"Abbiamo mantenuto la calma,, di Cristiano Chiavegato

"Abbiamo mantenuto la calma,, Seghedoni spiega perché la sua squadra s'è imposta "Abbiamo mantenuto la calma,, Il trainer novarese: "Avevo molta fiducia nella squadra, abbiamo meritato di vincere" - Il presidente Tarantola dichiara: "Il nostro primo obiettivo è la salvezza; poi penseremo anche al resto" - Udovicich: "Temevo fosse la mia ultima partita" - I commenti degli altri giocatori (Dal nostro inviato speciale) Alessandria, 17 novembre. Santino Tarantola se ne va. Ha le mani in tasca. Probabilmente tiene ancora le dita incrociate in segno di scaramanzia come di certo aveva fatto dall'inizio della partita. Non è che avesse sfiducia nel suo Novara, ma pare che il numero d'ordine di Questa giornata (il diciassette) gli incutesse un po' di timore. « Un colpo gros- so — fa in tempo a mormorare Il presidente degli azzurri —. Sono contento di come ha giocato la squadra. Siamo usciti bene dopo i primi venti minuti dominati dall'Alessandria. E sono anche particolarmente felice di avere recuperato Udovicich. C'è poco da dire ma un uomo della sua esperienza finisce sempre per essere utile. Anche con i suol anni è sempre una "roccia" specie quando c'è da marcare stretto un avversarlo e da fare attenzione in area ». — Ouesto Novara visto al « Mocagatta » dove potrà andare? « Per carità. Non voglio fare II falso modesto, ma non mi stancherò mai di ripetere che il nostro primo obiettivo è la salvezza. Poi — stia tranquillo — penseremo anche al resto ». — Entrando negli spogliatoi — diciamo — non ci è parso di avvertire un'atmosfera particolarmente allegra. In fondo questa è la prima vittoria in trasferta ed era anche II derby... « Non si impressioni. I ragazzi hanno tutti I motivi per essere felici. Con il premio che era In ballo... Solo che sono giocatori esperti. Lo hanno dimostrato nel momento cruciale della partita, quando perdevano per 0 a 1. A mio avviso abbiamo vinto proprio in quel frangente, mantenendo la calma. I grigi, invece, mi sono sembrati più nervosi. Peccato perché è una bella squadra la loro. Credo che pochi porteranno via punti all'Alessandria in casa ». // presidente corre via verso la macchina, mentre dallo spogliatoio esce Gianni Seghedoni, in maniche di camicia (azzurra). E' un po' sudato e soltanto dagli occhi appare la gioia del successo. Una vittoria che molti sono concordi di assegnare sopratutto all'allenatore del Novara che ha saputo approntare la formazione giusta, con il colpo a sorpresa del ritorno del « vecchio » Udovicich e la mossa di Veschetti su Dolso. Ma // - mister » vuole subito dividere il merito con i giocatori. « Non si può mai assegnare — dice — la palma del vincitore ad un tecnico od a un solo giocatore. Le partite le vincono e le perdono tutti. Oggi il Novara ha giocato bene nell'insieme. Vi avevo avvertito all'inizio della settimana di lasciarmi in pace per trovare la " cubatura " giusta. Cosi ho pensato di mettere Veschetti su Dolso. In fondo sapevo che il mio terzino si sarebbe trovato di fronte l'avversario di maggior classe, ma Intuivo anche che avrebbe avuto spazio per giocare a sua volta. E non mi pare di essermi sbagliato in quanto Veschetti, gol a parte, ha avuto altre buone occasioni per andare a rete o servire favorevolmente I compagni. Gli avevo imposto un lavoro " doublé face " e credo che sia andata bene ». — All'Inìzio però siete apparsi abbastanza in difficoltà... « E' vero abbiamo cominciato in salita. Poi però le redini del gioco sono passate nelle mani del nostro centrocampo. Siamo riusciti a superare il gol a passivo senza perdere la testa, abbiamo rimontato, non si è patito eccessivamente il rigore. Mi è piaciuta soprattutto la reazione dei miei uomini. Anche alla fine quando ho dovuto far uscire Giannini perché non respirava più a causa di una pallonata ricevuta nello stomaco, sostituendolo con Riva, non abbiamo perso il controllo. Non sono abituato a fare pronostici o previsioni ed ammetto che prima della partita avrei accettato anche un pareggio. Tuttavia voglio sottolineare che avevo molta fiducia nel Novara. E sono particolarmente contento perché abbiamo meritato di vincere ». / "ragazzi" intanto si vestono. Commentì pacati, qualche battuta di spirito. « Te l'avevo detto — ci investe capitan Carrera — che avremmo vinto. Loro sono partiti forte, ma poi noi abbiamo dominato tre quarti della partita. Riconosco pure che in alcune occa¬ sioni a noi è andata bene, mentre all'Alessandria è andata male. Comunque Il rigore non c'era. Bachlechner aveva fatto il fallo prima dell'area, ma Manueli è stato furbo a fare ancora qualche passo ». « Comunque — interviene Pinotti — sul tiro dell'ala destra ero pronto. Mi sono tuffato dalla parte giusta. Se il pallone era in porta lo prendevo. A meno che non fosse andato alto ». « Chissà perché — prosegue Carrera — eravamo tutti convinti che non avrebbe segnato quel rigore. Ed avevamo ragione... ». Veschetti, autore del primo gol novarese, è seduto. Forse il duello con Dolso lo ha stancato più del prevedibile. — TI sei reso conto — gli chiediamo — di essere stato /'' uomopartita »? « Abbiamo lottato tutti — risponde. — E mi pare che ora finirà la storia del Novara "squadra da salotto". L'Alessandria ci ha sorpresi un po' all'inizio, creando molta confusione. E' stata una specie di arrembaggio nei primi minuti. Poi ci siamo ripresi e tutto è andato bene. L'uomo più pericoloso fra i grigi è stato Dalle Vedove, fin che è stato in campo. Ora speriamo di continuare la serie positiva ». Dalla doccia arriva anche Udovicich, che forse non si accorge neppure di essere completamente nudo. Il "vedo" è raggiante: « Prima dell'inizio — confessa — avevo paura. Temevo che, facendo una brutta figura, questa sarebbe stata la mia ultima partita. Invece mi sono fatto coraggio e non ho avuto problemi. Franceschelli? Un bravo ragazzo. Forse manca ancora un poco di esperienza. Dopo la partita di Verona e la débàcle avevo anche il timore di essere considerato un menagramo. Ora ho ripreso la fiducia. Speriamo che mi facciano giocare altre partite, ho bisogno di essere sempre sotto pressione per rendere al massimo ». « Sulla schedina del Totocalcio — dice Ghio — avevo messo un pari. E sono stato proprio io a segnare il gol della vittoria. Ero in ritardo sulla palla, quando ho visto Colombo calciare per mettere a lato. Mi sono buttato con tutte le mie forze ed ho toccato la sfera per primo, con la punta del piede destro. In questa maniera mi sono rifatto degli errori precedenti. Dovrei essere multato per la rete sbagliata da solo davanti a Pozzani. Incredibile come si fanno certi errori ». / giocatori salgonl sul pullman. Ai lati, separati dalla rete metallica, ci sono alcuni tifosi, con bandleroni azzurri. I novaresi in verità ci sono apparsi in numero inferiore al previsto al "Moccagatta". Non hanno però mai cessato di sostenere la loro squadra. Un tifo abbastanza corretto, tanto è vero che gli incidenti fra le due fazioni sono stati trascurabili. Per ultimo giunge Riva. Ha giocato per 20 minuti. « Domani — chiede a Seghedoni — posso fare riposo? ». « No — è la risposta —, domenica c'è il Genoa ». Cristiano Chiavegato Ghio, gol della vittoria

Luoghi citati: Alessandria, Novara, Verona, Veschetti