Anche la Svizzera in crisi? Operai italiani licenziati

Anche la Svizzera in crisi? Operai italiani licenziati Dimostrazione di protesta a Neuchatel Anche la Svizzera in crisi? Operai italiani licenziati Una fabbrica di orologi ha chiuso uno stabilimento - Le difficoltà maggiori nell'edilizia: fermi i cantieri a Berna, Ginevra e Basilea (Dal nostro corrispondente) Berna, 24 novembre. Atmosfera tesa nel centro industriale di Le Loche (cantone di Neuchatel): alcune centinaia di persone hanno partecipato oggi ad una manifestazione di protesta contro il licenziamento di 106 operai alla «Zeni th Times», una delle maggiori fabbriche svizzere di orologi. La maggior parte dei licenziati lavorava, negli stabilimenti di una sottomarca della « Zenith ». Un terzo degli operai rimasti senza occupazione sono emigrati italiani. Per il momento si ignora se sarà possibile sistemare questi ultimi, una trentina di persone, presso un'altra impresa elvetica. Il licenziamento di 106 operai è la conseguenza di una vasta ristrutturazione del programma di produzione della « Zenith » e delle sue ditte collaterali. Riunito oggi a Neuchatel per il suo congresso annuale, il sindacato svizzero dei metalmeccanici ha accusato la direzione della fabbrica di Le Loche di avere adottato provvedimenti unilaterali: le maestranze non erano state informate della chiusura della sottomarca « Mondia ». Il comitato direttivo del sin¬ dacato è comunque giunto alla conclusione che, malgrado la recessione internazionale, la situazione continua ad essere soddisfacente nell'industria metalmeccanica elvetica. Sembrano pertanto esclusi ulteriori licenziamenti. Notevoli difficoltà vi sono, invece, nel settore delle costruzioni edilizie. In seguito all'inaspettata chiusura di cantieri nelle città di Berna, Ginevra e Basilea, numerosi stagionali italiani e spagnoli hanno dovuto anticipare il loro rimpatrio ed è molto dubbio che possano riprendere, all'inizio del prossimo anno, il loro lavoro in territorio elvetico. L'Associazione svizzera degli imprenditori prevede per il '75 un calo del 35 per cento del volume delle costruzioni edili. Stando a quanto rivela oggi il quotidiano zurighese Blick, anche numerosi manovali di nazionalità svizzera rischierebbero di perdere il proprio posto di lavoro. Preoccupato per la forte flessione della edilizia, il governo di Berna si accinge ad abrogare il decreto del '72 che vieta, per ragioni anti-inflazionistiche, la costruzione di certi tipi di case ed alloggi. 1. f.

Persone citate: Loche, Zeni, Zenith

Luoghi citati: Basilea, Berna, Ginevra, Neuchatel, Svizzera