Il Novara in pantofole pareggia (0-0) contro un Catanzaro attento e tenace

Il Novara in pantofole pareggia (0-0) contro un Catanzaro attento e tenace Il Novara in pantofole pareggia (0-0) contro un Catanzaro attento e tenace Giusto il risultato al Comunale - I tifosi azzurri, scontenti dell'arbitro, hanno minacciato d'invadere il campo di gioco (Dal nostro inviato speciale) Novara, 8 dicembre. Il migliore è Nemo, folletto maligno del Catanzaro che esordisce senza pecche e paure, il peggiore è Falasca, arbitro solo nel nome che deve pure abbandonare lo stadio fra insulti e sberleffi, scortato dalie sirene spiegate delle forze dell'ordine; il più patetico è Udovicich, che annaspa dietro a Spelta mettendo drammaticamente a nudo, di colpo, i troppi anni e le troppe battaglie, e che nel finale si fa anche espellere per un fallo di reazione che neppure il più inesperto fra i ragazzi della Primavera avrebbe commesso; il più turbolento è il settore «commandos» del pubblico, che spinge sulla rete di protezione, respinto dai manganelli della polizia, e staziona a lungo fuori dello stadio in cerca di sfoghi e di rissa; il più amareggiato è Seghedoni, ovvio, al quale lo zero a zero non sta bene per nulla: « La partita, preparata con cura per tutta la settimana — dice —, l'abbiamo sbagliata sul campo. Loro erano decisi, marcavano stretto, correvano, noi abbiamo giocato con le pantofole. E' stata una lezione di umiltà ». La mancanza della quale non basta a spiegare però il grigiore di una gara che alcune decisioni a sorpresa dell'arbitro (meglio, non decisioni) rendono ancor più spezzettata e nervosa, o 11 soporoso ritmo degli azzurri che in altre occasioni hanno messo in mostra unghie ben più affilate. Il Novara applica in campo lo schema solito, con Veschetti e Ferrari più avanzati dei centrocampisti a bloccare la fonte del gioco avversario, con Carrera centromediano metodista a cucire e impostare, con Giannini e Del Neri sulla linea del mediani a lanciare Ghlo che è il pendolo e Turella che è l'unica punta vera. Stavolta però il giochetto che due settimane fa mise in crisi tattica il Genoa di Vincenzi, non riesce. Perché Ferrari, che dovrebbe essere come la regina negli scacchi, si trova davanti Nemo, una punta, che prima lo marca, maltrattandolo anche, e poi costringe Il mediano a fare il mediano, togliendo forza di penetrazione all'attacco del Novara e obbligando gli azzurri a spostare indietro di una ventina di metri la fonte del gioco. La manovra del centrocampo, alla quale Del Neri (che tocca poco la palla) e Giannini (che la tocca troppo) sono di scarso aiu¬ to, diventa quindi «corta» e prevedibile, mentre 1 lanci lunghi, con Ghio che non riesce a fare sponda perché anticipato spesso dall'ottimo Maldera e con Turella troppo solo in attacco, non creano problemi eccessivi alla difesa del Catanzaro. Gli ospiti poi hanno in Braca, che svolge lo stesso ruolo tattico di Carrera, e in Vichi, giovane libero dallo stile nordico, due uomini praticamente insuperabili. Vignando, il terzino destro, sta su Del Neri e fa la mezz'ala, Arbitrio, ala destra, fa il terzino, Papa e Nemo, gli interni, fanno di tutto meno che sbagliare. In avanti Spelta, sottile e dinoccolato, e Pa- lanca, lunga barba su un fisico da ragazzino, si mostrano pericolosi e pronti al contropiede, costringendo spesso i diretti avversari a controlli difficili, ad affannosi rinvìi. Gli uomini di Seghedoni, è vero, sono anche sfortunati in alcune occasioni. Al 37' Veschetti, su punizione dalla destra battuta da Del Neri manda di testa il pallone contro la traversa, e lo stesso ca pita cinque minuti più tardi a Ghio, che colpisce la base del palo nell'azione forse più limpida dell'incontro: la palla, giocata da Carrera, dopo un'abile finta di Turella perviene al centravanti azzurro che entra in area sulla destra e batte a rete. Il palo respin ge, dando nel contempo al pallone uno strano effetto che inganna Turella piazzato a pochi centimetri dalla linea. Dopo un salvataggio in extremis di Vivian su colpo dì testa di Palanca (52'), Seghedoni tenta il colpo a sorpresa mandando in cam po Rolfo al posto di Carrera. Pei un po' il gioco si vivacizza, con il Novara ormai all'arrembaggio seppure senza chiarezza e il Catanzaro che si limita a punzecchiare solo in contropiede, ma presto viene meno tutto, anche le buone intenzioni. Rimane solo un salvataggio sulla linea di Arbitrio su gran tiro al volo di Ghio (61') e una puntata di Bachlechner Carlo Coscia Novara: Plnotti; Bachlechner, Vescetti; Vivian, Udovlcich, Ferrari;Turella, Carrera (dal 57' Rolfo), Ghio, Giannini, Del Neri. Catanzaro: Pellizzaro; Vignando, Ranieri; Vichi, Maldera, Braca; Arbitrio, Papa (dal 61' Garito), Spelta, Nemo, Palanca. Arbitro: Falasca.

Luoghi citati: Catanzaro, Novara