Accordo fatto per la Venchi Unica l'azienda ritornerà alla normalità

Accordo fatto per la Venchi Unica l'azienda ritornerà alla normalità Accordo fatto per la Venchi Unica l'azienda ritornerà alla normalità A Roma: assicurato lo sviluppo produttivo e il mantenimento dell'occupazione - Per i duemila dipendenti il lavoro verrà ripreso il giorno 7 gennaio E' stato siglato ieri a Roma, presso il ministero del Lavoro, presenti i rappresentanti dei sindacati alimentaristi, l'assessore regionale al Lavoro Conti, il dott. Marcello Lauro e il dott. Genoe- se Zerbi, rispettivamente presi- dente del Consiglio di amministrazione e amministratore delegato della società, l'accordo che pone fine alla lunga vertenza della Venchi Unica, l'industria dolciaria torinese minacciata di smantellamento a causa delle difficoltà succedute al crack finanziario di Sindona. La lotta dei duemila dipendenti (Venchi Unica - Maggiora - Talmone e filiali) è durata oltre tre mesi, dall'autunno a oggi. In nu¬ to questo periodo nell'azienda, la cui vita è apparsa sospesa a un filo soprattutto a causa delle re- • strizioni creditizie, ì lavoratori hanno continuato la produzione, battendosi con l'aiuto dei poteri pubblici, contro ogni manovra oscura. A proposito di tutta la vicenda si è arrivati a parlare di «giallo», ricco di colpi di scena su uno siondo di incertezza per le maestranze. Ora sembra che con la fine del- l'anno la nuova società rilevi, pa- gando un miliardo e duecento milioni alia Banca Privata (in liquidazior») il pacchetto azionario della liVenchi». La gestione dell'azienda rìtenerà normale, allontanando i ventilati pericoli per l'occupazione. La trattativa fra la delegazione di sindacalisti (Carla Dappiano, Salvatore Mancuso della federazione unitaria alimentaristi; Lattes e Delpiano per le confederazioni; Gianfagna per le segreteria nazionale Filia) e i rappresentanti dell'azienda si è conclusa con la mediazione del ministro del Lavoro on. Toros. del sottosegretario on. Tina Anselmi, del ministro dell'Industria on. Donat-Cattin, che garantiscono il rispetto dell'accordo, che assicura «io sviluppo produttivo il mantenimento dell'occupazione^ ' L'intesa raggiunta ieri prevede i che per tutto il '75 l'azienda non ' effettuerà licenziamenti né porrà le maestranze in cassa integra- zione. Se dovesse mancare la ma- teria prima e l'azienda dovesse1 fare ricorso perciò alla cassa integrazione, il problema dovrà essere discusso preventivamente con , slndacatl. Entro j primi di marzo si discuterà con le organiz zazicni sindacali e il consiglio di fabbrica il «piano produttivo col- legato all'organizzazione del lavoro e ai livelli occupazionali». Riguardo alla parte salariale, entro il 9 gennaio '75 saranno erogate 100 mila lire a tutti i dipendenti come acconto di tredice- sima. Entro il 13 gennaio sarà pagato lo stipendio di dicembre agli impiegati; per il 20 gennaio lo stipendio di dicembre verrà dato anche agli operai. I lavoratori hanno deciso di riprendere il la- voro. dopo le feste, il 7 gennaio.

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