Il Pescara in cattedra Rossoblu sconfitti (1-0)
Il Pescara in cattedra Rossoblu sconfitti (1-0) Il Pescara in cattedra Rossoblu sconfitti (1-0) (Dal nostro inviato speciale) Pescara, 3 novembre. Trentacinquesimo del primo tempo: il Pescara, che affronta il Genoa senza alcun timore reverenziale, imposta un'azione a metà campo: l'interno sinistro Nobili riceve dal « libero » Rosati, gioca Bittolo con una finta di corpo e va via solo mentre i difensori liguri hanno un momento di esitazione. Nobili è ancora solo ad una ventina di metri dalla porta e decide di rischiare il tiro prima di dover affrontare il sopraggiungente Della Bianchina. Girardi, il portiere del Genoa, è nettamente in ritardo, forse ha valutato male la traiettoria del pallone anche perché ingannato dal sole basso sul campo: la palla, colpita di destro, scuote la rete a fll di palo, quando l'estremo difensore genoano si decide per un tuffo ormai inutile. Cosi la matricola Pescara ha costruito la sua più sorprendente vittoria; cosi il Genoa si è fabbricato la seconda sconfitta consecutiva. Poco conta che nei restanti 55 minuti di gioco i rossoblu liguri si siano animosamente battuti, sfiorando ripetutamente un pareggio che non avrebbero demeritato e che è sfumato, non solo per un palo di Pruzzo, ma anche e soprattutto per le sorprendenti parate dell'anziano Cimpiel. In serie B non esistono né partite facili né avversarie rassegnate: basta, un errore per perdere e il Genoa a Pescara l'ha commesso veramente macroscopico e purtroppo irrimediabile. Il ritorno di Bittolo a centrocampo e quello di Pruzzo in prima linea hanno ridato un certo tono alla squadra che, secondo l'allenatore Vincenzi, s'è mossa molto meglio che a Taranto, in modo tale da non meritare la punizione della sconfitta. Purtroppo questi ritocchi non sono bastati a dare al Genoa un apprezzabile equilibrio anche in difesa, a garantirgli una meccanica di scambi nelle marcature tale da Impedire che le puntate offensive del terzino sinistro Mosti si trasformassero in un boomerang. Ogni volta che l'atletico numero 3 ligure si spingeva avanti a sostegno delle punte, si creava nella sua zona un vuoto che ness:ino riusciva a colmare. La difesa genoana annaspava paurosamente anche perché Rosato non è al massimo della forma e Della Bianchina come libero è solo un volenteroso sostituto da cui non si possono pretendere miracoli. Le recriminazioni di Vincenzi per 11 pareggio sfuggito devono anche tener conto, insomma, che se il Pescara avesse avuto qualcosa in più della velocità e dell'entusiasmo certe smagliature nell'assetto difensivo rossoblu non sarebbero state certamente perdonate. Prima del gol, una punizione di Pruzzo da venticinque metri era stata deviata in angolo da Cimpiel, che aveva poi abilmente anticipato l'intervento di Arcoleo su cross dello stesso Pruzzo. Dopo il gol al quale il Pescara si ora preparato fallendo una grossa occasione con Rasati al 28', i biancazzurri abruzzesi hanno dovuto far fronte alla rabbiosa controffensiva del Genoa. Vincenzi ha mandato in campo al 55' il nuovo acquisto Rizzo, arretrando Bittolo e rimandando negli spogliatoi il terzino Rossetti. L'aggiunta di un « cervello » in mezzo a gente che correva senza troppo raziocinio si è fatta sentire in modo benefico sui contrattacchi rossoblu: al 62' Rizzo ha servito Marchiti!, il cui colpo di testa ha obbligato Cimpiel alla prima delle sue grandi parate; il portiere del Pescara si è ripetuto al 70', ancora su tiro di Marchini (parato in due tempi) e al 72' su colpo di testa di Pruzzo, mentre al 76' è stato il palo a sostituirsi al portiere, ancora su una deviazione di testa di Pruzzo, servito da Arcoleo. Gianni Pignata Pescara: Cimpiel; De Marchi, Bertuolo; Santucci, Ciampoli, Rosati (dal 56' Ciardella); Bennati, Lopez, Serato, Nobili, Marchesi. Genoa: Girardi; Rossetti (dal 55' Rizzo), Mosti; Bittolo, Rosato, Della Bianchina; Perotti, Arcoleo, Pruzzo, Chiappara, Marchini. Arbitro: Menegali. Rete: Nobili, al 35'.
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