Scarcerati i fratelli accusati da Berrino

Scarcerati i fratelli accusati da Berrino Entrambi erano detenuti ad Imperia Scarcerati i fratelli accusati da Berrino Ezio e Vincenzo Mombelli erano sospettati di aver sequestrato l'industriale di Alassio - "Mancanza di indizi sufficienti" (Dal nostro corrispondente) Alassio, 23 dicembre. Ezio e Vincenzo Mombelli, i due fratelli di Solva di Alassio, accusati del rapimento di Mario Berrino, il comproprietario del caffè Roma, sono stati rimessi in libertà dopo quasi cinque mesi e mezzo di carcere: il giudice istruttore, dottor Vincenzo Ferro, ha firmato stamane il provvedimento motivandolo con «mancanza di indizi sufficienti» per sostenere la loro responsabilità. Hanno lasciato il carcere di Imperia, nel quale erano stati trasferiti da qualche tempo, alle 17,15; ad attenderli tutti i familiari, genitori, Marinella Panerò, moglie di Ezio, con i due figlioletti, Domenico, di 5 anni e Luigi di 2 anni, la sorella Vania ed il collegio dei difensori, professor Pietro Nuvolone e gli avvocati Isidoro Bellando ed Umberto Ramella. Ezio e Vincenzo Mombelli, di 32 e 22 anni, erano stati arrestati nel pomeriggio del 16 luglio scorso, dopo il riconoscimento di Mario Berrino che, dopo un incontro con il fratello maggiore, aveva dichiarato di trovarsi di fronte ad uno dei rapitori. Il sequestro era avvenuto quattro giorni prima, nella notte fra l'8 ed il 9 luglio. Venne poi pagato un riscatto di 300 milioni. Stamane Berrino, dopo aver appreso la notizia della imminente liberazione degli arrestati, non ha voluto fare alcun commento. Si è limitato a dire «Ho aiutato la giustizia per quanto possibile, non ho nulla da dichiarare». Gli ultimi atti istruttori che hanno preceduto il provvedimento del magistrato, sono stati il deposito di due perii zie, una fotografica circa il colore degli occhi di Ezio i Mombelli che sono marrone (Berrino aveva detto che erano di un azzurro inconfondibile), ed una calligrafica. Le conclusioni del perito calligrafo escludono che qualcuno dei due fratelli abbia potuto scrivere di proprio pugno un messaggio che venne recapita i to ai familiari di Mario Berri no. Nelle precedenti fasi dell'istruttoria, il magistrato aveva interrogato una trentina di testimoni che avrebbero escluso la partecipazione dei fratelli Mombelli al ratto ed al piantonamento nella zona di I Sant'Anna ai Monti, in quan- to, nei giorni della prigionia del Berrino, avevano svolto regolarmente le proprie occupazioni. Un colpo di scena si ebbe il 5 novembre scorso: il magistrato istruttore, dott. Ferro, incriminò per falsa testimonianza e calunnia Mario Berrino che, colto da malore, venne ricoverato prima all'ospedale di Savona, poi all'in! fermeria del carcere di Marassi. Il giorno successivo il procuratore della Repubblica, dottor Giovanni Tartuffo, lo prosciolse e ne ordinò la scarcerazione, g. m.

Luoghi citati: Alassio, Imperia, Roma