei secondi 45 minuti sono alcuni tentativi di tiro di Pruzzo che non hanno però fortuna Cristiano Chiavegato Genoa: Girardi; Rossetti, Mosti; Bittolo, Mutti, Rosato; Perotti, Rizzo, Pruzzo, Arcoleo, Corradi (al 52' Marchini). Atalanta: Cipollini; Percassi, Divina (Bellotti al 60'); Rocca, Andena, Marchetti; Vernacchia, Scala. Musiello, Russo, Rizzati. Marcatore: Pruzzo al 45'. Arbitro: Ciulli

Luoghi citati: Genova, Ponte San Pietro