Il pino in casa

Il pino in casa Il pino in casa Per chi si è lasciato convincere anche quest'anno all'acquisto dell'albero di Natale, i consigli per evitare che muoia Globi colorati e fili d'argento, l'albero di Natale stanotte sarà uno sfavillio di riflessi e di luci. Ha un aspetto ricco, pretenzioso. In fondo tradisce di essere una cosa voluttuaria, uno spre co in momenti difficili per la maggior parte delle famiglie. Costa cara l'alimentazione; l'abbigliamento ha fatto balzi strepito i nei prezzi di listino: per il riscaldamento il gasolio prende una grossa fetta degli stipendi, mentre le spese per la casa aumentano a dismisura. In questo panorama di peripezie reali per chi amministra il bilancio familiare, l'abete sembra non trovare più spazio, perché ai ricordi e alle tenerezze sentimentali si rinuncia presto quando mancano i quattrini. » Sarà un Natale disadorno ». si rammaricano alcuni. Altri pensano di soddisfare il desiderio dei bambini e le necessità dei portafogli con quei piccoli pini di plastica che la manìa consumistica ha sostituito r.egli ultimi anni all'albero vivo. Sono oggetti un po' insipidi, anche costosi: hanno però il vantaggio della durata: gli aghi non cadono nel breve intervallo tra Natale e Capodanno. Capita però che molti pur ripromettendosi di non cedere alla lusinga, la vigilia della festa accettino ancora una volta la tentazione. Dicono al Mercato dei fiori: ■ / visitatori dell'ultim'oro sono sempre numerosi. Quest'anno però le richieste di pini sono state inferiori rispetto allo scorso Natale ». Si attende oggi l'ultima ondata di acquirenti, che preferiscono cercare un pino al Mercato dei fori anziché sui mercati rionali o nei negozi. I prezzi sono senza dubbio più convenienti, dalle 600 lire per un alberello di 80 cm alle 5 mila lire di piante robuste e fronzute alte circa un metro e mezzo. ■ La spesa inedia — dicono gli esperti del Mercato dei fiori — oscilla tra '-• 2VJ0 e le 3500 lire ». ■ E quando è in casa — domanda la signora Giovanna — come impedire che gli aghi cadano troppo presto? ». + * Secondo la dott. Elena Aerati dell'Istituto di orticoltura e floricoltura dell'Università di Torino o^corro.io molte cure: -Conviene mettere il vaso in un recipiente pieno d'acqua in modo che per capillarità la terra sia sempre ben intrisa. Assicurare un elevato grado di umidità del terreno è il metodo più sicuro per protrarre la conservazione del pino in un alloggio ». Certo sarebbe più consigliabile lasciarlo sul balcone, esposto all'aria, alla pioggia e — se la tradizione non ci tradisce — anche alla neve che non dovrebbe mancare a Natale. Esiste anche un sistema, messo a punto dal Foresi Service del Dipartimento dell'agricoltura americano, per mantenere freschi gli aghi. Spiega l'esperta: « Si deve preparare una soluzione di nove parti di silicato di sodio e una parte di acqua: al tutto si aggiunge un cucchiaio di un agente bagnante (un qualsiasi detersivo casalingo può servire allo scopo). Si irrora quindi la soluzione sugli aghi mediante un comune spruzzatore per insetticidi ». Un'operazione abbastanza complessa che deve essere eseguita su un balcone o su una terrazza per evitare spruzzi e macchie su pavimenti e tappeti. Ma se il posto riservato all'albero di Natale è in casa, bisogna rassegnarsi: la sua vita sarà stentata, spesso una lenta agonia. » Deve stare in un punto fresco — spiega l'esperta—, lontano da caminetti, radiatori e televisione ». Siamo d'accordo, ma preferiamo pensare che nessuno compri un abete vivo con radici complete per sottoporlo a questa tortura. Per la festa in famiglia basta un ramo, egualmente bello e meno costoso anche se il suo destino è di finire a pezzi in un camino. Non si paga per ora la tassa straordinaria In luglio tutti eravamo oppressi dal pensiero dell'una tantum sulle aulo e sull'alloggio in proprietà. Per l'automobile ormai abbiamo già pagato, mentre il oericolo di dover sborsare altri quattrini per l'alloggio è — almeno per ora — sfumato. Oualcuno però non ne è convinto. I decreti-legge che si sono susseguiti in proposito e la definitiva legge hanno confuso le idee. Il signor Francesco Negro teme di commettere un errore e chiede spiegazioni. « Che line ha latto l'imposta straordinaria sulle case di abitazione prevista nel decreto legge 6 luglio "74? L'articolo numero 5, nel quale si affrontava questo problema, manca del tutto nello successiva legge del 17 agosto che modificava il decreto. E noi allora che dobbiamo fare? Pagare oppure no? ». ** Non pagare. Infatti nella legge di conversione del decreto legge l'imposta straordinaria prevista sugli alloggi è stata espressamente soppressa. -Non sussiste perciò — spiega l'avvocato — alcun obbligo di dichiarazione di tale imposta. E' previsto che la materia sarà oggetto di legge ordinaria ». Piccola posta * Avete mai assaggiato la crema di cavolfiore? L'esecuzione non è difficile seguendo questa ricetta di Garbagnoli. Ingredienti: 500 grammi di cavolfiore. 350 grammi di patate, un quarto di latte, 30 grammi di burro. 20 grammi di parmigiano grattugiato, sale e pepe. Far lessare il cavolfiore tagliato a metà, con le patate sbucciate ed affettate. Salare e pepare e coprire con il latte e con un quarto di acqua. Appena le verdure saranno cotte, passatele al setaccio o al passaverdure fine. Se è necessario per rendere un po' più liquido il composto, unire un po' di latte mescolato ad acqua e fatto bollire. Mettere nella zuppiera il tutto, condire con burro e formaggio e servire la crema bollente. Simonetta

Persone citate: Foresi, Francesco Negro