E' il classico dell'anno

E' il classico dell'anno CRONACA DEGLI SPETTACOLI ,\LLATELEVISIONE E' il classico dell'anno Ieri la la puntata di "Anna Karenina" ■ Oggi "Piccole volpi" di Wyler con Bette Davis Anna Karenina, definito «il classico televisivo dell'anno» dal settimanale della Rai, ha esordito iersera sul Nazionale, seguito da milioni e milioni di spettatori. Qualche estate )a, quando venne teletrasmesso il secondo dei due film in cui l'eroina tolstoiana è impersonata da Greta Garbo, l'indice di ascolto e di gradimento fu assai alto. Altrettanto lo sarà adesso che la storia di Anna e della sua passione disperata per il brillante ufficiale conte Wronsky è distesa in uno sceneggiato che per sei domeniche richiamerà davanti al breve schermo casalingo sia chi ha letto le circa novecento pagine del romanzo, sia quelli che lo ignorano (e che la illustrazione televisiva dovrebbe invogliare a leggere). Dalla puntata di ieri già risultano evidenti l'impegno p, oduttivo e la sollecitudine registica con cui si sono affrontate le difficoltà che comporta una trascrizione visiva non sommaria del grande testo. Sandro Boichi è il regista tradizionale che occorre per mettere in immagini una vicenda che la popolarità del libro ha reso familiare a una grande massa di lettori. Anche se ottocentesca, è questa une passione da non dissacrare, e nemmeno da tradire con quegli eccessivi slittamenti romantici che, cedendo alle lusinghe facili del melodramma, avevano viziato più d'una delle tante versioni cinematografiche del romanzo. Come s'è visto dalla prima puntata, la sceneggiatura di Renato Mainardi e di Bolchi stesso, dà rilievo a quella che in termine tecnico si chiama la «seconda storia» dell'intreccio, e ha come principali interlocutori Nicola Levin e Kitty, impersonati da Sergio Fantoni e Valeria Ciangottini. Due personaggi che il cinema ha quasi sempre trascurato, anche se il primo è, in qualche modo. l'«ombra» dell'autore Leone Tolsioi, interessato come lo scrittore non solo alla vita rurale, ma partecipe delle durezze e delle amarezze che affliggevano un secolo fa i lavoratori della sua terra. Levin iersera è subito entrato in scena, e v'è stato un bel po' prima che la «storia. principale», centrata su Anna e Wronsky, avesse inizio con l'episodio dell'arrivo di lei e l'incontro con l'uomo che muterà la sua vita. Dei maggiori interpreti, Lea Massari e Pino Colizzi, si dirà più ampiamente dopo che il futuro sviluppo del racconto ne metterà meglio a fuoco le doti. La prima, attrice fervida ed emotiva chiamata qui alla sua più alta prova sul piccolo schermo, è subito apparsa capace di vivere il personaggio con intensa e sofferta umanità. Il secondo dà a Wronsky un'impronta militare per ora forse un po' flebile, mentre già ben calibrato appare invece l'Alessio Karenin di Giancarlo Sbragia. ★ * Sul Secondo una concomitanza che avrà suscitato liti in famiglia: le donne, attratte da Anna Karenina, saranno state riluttanti al desiderio degli uomini decisi a trascorrere Un'ora con Brigitte Bardot, brillante «special» cantato e recitato da B.B. e inserito nel ciclo «1 grandi dello spettacolo», curato da Lilian Terry. Favoleggiata dal trucco e dalle acconciature, moltiplicata fino a sei dalle magìe del video, semplice e tuttora affascinante, la diva ha voluto esibirsi anche come cantante. Non avrà aggiunto gran che alla sua fama, ma ha dato l'impressione di una classe inappuntabile e di un franco senso della professione. Senza commenti inutili e divagazioni registiche, la trasmissione ha occupato onorevolmente la sua ora in prima serata. ★ ★ Stasera sul Nazionale, uria Bette Davis d'annata (1941) apparirà attrice straordinaria in Piccole volpi, sesto film della rassegna dedicata a William Wyler. Trasposi¬ zione d'un nolo dramma di Lillian Hellman, esso è l'acre pittura della degenerazione cuna famiglia aristocratica che da tempo signoreggia su di una zona del «vecchio Sud» intorno al 1900. Una donna. Regina (Bette Davis), rapace per istinto, allo scopo d'aggiungere ricchezza a ricchezza cerca di spezzare il fidanzamento della figlia (Teresa Wright) con un giovane idealista (Richard Carlson). Quando il marito malato di Regina (Herbert Marshall) rifiuta di passarle il danaro ch'ella pretende, la perfida dà fondo alla propria malvagità, e con cìnico calcolo lo lascia morire per ereditarne le sostanze. La bravura di Wyler si manifesta soprattutto nella magistrale direzione degli attori. a. vald. Giancarlo Sbragia insieme con Lea Massari, ieri, in una scena del teleromanzo