Aveva ragione il pubblico di Giovanni Arpino

Aveva ragione il pubblico Bernardini parla, sentenzia e sbaglia Aveva ragione il pubblico Noi non siamo nati ieri, ma lui si. E questo «lui» sta per il commissario unico della nostra Nazionale di calcio, dottor Fulvio Bernardini, settantanni portati benissimo, gote assolate dal sole rivierasco, sogni (o illusioni?) coltivati in clima ottocentesco. Ne sopportiamo tante, noi italiani, si sia o no tifosi. Ma non ci va di digerire un incredibile ipse dixit, soprattutto su un argomento opinabile qual è il football. I tempi sono calamitosi, non giurano sulle loro scienze gli economisti, i politologi, i futurologi, chi detiene il potere e chi lo contrasta. Come sappiamo, s'è sbagliato più di un prete a dir messa, in questi anni difficili. Ma lui, il «Dottore», non sbaglia. Lui sa. Lui giura di essere l'unico ad aver ragione. Dopo averne combinate di ogni colore, mandando al macero a Genova dei poveri ragazzi pedatanti, al cospetto di quarantamila persone che versano novanta milioni alle casse federali e una montagna di cuscini di carta in campo, dopo essere stato esaminato da un'infinità di teleutenti domenicali, il Bernardini si asside davanti alle «camere» della Rai, finge il solito dribbling tra nuca e spalle, fa: «La gente non capisce. Cosa volete che sappia in fatto di gioco». Un tornado di telefonate si abbatte sui centralini del jgiornale. C'è persino chi vor- jrebbe pubblicare, a paga- :mento, uno scritto contro tanta prosopopea bernardi- !nesca. Tutto puoi dire a un 'italiano d'oggi, su qualsiasi | tema puoi dileggiarlo o ta glieggiarlo, ma non gli farai mai ingoiare insulti simili, Se non sa di football, che mai capirà, infatti? In meno di venti secondi il «Dottore» s'è tagliato da solo, alla base, il monumento che lo reggeva. Era un personaggio anziano, ben visto, accettato anche se perdente. Forse perché corrispondeva all'italiano che non sa più far «miracoli». Oggi il «Dottore» si trova addosso un'etichetta micidiale. Perché i suoi compatrioti, che hanno scarsissima memoria per scandali, disastri, lacerazioni c lutti civili, quando si tratta d\ pallone diventano elefanti non scordano una virgola. Ma lui «capisce», lui è «unico» per qualifica professionale, lui è il fidanzato della Squadra Azzurra, che gli altri vedono solo come irraggiungibile amante. Di qui la spudoratezza di quell'ipse dixit, autentica voce dal sen fuggita. Nessuno, in calcio, può pronunciarla, neppur ! vincendo. Figuriamoci chi non ne imbrocca una, come appunto è accaduto al «Dottore». Si sono dimessi due importanti generali, in questi giorni. Perché Bernardini non li imita o non è invitato a imitarli? Tra noi che «non capiamo» e lui che sa tutto, corre troppa differenza, ormai. Urgente è l'addio. Giovanni Arpino Fulvio Bernardini

Persone citate: Bernardini, Fulvio Bernardini

Luoghi citati: Genova