Le feste in casa davanti al teleschermo western, musical e grande "Traviata,, di Ugo Buzzolan

Le feste in casa davanti al teleschermo western, musical e grande "Traviata,, Tre giorni di spettacolo tv, da stasera a Santo Stefano Le feste in casa davanti al teleschermo western, musical e grande "Traviata,, Cosa ci offre la Tv a Natale? E' la domanda che ci rivolgiamo, arrivati a quest'epoca, da quasi vent'anni. Cominciamo col dire che l'atmosfera natalìzia sul video viene data principalmente da due presenze un po' contrastanti, ma che nella circostanza convivono: i programmi religiosi e la pubblicità. Avremo stasera in « mondovisione », cerimonie e Messa con l'intervento del Papa; avremo trasmissioni edificanti per i più piccini e, fra un Tic-Tac e un Arcobaleno, rubriche tipo « la fede oggi » con il rinforzo di cori angelici; e avremo, infilati nei programmi cosiddetti di divertimento, dieci minuti di predica (secondo canale, verso le 22). Domani, Natale, la Messa arriverà, in Eurovisione, dalla Francia, e sarà seguita, pure in Eurovisione, dal messaggio natalizio e dalla benedizione « Urbi et Orbi » del Pontefice. In serata il « na- \ ; zionale » si concluderà austei rumente con il servizio spe1 ciale del telegiornale dal tii tolo « Il pellegrino di Dio ». Accanto, prima e dopo, la pubblicità che dà l'idea, anche se così non è, di essere stata aumentata per le feste. E' comunque, alla faccia dell'austerity nazionale e mon| diale, alla faccia degli stipen, di tartassati delle tasse, un incitamento fragoroso al consumismo; si sprecano i panettoni, ì dolci, le tavole riccamente imbandite, lo champagne naturalmente scorre a fiumi, tutti mangiamo a quattro gcnasce e bevono senza : risparmio, tutti sono in abi1 to da sera felici e sorridenti ! sullo sfondo di un caminetto scoppiettante, e si scambia\ no con frenesia confezioni regalo sotto favolosi alberi dì Natale... I tortellini dilagano fumanti a valanga, non puoi rifiutare l'aperitivo, devi ubriacarti di whisky. Poi, per favorire il ruttino, c'è una cascata di amaro amarissima, e per l'inevitabile emicrania, ecco scendere piogge di pastiglie miracolose... Questa è la visione tipica del Natale attraverso la Tv. Ovviamente e fortunatamente esiste anche dell'altro, chi ha tempo alle 18 e 45 di oggi dia un'occhiata, sul « nazionale » a Western, primo amore: ne vale la pena, il programma è pieno di brani di celebri film. In serata c'è l'edizione natalizia di « Giochi senza frontiere » che si chiama Giochi sotto l'albero: per l'Italia partecipa Courmayeur. In coscienza non sappiamo se questo numero d'occasione sia raccomandabile. Sull'altro canale, sei cartoni animati di Braccio di ferro. Una vigilia così e cosi. Diremmo una vigilia di astinenza e povertà. Meglio domani. Natale, che per lo meno sul «secondo» alle 21 presenta un gran bel film. Il cavaliere della valle solitaria, realizzato da Geor- ; ge Stevens nel 1953. protagonista Alan Ladd affiancato da Vari Heflin e Jean Arthur, da Jack Palance nel ruolo del cattivo e da Brandon De Wilde che è il bambino. Ricordiamo che, quando uscì, il film costituì una grossa sorpresa. Stevens era sempre stato considerato un buon mestierante e niente di più: quella storia di un pistolero vagabondo, che sosta in una fattoria e vien per così dire lambito e riscaldato dall'affetto e dall'intimità d'una famiglia e che dopo il regolamento dei conti con i banditi della zona riprende il suo cammino e si allontana per sempre da una terra dove per gente come lui non Ce più posto, arrivò come una rivelazione. Pareva un'opera che chiudesse l'epoca western e strano, il cavaliere solitario, assumeva l'apetto romantico dell'ultimo guerriero, che compiuta una missione di violenza per stabilire la pace, depone le armi e si dilegua nell'oscurità incombente e misteriosa... D'accordo, il film sarà stato sopravvalutato, sarà costruite, sarà scaltro, sarà sentimentale, probabilmente oggi risulterà meno bello perché invecchiato: ma pensiamo che restì ancora e sempre un esempio irripetibile di western poetico e struggente, ricco di pathos e di finezze psicologiche: basti pensare al legame che si stabilisce tra Shane e il bambino, all'amore senza speranza che ha il cavaliere solitario per la moglie dell'amico. C'è anche dopodomani, giorno di Santo Stefano e qui esulteranno i patiti dell'opera perché sul « nazionale » andrà in onda La traviata, una signora Traviata con Mirella Freni, il tenore Bonisolli e Sesto Bruscantini che, deposti i panni del giocondo cantante rossiniano o donizettiano, si calcherà in cajio la tuba del vecchio Germont. E per chi ama la mondanità, segnaliamo il Gala degli artisti da Parigi, con un sacco di attori e una parodia de «La grande abbuffata», interpreti Togv.azzi. Michel Piccoli e Philippe Noiret. Ancora una cosa: se non lavorate, se non avete niente da fare, se non siete in giro per commissioni, ricordatevi che alle 19 c'è sul « secondo » L'epoca d'oro del musical americano: aprite la tv a quell'ora, e finalmente la sventurata e semi-clandestina rassegna avrà un po' di pubblico. », D i Ugo Buzzolan

Luoghi citati: Courmayeur, Francia, Italia, Parigi