Il Giubileo

Il Giubileo Il Giubileo (Segue dalla 1a pagina) jprevedono circa otto milio- ni. anche se oggi un con- jsorzio di agenzie turistiche . . . - ha denunciato, in speciale conferenza-stampa, che sessantamila prenotazioni sono state disdette. Dietro i temi religiosi e genericamente sociali, che inquadrano il Giubileo della «conversione e riconcihazio- Ine», si delineano grosse que- \stioni assai pratiche che toc- cano la capacità d'una Ro- :ma. già zoppicante, ad acco- gliere milioni di «romei». ,Pensioni e alberghi dispon- igono di 54-55 mila letti e gl'i- i stituti religiosi ne offrono !.9500 a Roma, altri ventiquat tromila letti sono in alberghi dei dintorni. Il pretore Gianfranco Amendola, coordinatore del gruppo ecologico, parlò tempo fa dei rischi conseguenti al Giubileo per la rete degli scarichi già satura a Roma, per la scarsezza d'acqua potabile, per la probabile paralisi del traffico che è già caotico e. attorno a San Pietro, è praticamente chiuso da qualche giorno. Comunque, l'occasione dei milioni di pellegrini per i quali sono pronte settecento guide specializzate, può essere utile anche till'Italia alle prese com'è con il deficit crescen- | te nella bilancia dei paga '■ menti. Sul piano religioso, il Gin- \ bileo (dall'ebraico yobel corno di montone, con il I quale veniva annunciato i Vanno del perdono) è già in ! corso da un anno e mezzo \ j "e»e tremila diocesi cxitioli che del mondo come omaggio alle chiese locali e mezzo di partecipazione per j «' *™ w> mei fedeli che non possono veni- va ri Wrtìiìn re a Roma. Nel centro del cattolicesimo, l'Anno Santo è simbolo di unita della Chiesa. E proprio a questa unità sono rivolte preoccupazioni e speranze di Paolo VI che anche oggi, parlando ai cardinali I recatisi da lui per gli auguri. \ ,la confidato la propria an goscja per i dissensi che lu : certi„0 ia chiesa. «Costasse la rinuncia a forme eccessive , e arbitrarie di pluralismo — i ha detto _ tutti noi do i vremmo favorire quella riso ! lutiva comunione..». | '■ \ Paolo VI si è domandato, come fece, l'undici settembre a Castel Gandolfo: «La Chiesa è vecchia, è anacronistica la sua esistenza?», per tornare attuale non dovrebbe «travolgere i suoi dogmi, le sue strutture?». Naturalmente Paolo VI ha risposto di no e, anzi, ha esaltato la tradizione, quale «parola-chiave» del segreto della sua vitalità, purché sia una « tradizione bene intesa». L'idea di «riconciliazione» è radicalmente diversa nei cattolici del dissenso che, in nome d'una fede inserita nella storia, vorrebbero vedere uomini come doni Franzoni, come il gesuita Diez Alegria o Giulio Girardi perfettamente riaccolti nella Chiesa. Questo è il vero diaframma da superare, non il simboliI 00 ™ che trc le^eri co1^ i PaP°? rimuoveranno, come ! Pe" acanto, domani notte, \ Lamberto Fumo

Persone citate: Diez Alegria, Franzoni, Gianfranco Amendola, Giulio Girardi, Lamberto Fumo, Paolo Vi

Luoghi citati: Castel Gandolfo, Roma