Genoa, successo prezioso sul Como

Genoa, successo prezioso sul Como Il Verona è inarrestabile, il Perugia è ancora vittorioso in trasferta Genoa, successo prezioso sul Como Affannosa rincorsa dei rossoblu in difficoltà nel reparto difensivo - Da Corradi il gol vincente a metà del primo tempo - Ancora un'ottima prova di Pruzzo - I ladani hanno dimostrato un certo affiatamento ma mancano di individualità valide (Dal nostro inviato speciale) Genova, 17 novembre. Un Genoa al settanta per cento, proprio a voler essere di manica larga. E se un Genoa così basta a piegare il Como — che non crede abbastanza in se stesso per acciuffare il pareggio —. non basta invece ad evitare qualche fischio. Nessuna contestazione, per carità: ben vengano i due punti, con i tempi che corrono pretendere a tutti i costi anche lo spettacolo sarebbe troppo. Ma un po' di malumore ce, questo Genoa che vuole la serie A e combina troppi pasticci in difesa per essere assolto con formula piena. Mica tutte le squadre, all'attacco, sono fumose come il Como di oggi. L'imputato numero uno è Della Bianchina. I compagni della retroguardia giocano contratti, pieni di paura: non si fidano di lui, anche se non lo ammettono, e oggi se n'è avuta una chiara conferma. Della Bianchina (che si è improvvisato libero, in attesa che possa finalmente giocare Campidonico) avverte il senso di sfiducia che lo circonda e questo certo non lo aiuta a giocare meglio. Se i suoi compagni, appena il pallone arriva in zona, cominciano a tremare come foglie al vento, lui trema un pochino di più, perché sa di avere gli occhi — e forse anche i fucili — puntati addosso. Ogni azione di disimpegno diventa così quasi angosciosa, e il povero Della Bianchina non può mica mettersi a gridare in campo: « Ragazzi, ci sono io, state tranquilli ». Senza contare che, al punto in cui stanno le cose, anche se lo facesse non servirebbe a nulla. Per fortuna, in difesa, c'è Rosato, che con la sua esperienza e le sue doti di gladiatore riesce a mettere un po' d'ordine (e ad incutere un po' di timore, dicono i maligni). Oggi Rosato, dopo avere iniziato su Ulivieri, è stato dirottato su Giavardi, un ragazzino tutto pepe che stava facendo fare figuracce a Rossetti. E se l'è cavata molto bene, trasformandosi poi a tratti in centrocampista e tornando indietro a tappare tutte le falle. Meno male che era in giornata di grazia: perché in difesa, a turno, perdevano la testa un po' tutti, da Della Bianchina a Mosti, da Rossetti allo stesso Bittolo, oggi stranamente nervoso. Una giornata storta, raddrizzata da un gol-capolavoro di Corradi, che al 28' del primo tempo ha raccolto al volo un colpo di testa di Mosti su cross di Rizzo ed ha insaccato da pochi passi, di esterno destro. E non è stata questa la sola azione da gol del Genoa. Il fatto è che la squadra rossoblu, pasticciona in difesa, dalla metà campo in su prende corpo, si trasforma: ha un reparto arretrato da bassa classifica e un attacco da serie A, per cui i giudizi sull'insieme rischiano di essere contrastanti, a volte addirittura contraddittori. Pruzzo e Corradi si intendono quasi alla perfezione: basta servirli decentemente e loro partono In quarta, con dei bagliori improvvisi ed entusiasmanti, e costituiscono spine nel fianco per qualsiasi squadra. Non indugiano | in passaggi leziosi, non cercano il preziosimo: appena sono In zona tirano senza paura: prima o poi un pallone finisce dentro, è fatale. E un gol, in un campionato In cui segnare divento sempre più difficile (Verona a parte, naturalmente), può anche valere due punti. Proprio come è successo oggi. I problemi, insomma, sono tutti concentrati In difesa e se Vin- I cenzi dicesse ciò che pensa — ma non può farlo, ò chiaro — probabilmente non sarebbe molto tenero con Silvestri, che ha fatto partire un libero » vero » come Garbarini. Proprio Garbarini, oggi, è stato uno dei pilastri del settore arretralo dei comaschi, è soprattutto merito suo se i gol non sono stati due, o forse tre. Garbarini è un " pendolare » del calcio: il lunedi e il martedì matI tina è a Genova, dove si occupo di un'agenzia di assicurazioni con Rosato. Il martedì pomeriggio va ad allenarsi a Como, poi torna a Genova ed il mercoledì mattina è di nuovo in agenzia. Quindi torna ancora a Como, e finalmente si ferma e pensa solo al pallone. E nonostante questa vita zingaresca, è ancora fra i migliori. Nessuno poteva prevedere che il lancio di Campidonico fosse addirittura più atteso di quello di Corso, ma la realtà del Genoa di oggi è proprio questa. Il centrocampo non fa faville, ma regge decisamente meglio della difesa. Mendoza tiene troppo la palla ma ha classe. Arcoleo — sostituito nel finale da un Bergamaschi che sembrava stanco ancor prima di cominciare — ha degli spunti notevoli, Rizzo sembra dotato di quattro polmoni e anche questo conta. Nel primo tempo, oltre il gol, tre azioni da rete dei rossoblu: al 13' cross di Arcoleo, testa di Corradi, fuori. Due minuti dopo tiro di Arcoleo, Il portiere non trattiene, ma non c'è nessun genoano nelle vicinanze e l'azione sfuma. Al 19' Pruzzo a Corradi, che piomba sul pallone in velocità, e cerca di sorprendere Rigamonti che sta uscendo dai pali, ma il portiere comasco si flette all'indietro e riesce a bloccare. Nella ripresa c'è un palo di Corradi al quarto d'ora, bilanciato però da pasticci in serie della difesa genoana. Al 70' Lombardi, duramente colpito ad un ginocchio, viene portato fuori a braccia ed il Como resta con dieci uomini, perché Martini ha già sostituito Scanziani. Sarebbe il momento di consolidare la vittoria, ed invece è proprio il Como ad andare vicino al gol, appena un minuto dopo: colpo di testa di Martini, Girardi è un po' coperto, e Della Bianchina respinge a due metri dalla linea. Un secondo tempo deludente, per il Genoa. Ma il Como non ha saputo osare abbastanza, forse si è accorto troppo tardi che il Genoa di oggi aveva le spalle paurosamente scoperte. E nel calcio chi difende una sconfitta di stretta misura, si sa, ha sempre torto. Maurizio Caravella Genoa: Girardi; Rossetti, Mosti; Bittolo, Rosato. Della Bianchina; Rizzo, Mendoza, Pruzzo, Arcoleo (Bergamaschi dal 75'), Corradi. Como: Rigamonti; lardelli, Meigrati; Correnti, Fontolan, Garbarini; Givardi, Scanziani (Martini dal 46'), Ulivieri, Lombardi, Pozzato. Arbitro: Moretto. Rete: Corradi al 28'. Genova. Il genoano Corradi manca il gol nel secondo tempo contro il Como (Telefoto] Serie B - Situazione Risultati e classifica OTTAVA GIORNATA Alessandria - Novara 1-2 Atalanta - Arezzo 0-0 Brindisi - Perugia 0-1 Catanzaro - Avellino 1-0 Foggia - Spai 2-0 Genoa - Como 1-0 Palermo - Parma 1-0 Pescara - Sambcncdcltesc 1-0 Reggiana - Brescia 0-0 Verona - Taranto 4-0 PROSSIMO TURNO <9» giornata, 24 novembre ore 14,30): Avellino - Arezzo; Brescia • Verona; Catanzaro - Atalanta; Como - Pescara; Novara ■ Genoa; Parma - Foggia; Perugia - Palermo; Samoencdeitesc - Reggiana; Spai Brindisi; Taranto - Alessandria. P.ti Partite Reti G V N P PS Verona 14 8 6 2 0 18 6 Perugia 12 8 5 2 1 9 3 Genoa 11 8 5 1 2 9 7 No vara 10 8 4 2 2 11 10 Parma 9 8 3 3 2 9 G Pcscara 9 8 3 3 2 6 4 Brescia 9 8 3 3 2 4 3 Catanzaro 9 8 2 5 1 5 4 AlcssaiHlr. 8 8 2 4 2 5 5 Foggla 8 8 2 4 2 6 7 Palermo 8 8 2 4 2 6 7 Taranto 8 8 3 2 3 7 9 Atalanta 7 8 2 3 3 6 7 Spal 7 8 3 1 4 9 11 Avcllino 6 8 1 4 3 5 6 Brindisl 5 8 2 1 5 6 9 Como 5 8 13 4 3 6 Arezzo 5 8 1 3 4 4 8 Rcggiana 5 8 0 5 3 4 8 Sambcn. 5 8 1 3 4 5 11 Graduatoria dei marcatori 5 RETI: Bonci (Parma) e Sirena (Verona); 4 RETI: Gillo (Novara); Luppi (Verona); Pruzzo (Genoa); 3 RETI: Dalle Vedove (Alessandria); Zigani (Verona); Marcliel (Perugia) e Nobili (Pescara); 2 RETI: Marchesi (Pescara); Mosti (Genoa); La Rosa e Vanello (Palermo); Musicllo e Mastropasqua (Atalanta); Scliilllrìi e Ferrari (Avellino); Pallia e Pelliccia (Spai); Listanti (Taranto); Bertuzzo (Brescia); Siinonato (Sambcnedettcse); Spelta (Catanzaro); Corradi (Genoa); Busatta (Verona).