Allarme in Usa, dove è finito l'uranio rubato alle industrie? di Vittorio Zucconi

Allarme in Usa, dove è finito l'uranio rubato alle industrie? Si teme che possa servire al "terrorismo atomico 99 Allarme in Usa, dove è finito l'uranio rubato alle industrie? ( Dal nostro corrispondente) Washington. 50 dicembre. L'America chiude questo suo tormentalo 1974 con una serie]di brulle notizie. Lo scandalo | Cia continua a lievitare e una ..purga segreta» sarebbe in corso5 all'agenzia di spionaggio: lo scandalo delle «bombe atomiche1 private» è scoppialo domenica 1 con la notizia che enormi quan- ! tilà di uranio e plutonio sono ■■dalle scorie di indùstrie I mdalo sparite nucleari nel Paese: lo dell'economia si approfondisce, con il presidente Ford che palleggia varie ipotesi di intervento lasciando intanto che la recessione faccia il suo corso. E' un drammatico panorama, che questa enorme cassa di risonanza che è l'America fa apparire ancor più fosco. L'anno del Watergate lascia in eredità al 1975 frutti amari. Le «bombe» — Ultima, malvagia strenna di l'ine anno, questa vicenda delle «bombe atomiche» private è. più che una rive-1 1 azione, la somma di sospetti, inchieste, dati che da qualche tempo circolavano nel Paese. I sistemi di sicurezza delle industrie nucleari privale sarebbero pietosi, e quintali, tonnellate di uranio arricchito e plutonio (componenti centrali delle armi atomiche) mancherebbero dagli inventari di tali società. Materiale radioattivo sufficiente per costruire almeno selle bombe sarebbe dunque in mani misterióse, in America, e l'Fbi ha ammesso di avere ricevuto negli ultimi mesi notizie di «ricatti all'atomica». Si traila forse di scherzi idioti o di semplici «bluff» dicono gli agenti dell'Fbi, ma l'agenzia investigativa sia prendendo «molto sul serio» (dicono oggi fonti dell'Fbi stesso) le minacce. Rubare e far uscire plutonio e uranio da impianti nucleari sarebbe cosa semplicissima e non troppo pericolosa, con le dovute precauzioni. Il plutonio è ad esempio trattato in pallottole non più grandi di una piccola gomma da cancellare e si può nascondere ovunque. Le liscile delle fabbriche e centrali che manipolano elementi radioattivi sono controllate con contatori Geiger, ma i controlli sono sospesi durante le esercitazioni d'allarme. Dice il New )'ork Times che la «Atomic Energy Commissioni» teme governativo) c varie società privale non sono in grado di stabilire ove siano finiti quintali di uranio e plutonio. Numerosi impiegati statali e privali sono stali arrestati mentre facevano uscire questi clementi da impianti, e ceno molti altri sono passali inosservati. La «Commissione per l'energia atomica» riconosce che il plutonio e l'uranio arricchito potrebbero essere in mano di gruppi terroristici, in Usa come all'estero, e dunque tali gruppi potrebbero aver costruito Ibombe rudimentali, ma spaven- tesamente letali. I.o scandalo delle «bombe private» ha molti aspeiti inverosimili, ma la sparizione di notevoli quantità di elementi fondamentali è provata e inquietante. L'economici — Dalle montagne di Vail (Colorado), dove Ford è in vacanza e governa il Paese, giungono indicazioni secondo cui il Presidente starebbe finalmente per adottare provve- dimenti di rilancio dell'economia. Sollecitato dai suoi consiglieri ufficiali e da economisti in lutto il Paese lil solo Friedman sostiene ancora che i peri- eoli di recessione sono esagerali oltre misura dai giornali) Ford ha abbandonalo l'idea di una sovratlassa sui redditi, di sapore deflazionistico, in favore del contrario, uno sgravio fiscale, a l'ine di rilancio della domanda. Questa riduzione dovrebbe re-stituire ai contribuenti circa 1015 miliardi di dollari (dai 6 ai nove mila miliardi I spingendo la domanda o trasformandosi in risparmio, dunque in danaro disponibile per investimenti, so-pratlutto nel settore edilizio. Il pendolo dell'incertezza fordiana sembra dunque essersi mosso dalla «lotta all'inflazione» alla baitaglia anti-recessione. La risposta vena il 20 gennaio, quando Ford slesso chiarirà il suo pensiero nel discorso ••sullo stato dell'Unione» di inizio anno. A quella data, il Paese saprà finalmente se il 1975 sarà l'anno della seconda grande depressione (ormai inevitabile, al passo attuale, dicono gli economisti) o se il governo sceglierà teiapic meno dolorose per uscire dal ciclo negativo dell'economia. La Cia — Dopo le dimissioni del capo del controspionaggio. Angleton, avvenute dopo le ri- velazioni del New York Times (e lo slesso Anglelon potrebbe essere stato ita le fonti del gioì- naie, essendo ormai alla soglia della pensione) altri 3 iniportan- da mercoledì. 1° giorno dell'ari 1 lro sono Raymond Rocca, vice di Anglcton, William Hood- "'P° dei servizi esecutivi de) controspionaggio. Newton M'Ite*, responsabile diretto delle operazioni del contróspioiiaggid. " direttore della Cia. Còlby, ha ■8'^ accettalo le dimissioni, sotto- scrivendo' to' pratica la decapila- ti personaggi della sezione con-trospionaggio hanno dato le lo- eusala di aver condotto, per un numero indefinito di anni (si parlò del quinquennio '68-'73, oggi si arriva l'ino agli Anni '50). controlli e schedatine su i1 zione di questo settore della ICia. A Washington si parla apertamente di «purga», di un'a-1zione volta a troncare all'inizio lo scandalo dando all'opinione pubblica le teste della divisione Icontrospionaggio. IQuesta è infatti la sezione ac-, plachi l'indignazione del pubbli- CO, attizzala quotidianamente dai giornali, lord e Kissinger ne sono convinti: in una nota di i accompagnamento al rapporto cittadini americani negli Usa: [ Tinte Magazine scrive stamani che Ira le vittime del «Sifar» americano vi sono almeno un giudice della Corte Suprema, Douglas, tre deputati, un senato- re E' assai dubbio tuttavia che la «purga» al controspionaggio male le accuse di ingerenza deila Cia sul territòrio Usa (cosi allenila il senatore Proxmiie. influente democratico). Ford vcdrebbe con favore la commissio sulla Cia inviato al Presidentenei giorni scorsi (redatto dal di-tettoie dell'agenzia. Colby) Kis-singer suggerisce là creazione diun comitato d'inchiesta governa-tivo sulla centrale spionisticada lui stesso presieduto. Poichénel rapporto sarebbero confer ne d'inchiesta proposta da Kissinger. La Casa Bianca vorrebbe cioè cavalcare la tigre delloscandalo e non lasciare l'iniziati-va delle indagini solo al Parla menlo. come accadde nel Water gate, con i risultali che cono sciamo. Vittorio Zucconi

Persone citate: Colby, Friedman, Geiger, Kissinger, Newton, Raymond Rocca, Ultima, William Hood

Luoghi citati: America, Colorado, Usa, Washington